Le due facce della Juventus

Deludente in Campionato, ma convincente in Champions: le due facce della Juventus

Che la Juventus di Coppa sia cosa ben diversa da quella del Campionato lo dicono i risultati, e dopo la prima vittoria casalinga, ma questa volta in Champions, i bianconeri si meritano un applauso per le due convincenti vittorie contro due compagini di valore come Manchester City e Siviglia, ma anche qualche fischio per come le cose (non) stanno andando in Campionato.

La squadra allestita questa estate, con i numerosi arrivi, molti dei quali giovani, e l’inizio dunque di un nuovo ciclo, richiedono giustamente del tempo per amalgamare la nuova rosa, per trovare i nuovi schemi e soprattutto per dare fisionomia a un centrocampo non solo nuovo, ma ahimè con alcuni problemi di infermeria, anche se proprio ieri sera c’è stato il rientro di Khedira.

Ciò nonostante, c’è da domandarsi perché i vari problemi della nuova squadra di Allegri influenzino solo le partite di Campionato e non quelle di Champions.

Si potrebbe pensare che la squadra abbia più stimoli a vincere quella Coppa che non alza da quasi vent’anni, mentre di scudetti ne ha già fin “troppi” di cui ben quattro conquistati consecutivamente durante le recenti stagioni.

Questa motivazione, tuttavia, non  sembra essere convincente, dal momento che buona parte dei giocatori (Zaza, Dybala, Alex Sandro, Lamina, Mandzukic, Cuadrado, Khedira) non ha vinto con la Juventus e non ha proprio mai conquistato uno scudetto, vista anche la giovane età.

Può essere, allora, che sia la Società bianconera ad aver dato indicazioni a Massimiliano Allegri di concentrare maggiormente le energie per provare a vincere la Champions? Sappiamo bene, però, che investire troppo in una competizione da cui potresti uscire presto già al secondo turno è operazione assai rischiosa, ragion per cui appare difficile che Marotta abbia dato indicazioni di questo tipo.

Certamente, da quel che si è visto dalle prime gare  in Campionato, la Juventus ha dovuto forse troppo presto affrontare le due trasferte più difficili, ossia quelle di Roma e Napoli, a cui si aggiunge una dose di sfortuna (i pareggi casalinghi contro l’Udinese, dove la Juventus aveva dominato, e contro il Frosinone, che aveva segnato a tempo scaduto).

Per il momento, gli uomini di Allegri hanno avuto in parte la fortuna in parte l’astuzia di fare bottino pieno di Champions dove non puoi recuperare, mentre in Campionato c’è tutto il tempo per rimediare e amalgamare la squadra.

D’altra parte, anche la Roma ha totalizzato qualche pareggio di troppo, e l’Inter, sicuramente brava ma abbonata agli 1-0, partita alla grande, ha appena subìto un umiliante 1-4 in casa contro la Fiorentina: nessuna squadra sembra al momento la Juventus dei quattro anni passati e chissà che i bianconeri non riescano a recuperare presto terreno.




Marco Pinzuti


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Articolo pubblicato il 03/10/2015