Rosso, verde e blu: cromatica musicalità intelaiata
© S.Starling/FrancoNoero/AFPMassia

Torino, la metropoli industriale vista attraverso le lenti colorate dell'ottica di Simon Starling, in mostra da stasera alla Galleria Franco Noero

Partitura per telaio. Dopo Flaga (1972-2000) nel 2002, 24hr. Tangenziale nel 2006, Three Birds, Seven Stories, Interpolations and Bifurcations nel 2008 e F as in Foglia nel 2011, Simon Starling, con "stellare" cadenza, ritorna oggi alla Galleria Franco Noero di Torino per la sua quinta mostra personale in situ - stavolta concepita specificamente per lo spazio espositivo di via Mottalciata (ricavato in un vecchio ex opificio ristrutturato) -, presentando giusto la sua intuizione di un'originale considerazione della metropoli subalpina, "osservata e studiata utilizzando filtri e prospettive sempre diverse" - precisa il testo esplicativo -, svolgendo altresì un'intelligente "analisi dela storia industriale della città e delle sue vicende architettoniche, sino all'interesse per alcune tecniche in corso d'estinzione, nel quadro di quella che può definirsi un'archeologia della produzione", proprio a cominciare dall'alba della manifattura tessile, dal "suono" e dal "colore" delle prime macchine, come quelle tuttora in funzione all'Antica Fabbrica Passamanerie Massia, nella contrada Guardinfanti.

Fonte di ispirazione per il quarantottenne artista britannico è pure risultata "la lettura di un brano dell'autobiografia del matematico Charles Babbage - ritenuto il 'protoinformatico' progenitore del computer -, in cui si fa riferimento a un ritratto realizzato appunto con un apparecchio Jacquard, esemplare che il geniale scienziato inglese, in visita nella capitale sabauda, avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa". (Si pensi per similitudine alle schede-perforate dei vecchi calcolatori elettronici a valvole termoioniche o transistori e magari agli odierni codici-a-barre.)

Tali significativi episodi si rivelano visionarie epifanie cromatiche - in relazione al convenzionale modello RGB (Red, Green, Blue) evocato nel titolo -, oltre che "fotosensibili" impressioni/espressioni uditivo-percettive multimediali ed installative, tanto idealmente concettuali quanto concretamente materiali, tramite cui l'autore compie "un processo di passaggio e 'traduzione' continua tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dalla comunicazione analogica a quella digitale".

All'algoritmo di sinuose soavi note di stoffa serica si dipana un'acuta orchestrazione sinfonica strumentale che fila più liscia del velluto fra trama e ordito dell'armonica, intensa interpretazione creativa.

(c.s./e.s.l.)

 

foto © S.Starling/FrancoNoero/AFPMassia

Simon Starling 

"Red, Green, Blue, Loom Music"

Mostra personale

Dal 20 gennaio al 5 marzo 2016


Inaugurazione

mercoledì 20 gennaioore 18,30

 

Galleria Franco Noero

Via Mottalciata, 10/B  Torino

Info: 011-882208

www.franconoero.com

www.franconoero.com/simonstarling

 

www.themoderninstitute.com/simon-starling

caseykaplangallery.com/simon-starling

 

© FrancoNoero

© GFN - Galleria Franco Noero

per le immagini fotografiche a corredo del testo dell'articolo © S. Starling / Galleria Franco Noero / AFP Massia

      

link all'articolo Sull'isola che ci sarà

relativo alla mostra personale di Andrew Dadson

alla Galleria Franco Noero di Torino:

www.bdtorino.eu/sito/articolo.sull'isolachecisarà

 

     

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Articolo pubblicato il 20/01/2016