Unioni civili: due voci a confronto.
La senatrice Monica Cirinną autrice del tanto discusso Ddl sulle unioni civili.

Le storie e le opinioni divergenti di Elena e Cristina sulle unioni civili in Italia.

Il decreto legge, proposto dalla Senatrice Monica Cirinnà, è quella risposta tanto attesa che da anni le persone omosessuali, che vivono nel nostro Paese, si aspettavano per veder finalmente tramutati in legge quei diritti che dovrebbero appartenere ad ogni cittadino.

Scendiamo nello specificio: il Decreto legge Cirinnà prevede il legale matrimonio civile tra persone dello stesso sesso e tutti i diritti che ne conseguono, come accade già nelle coppie regolarmente sposate ma di sesso opposto; prevede inoltre la tanto discussa stepchild adoption, termine inglese che indica l'adozione, da parte del genitore non biologico, del bambino del partner per avere eguali diritti e doveri genitoriali in caso di separazione o di decesso dello stesso.

Questo, è bene precisare, non prevede assoltamente che una coppia omosessuale possa essere messa in lista di attesa per un'adozione di un bambino diverso dal proprio, nè tanto meno, come molte persone credono, legalizza la pratica dell'utero in affitto che, ricordiamo, in Italia è, e continuerà ad essere, considerata pratica illegale punita per legge.

Per fare chiarezza Civico20 News ha incontrato per voi due famiglie: la prima composta da Elena, madre di due bambine, Veronica e Samantha, avute dal marito Gianpaolo con cui si è sposata con rito cattolico il 10 luglio 2015; la seconda invece è la storia di Cristina che convive con Sara da 19 anni, che vorrebbe sposarsi con la sua compagna e creare con lei una famiglia. Entrambe con vite diverse ma con un unico obiettivo: la famiglia.

Elena, 39 anni, vive a Torino, frequenta la parrocchia del suo quartiere e sottolinea la sua istruzione fortemente cattolica. Si reca a Messa tutte le domeniche con le sue figlie, regolarmente iscritte al catechismo e con suo marito Gianpaolo. Ha partecipato al Family Day di Roma con queste motivazioni: "Era mio dovere in quanto cittadina contraria far sentire la mia voce. Non sono contraria alle unioni civili e all'adozione solo perchè sono cattolica, seppur la mia relione non condivida affatto questa idea di famiglia, ma sono altresì contraria per tutto quello che per me ha sempre rappresentato l'idea di famiglia, ovvero crescere con una madre e un padre e acquisire dei valori e delle tradizioni che solo avendo due genitori di sesso opposto si possono avere. Andare contro natura non può essere considerato giusto ed è nostro dovere cercare di far vivere al bambino la normalità di ogni giorno cosa che, in una famiglia non tradizionale non potrebbe avere; si chiederebbe sempre come mai a lui non sono state date le stesse opportunità degli altri bambini. Privare i bambini dei diritti è ingiusto e meschino."

Cristina, 36 anni, vive in provincia di Torino con la sua compagna Sara con cui è legata sentimentalmente da 19 anni, i loro due cani e i loro due gatti. E' determinata quando parla del Family Day a cui lei è contraria: "Si riempiono tutti la bocca con la parola normalità, accanendosi contro noi omosessuali che altro non chiediamo di poter amare, in santa pace! Non hanno rispetto, non vogliono essere chiamati omofobi dalla società ma ci dipingono come mostri, come persone pericolose per i bambini ma forse hanno la memoria corta, nessuno mai si ricorda, o fa finta di non ricordare, dei tanti bambini e ragazzini che sono stati uccisi, o sono stati portati a farlo, in quanto hanno subito tremende vessazioni e umiliazione per il solo motivo di essere omosessuali. Non amo le ipocrisie. ll Family Day esclude a priori altre realtà, e questo io lo chiamo razzismo."

Che significato ha la parola famiglia?

E: La famiglia ha un significato unico, non possiamo cambiarlo a nostro piacimento solo per far finta o dimostrare di essere di menta aperta. La famiglia è, e sempre sarà, una sola: una madre, un padre con i loro figli. Da cattolica praticante aggiungerei che non possono essere definite famiglie neanche i nuclei che si vengono a creare dopo i divorzi, anche questo è destabilizzante per il bambino a cui vengono confuse le idee, a cui verrà spiegato, erroneamente e per egoismo, di avere due mamme e due papà. Adesso vorrebbero che i bambini avessero due mamme e due papà dello stesso sesso? A me sembra un'assurdità, è difficile capirlo per gli adulti, figuriamoci per i bambini. 

C: Famiglia è dove ci si sente in famiglia! E' dove cresci, dove i più grandi cercano di trasmettere i giusti valori che un uomo o una donna devono sempre tenere stretti, è il luogo dei nostri affetti, dell'amore. In questi giorni mi sento come se di questa parola se ne sia abusato allontanandosi dal concetto di amore, mi sento come se qualcuno avesse ridicolizzato e violato il mio essere di fronte ai miei cari, d'altronde sono scesi in piazza per questo. Non riuscirei ad associare le parole amore, rispetto, impegno, democrazia, uguaglianza al loro ideale di famiglia.

