Gianni contro la balena
© G. Berengo Gardin / Contrasto / FORMA / FAI

Cacciata da Palazzo Ducale, la mostra fotografica di Berengo Gardin sui “cetacei da crociera” che si "spiaggiano" a Venezia e violentano la Laguna è approdata a piazza San Marco, sbarcando nel Negozio Olivetti di Carlo Scarpa, con apertura al pubblico sino all'Epifania 2016

Secondo facile profezia, poco o niente è cambiato dal nostro precedente articolo sullargomento, tanto che lo si può ripetere quasi parola per parola.

Non sarà il vibrione del colera evocato nel romanzo di Thomas Mann, ma sempre un virus, stavolta gigantesco, che s’insinua nelle arterie del sistema circolatorio di un corpo già fragile, debilitato, e lo infesta: fuor di metafora, quei colossali mostri marini chiamati navi da crociera che transitano nei canali e agli approdi di Venezia. Mortificandola.

Così almeno la vedono i soliti idealisti illusionisti ambientalisti “spiriti elevati”, cui palesemente difetta sinderesi ovvero praticità.

Ingresso del negozio Olivetti in piazza S. Marco a Venezia, foto © aut./FAI/Generali

L’occasione di ribadire l’indignazione eco-cultural-chic contro tali itineranti non-luoghi nel luogo per eccellenza, pachidermici cetacei metallici dai connotati di pacchiani megacondomini galleggianti, ch’affonderebbero la Laguna, poiché “orribili bestioni, alti come palazzi” – per citare l’immancabile Celentano –, la offre nuovamente il FAI (Fondo Ambiente Italiano), che, insieme a FORMA e Contrastodopo averla ospitata presso Villa Necchi Campiglio, a Milano, nel settembre dellanno scorso, e ricevuto il vil rifiuto” del sindaco Luigi Brugnaro a concedere la prestigiosa sede istituzionale di Palazzo Ducale, accoglie a cento passi – o forse miglia – di distanza, nello stiloso Negozio Olivetti di Carlo Scarpa (proprietà Generali), da ottobre all’Epifania, l’esposizione (anzi, mostra) delle splendide stampe di scatti che l’ormai ottuagenario celebratissimo fotografo Gianni Berengo Gardin (di padre appunto veneziano ed egli stesso per molto tempo abitante in città) ha effettuato dal 2012 al 2014, appostandosi dall’alba al tramonto a caccia di stupefacenti immagini, “oltre scala, assurde, da sembrare modificate con photoshop, eppure reali”, relative al singolare fenomeno, cui sette progetti di “soluzione” – ad oggi rimasti sulla carta – non han saputo trovar rimediostranamente... considerando gli interessi in ballo. Posti di lavoro e dividendi, ossia speculazione non proprio filosofica, da un lato; salvaguardia di arte e paesaggio, Bene dell’Umanità, dall’altra: chi pensate l’avrà vinta?

scorcio della mostra di Gianni Berengo Gardin, all'interno del Negozio Olivetti di Venezia (progettato nel 1958 da Carlo Scarpa), con le stampe delle foto dei 'mostruosi' giganti da crociera che invadono la Laguna, foto © aut./FORMA/Contrasto/FAI/Generali/Artribune

Arpionata, catturata e fissata sulla sensibile pellicola del maestro, fedele al tradizionale procedimento chimico-analogico e alle infinite, infinitesimali sfumature del bianco-e-nero, nient’affatto grigie, s’impressiona e ci impressiona, noi sedicenti anime-belle dall’ingenua predilezione per i valori eterei ed edificanti dell’esprit de finesse, la madornale sproporzione delle mastodontiche imbarcazioni (gli aggettivi accrescitivi si sprecano) che, meglio del famelico pescecane o capodoglio di Pinocchio e di Giona, paiono divorarsi in un sol boccone gli esili campanili, le cupole, le guglie frastagliate e addirittura i pedoni su pontili e ponti di fronte ai multi-ponti delle interminabili fiancate candide di MSC, Royal Carribean, Costa-Carnival (nome in tema), che tanti inchini e tante soddisfazioni danno ai vari (avari) Arison, Ofer, Aponte, Onorato, loro principali azionisti. Vabbuo’!...

scorcio della mostra di Gianni Berengo Gardin, all'interno del Negozio Olivetti di Venezia (progettato nel 1958 da Carlo Scarpa), con le stampe delle foto dei 'mostruosi' giganti da crociera che invadono la Laguna, foto © aut./FORMA/Contrasto/FAI/Generali/Artribune

Invece di lamentarsi, perché non promuovere con coraggio turismo e occupazione, anche quella della gloriosa cantieristica italica, superando i limiti degli arenili e magari, con un colpetto all’ingombrante leone stilita, deflorando il bacino di San Marco sin dentro il ventre della piazza, per scaricarvi gli arlecchineschi vacanzieri globali, lì a inseminare stormi di milioni di piccioni piuttosto pasciuti, però voraci, che li aspettano ad ali aperte?

scorcio della mostra di Gianni Berengo Gardin, all'interno del Negozio Olivetti di Venezia (progettato nel 1958 da Carlo Scarpa), con le stampe delle foto dei 'mostruosi' giganti da crociera che invadono la Laguna, foto © aut./FORMA/Contrasto/FAI/Generali/Artribune

Insomma, “del domàn non v’è certezza”: magnificamente o spregiudicatamente spremiamo, sfruttiamo e mangiamoci tutto adesso, subito. Lasciamo il nulla.

 

© G. Berengo Gardin / Contrasto / FORMA / FAI

Gianni Berengo Gardin

Venezia e le Grandi Navi

Mostra fotografica personale

Fino al 6 gennaio 2016

 

© FAI - Fondo Ambiente Italiano

FAI - Negozio Olivetti

P.za S. Marco, 101 – Venezia

Info: 041-5228387

fainegoziolivetti@fondoambiente.it

www.fondoambiente.it

www.negozioolivetti.it

 

www.formafoto.it/berengo-gardin

 

www.artribune.it/berengo-gardin

 

Nelle immagini a corredo del testo, alcuni scorci della mostra di Gianni Berengo Gardin, all'interno del Negozio Olivetti

(progettato nel 1958 da Carlo Scarpa), con le stampe delle foto dei “mostruosi” giganti da crociera che invadono la Laguna

foto © aut./Contrasto/FORMA/FAI/Generali/Artribune;

sotto il titolo dell'articolo e qui sopra in locandina, lo scatto che immortala la Celebrity "Silhouette"

allo sbocco del Canale della Giudecca nel Bacino di San Marco, Venezia, 2013

foto b/n © G. Berengo Gardin / Contrasto - courtesy Fondazione FORMA per la Fotografia

 

 

link al video "Non sono una artista, io documento"

intervista al maestro della fotografia Gianni Berengo Gardin 

di Cristina Bolzani, trasmessa su RaiNews il 20 agosto 2015:

 

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Articolo pubblicato il 11/12/2015