Maskirovka e disinformazione

Nei tempi moderni dove la guerra si svolge in gran parte nel controllo e nell'indirizzamento dell'opinione pubblica la Maskirovka utilizza a piene mani l'arma della disinformazione.

La parola russa Maskirovka (lett. travestimento, camuffamento, occultamento) è usata per descrivere la dottrina militare della Russia e dell'Unione Sovietica di sorprendere attraverso l'inganno, nel quale il camuffamento gioca un ruolo significativo. Si tratta di una tecnica antica già menzionata nell'"Arte della Guerra" dove Sun Tzu enfatizza molto l'inganno militare e lo considera la chiave della vittoria, affermando che tutta la guerra è basata sull'inganno.

La disinformazione, nelle scienze della comunicazione, è l'attività malevola che mira a fornire e diffondere deliberatamente informazioni false, fuorvianti o non oggettive, distorcendo o alterando la realtà dei fatti allo scopo di ingannare, confondere o modificare le opinioni di qualcuno verso una persona, un argomento, una situazione, traendone spesso vantaggio.

Qualcuno potrebbe obiettare che nell'era 2.0, dove la comunicazione è globalizzata, è facile smascherare le bugie, ma gli strateghi hanno pensato anche a questo, organizzando delle vere e proprie "fabbriche di troll" che hanno il compito di "sporcare" o intasare i blog ove si discute delle problematiche che la Maskirovka vuole occultare.

Infatti quando i canali d'informazione non possono essere completamente chiusi, possono essere resi inutili saturandoli con la disinformazione, riducendo al massimo il rapporto segnale-rumore e screditando l'opposizione attribuendole affermazioni false e facilmente confutabili.

Disse Lenin: «Un comunista deve essere pronto a compiere ogni sacrificio e se necessario a ricorrere a ogni tipo di accorgimenti e stratagemmi; a impiegare metodi illegali, a celare la verità». (Lenin,“Opera omnia”, vol. 17°, pag. 142).

In questo quadro assistiamo da alcuni anni all'impotenza della diplomazia occidentale nel fronteggiare queste tecniche che vengono utilizzate spudoratamente nei più alti consessi internazionali e messe in atto dalle più alte cariche statali. Se la disinformazione di Stato Italiana opera su questioni minori per la geopolitica come nel caso dei pagamenti di riscatti per gli Italiani rapiti all'estero, quella Russa a partire dal suo Presidente la attua in ogni occasione, anche negli incontri internazionali di più alto livello.

E' inutile ricordare i vari casi degli ultimi anni come gli "omini verdi della Crimea" o l'abbattimento del volo MH17 da parte di un mig Ucraino. Anche nella questione Siriana delle ultime settimane la disinformazione è stata usata a piene mani, asserendo che i raid aerei russi martellavano le postazioni ISIS quando invece si è scoperto che colpiscono quasi esclusivamente i ribelli di Assad che a loro volta combattono contro l'ISIS (con i Curdi gli unici al momento).

La diplomazia Europea ed occidentale si trova spiazzata e assolutamente impreparata ad affrontare questo tipo di guerra dove il sovvertimento della realtà è costante, dove si crea una realtà parallela fatta di mappe fotoshoppate, di interviste false, di video creati ad arte. 

Un'aereo russo sconfina nei cieli della Turchia ? basta dire che non è vero, vengono catturati soldati dei reparti speciali russi in Ucraina ? basta dire che si erano persi, i tank russi in Crimea ? sono dei volontari, e così via discorrendo. Ci si chiede come mai l'occidente non ripaghi con la stessa moneta. Purtroppo (o per fortuna) in occidente non è possibile in quanto vige la Democrazia e dove un Presidente che palesemente menta ripetutamente al suo popolo verrebbe cacciato a pedate (da noi Marino alla fine si è dovuto dimettere perchè non aveva raccontato la verità su degli scontrini e l'ex Presidente del Piemonte Cota perchè non aveva dichiarato l'acquisto di mutande verdi negli USA). Immaginiamo (fantapolitica) per un attimo che Renzi vada in TV e dica che il Battaglione San Marco catturato in Libia in realtà si trattano di insorti libici che hanno comprato le divise Italiane su Ebay (fu una delle dichiarazione di Putin in merito agli omini verdi in Crimea), chi gli crederebbe ? non verrebbero richieste le sue dimissioni dopo un minuto esatto che ha profferito codeste parole ?

La cosa più preoccupante è che in società libere ed evolute come le nostre ci sia una fetta consistente di popolazione che non ragiona più con la propria testa ma che preferisca prendere per buono tutto ciò che gli viene passato dai media. Anche nel mio caso, come ho scritto nel mio libro, invito sempre il lettore a verificare ciò che scrivo e nel caso non mi sia basato su dati oggettivi a rinfacciarmelo. Questo scambio serve a mantenere alta la qualità dell'informazione da una parte, dove il giornalista sbugiardato perde di credibilità, e dall'altro a non avere un lettore zombie che immagazzina in maniera passiva tutte le informazioni.

Ci si può dividere su tante cose, io ad esempio credo che l'attentato odierno ad Ankara sia da inquadrare in un preciso disegno Russo volto a cercare continuamente un casus belli per far scoppiare la terza guerra mondiale, altri potranno avere una loro idea differente, ma non ci si può dividere sui dati oggettivi. Se su 54 raid aerei 52 hanno colpito solo postazioni dell'FSA e solo due quelle dell'IIS, non si può sostenere che la Russia stia combattendo l'ISIS, così come non si può sostenere che la Crimea non sia stata occupata militarmente dalla Russia e che le elezioni non siano state solo una pantomima dato in pasto all'occidente, non lo si può sostenere perchè è stato lo stesso Putin a dichiarare recentemente queste cose in TV.

Il sonno della ragione genera mostri e purtroppo ci sono oggi molte, troppe menti addormentate. C'è solo da augurarsi che queste tanti menti sopite si sveglino prima che l'ineluttabile accada, perchè a quel punto la realtà potrebbe essere anche più cruda del peggior incubo.

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Articolo pubblicato il 11/10/2015