Quali sono i concetti fondamentali che stanno dietro la parola "amore"?

E: Un po' come per il concetto di famiglia anche la parola amore è stata strumentalizzata. Esistono molte tipologie di amore: l'amore per gli animali, l'amore per uno sport, l'amore per i figli, l'amore per le automobili, l'amore per la famiglia, l'amore per il proprio compagno o marito. In tutti questi esempi che possiamo definire di amore trovo che ci siano delle grandissime differenze. L'amore per lo stesso sesso è un amore che in natura non esiste, giustamente essendo persone civili lo tolleriamo, ne siamo anche compiaciuti se vediamo due persone felici e magari sono anche dei nostri conoscenti, ma non è un amore uguale e non può essere reso tale dalla legge.

C: Per conoscere il significato dell'amore basta crescere in una famiglia dove ci sia amore, dove ci si abbracci tanto, dove le persone si rispettano per quelle che sono e non per quello che noi vogliamo che diventino, l'amore è prendersi cura l'uno dell'altro, e poi è andare al mare, fare grandi pranzi e ridere, è prendersi in giro, è giocare, è essere leggeri, perchè in fondo tutti siamo di passaggio.

Che effetti avrebbe, socialmente parlando, un matrimonio tra persone dello stesso sesso?

E: Indubbiamente un effetto devastante. I bambini perderebbero i valori che i nostri nonni e ancora le generazioni prima di loro hanno portato avanti con tanta fatica e tanto orgoglio. Si perderebbe la ragione: nessuno saprebbe più ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, agli occhi dei bambini tutto sarebbe lecito. Cristianamente invece sarebbe il fallimento del volere di Dio, della famiglia che lui stesso ha voluto e creato.

C: Tutti paghiamo le tasse, tutti abbiamo doveri nei confronti dello Stato ed è giusto che anche lo Stato, essendo suoi pari cittadini, ci riconosca gli stessi diritti di tutti, è inutile continuare a puntare il dito e a volere cittadini di serie A e cittadini di serie B, non siamo più all'età della pietra. Il problema non sono gli omosessuali, il problema è che qualcuno ha deciso che i doveri sono uguali per tutti ma i diritti no. Socialmente cambierebbe in termini economici, con il Ddl della Cirinnà ci verrebbe riconosciuto il diritto, ad esempio, di poter ereditare la pensione del partner, potremmo avere permessi in caso di malattia e tante altre piccole "normalità" che giustamente sembrano ovvie ma che a noi, tutt'oggi, sono negate.

La stepchild adoption è stata tanto criticata: in che ambiente dovrebbe crescere un bambino?

E: E' stata criticata perchè è insano, e mi dispiace ripetermi, che un bambino venga privato di uno dei due genitori non può essere considerato sano. Quel bambino ha una mamma e un papà ed è giusto che se, disgraziatamente il genitore biologico dovesse mancare, il bambino venga affidato alla famiglia del genitore, oppure, che un giudice ne disponga secondo la legge. L'Italia, anche se non tutti ne sono a conoscenza, ha già formulato delle leggi speciali per questi casi che io considero "difficili". Spesso confondiamo i nostri desideri con quello che davvero farebbe bene al bambino in questione, e torniamo sempre sullo stesso argomento: un bambino non è un diritto ma è un miracolo che capita. Riassumendo il bambino deve crescere, tenendo conto del suo sviluppo, con una madre e un padre che sono due figure genitoriali opposte ed è proprio da questo opposto che può crescere, confrontarsi e apprendere. Il finto buonismo porterebbe solo ad avere nella società bambini bullizzati, insicuri e con problemi sociali, senza contare che così si legalizzerebbe in silenzio la tragica e aberrante pratica dell'utero in affitto.

C: Tante coppie ormai, sopratutto etero ricorrono alla fecondazione assistita o alla maternità surrogata. I bambini nelle nostre coppie sono fortemente voluti, cresciuti con amore e rispetto, con valori morali e sociali. Perchè dovrebbe essere considerato deviante o sbagliato? L'amore non è mai da considerarsi sbagliato, non è egoismo. Io e Sara siamo delle brave persone, sono sicura che potremmo essere anche delle ottime mamme e crescere a nostra volta delle nuove buone persone. Le famiglie non tradizionali esistono e nessuno fin'ora si è mai lamentato dei nostri figli.

L'italia è nuovamente divisa come nel 1970 con la legge Fortuna-Basilini che introduceva il diritto eguale di ottenere il divorzio per poi qualche anno dopo tornare a scontrarsi quando nel 1978 venne emanata la legge sull'interruzione volontaria di gravidanza (IVG), anche in questo caso cattolici e persone comuni contrastavano duramente una legge che consideravano anti-etica e immorale. A distanza di 38 anni l'Italia ci prova, ancora una volta, a superare gli ostacoli interni del suo Paese, disegnando una legge, che è in questi giorni è discussa alla Camera e fortemente voluta dalla Comunità Europea a cui apparteniamo, che ancora una volta pensi ai diritti di tutti i cittadini in quanto persone. 

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Articolo pubblicato il 04/02/2016