Marco&Mauro: "Soma si" 30 anni, anzi 31 di risate

Un palco con due sedie al centro.

Quattro repliche sold-out da mesi.

Poche parole, ben scandite, che servono per riassumere quello che Marco & Mauro rappresentano nel panorama teatrale piemontese: successo strepitoso ad ogni spettacolo ormai da trent’anni, anzi trentuno, a questa parte.

Soma sì” lo spettacolo 2016, è un potpourri del “meglio del meglio” del duo “volverbrandizzese” o “brandizvolverese”, come preferite: oltre due ore di gags, duetti, battute, allusioni, monologhi e piemontesismi vari, interpretati senza un attimo di tregua e che lasciano a mala pena il tempo al pubblico di asciugare gli occhi (credetemi, si piange dal ridere) tra uno sketch e l’altro.

Davvero divertenti anche la voce fuori campo, sia che si tratti di voce narrante, piuttosto che di una improbabile segreteria di un altrettanto improbabile call-center, per non parlare dello sponsor ufficiale dello spettacolo che viene presentato in maniera “piemontese doc” dai creatori del prodotto stesso.

Particolarmente spassosa la storia del duo, che diventa una gag semplicemente irresistibile sul “bicchiere mezzo pieno” o sulla “sfiga” per meglio dire (…si, lo scrivo, tanto nel leggere certe parole non si scandalizza più nessuno…), gag degna dei migliori Cochi & Renato, per non parlare dei due monologhi, il “gnugnu” e la “madre di tutti noi”, senza dimenticare una strampalata ma quanto mai veritiera canzone dedicata alla città(dina) di Volvera.

Il tutto naturalmente condito da parecchie allusioni, sempre e comunque inerenti al contesto, riguardanti il Toro (inteso come squadra di calcio) di cui M & M sono notoriamente tifosi sfegatati.


Un palco con due sedie al centro, ma il trasformismo, la personalità, l'energia e la grande professionalità che distingue i due comici sono la scenografia stessa. E non serve altro per divertire, ma bisogna saperlo fare ed essere bravi, bravi davvero. E Marco e Mauro lo sono, con la loro complicità ed il loro umorismo originale e spontaneo.


Altro non vi dico.

Vi invito semplicemente ad assistere allo spettacolo, ne vale davvero la pena e di repliche in giro per il Piemonte ne sono previste ancora parecchie, muniti, mi raccomando, di fazzoletti.

Ripeto: si piange dal ridere!


Quella che leggerete fra pochissimo, è una chiacchierata in italo-piemontese con i due protagonisti, che si sono dimostrati dei veri “farinei” (poi capirete), molto disponibili e simpatici.

Intervista divertente in certi momenti, e non potrebbe essere che così, ma anche seria, molto seria, in certi altri, dove Marco & Mauro, non perdono l’occasione per togliere qualche sassolino dalle scarpe.


Dopo aver visto lo spettacolo, mi viene da chiedervi…soma sì…’ncura per vaijre…???

(la domanda porta ad un generale gesto scaramantico che vi lascio immaginare)

Mauro - …questa è una bella domanda…io spero altri trent’anni…anzi trentuno…questo spettacolo si intitola “Soma si” proprio per dire…dopo tanti anni…suma ancura sì…magari fra trent’anni lo intitoleremo…suma”turna” sì…hehehe…speriamo dai!!!

E naturalmente le giovanotte (si fa per dire) presenti oggi in teatro ci saranno ancora…

MarcoAbbiamo bisogno di un ricambio!!! L’età media sta aumentando e dobbiamo fare qualche cosa (ride, ndr).

Sentite…ma non ve l’ha mai detto nessuno: e seve dui bei farinei…in senso affettuoso, chiaramente…

MauroSiii!!! Ce l’hanno detto eccome…

Marco - …in provincia soprattutto…

Mauro - …è vero, soprattutto in provincia…

…un complimento, come dicevo!

MauroAssolutamente si!

MarcoDiciamo che ce ne hanno dette di tutti i colori. Ma sempre in senso affettuoso. Quando vedi la gente che ti aspetta fuori dal teatro, e non per menarti…quando vedi la gente che si riconosce in te, non tanto per il fatto che li fai ridere, ma perché racconti cose che riguardano la nostra terra, il nostro modo di vedere le cose…fa piacere, davvero. E siamo rimasti in pochi a farlo.

Da uno dei primi sketch che avete proposto oggi, si evince che vi siete conosciuti sul posto di lavoro…mi chiedo come facevano i colleghi a lavorare con due farinei come voi nelle vicinanze…

(mi guardano straniti…)

M & M – LAVORARE ???

…beh…si…quella cosa che si in genere dopo aver timbrato il cartellino…in teoria, naturalmente…

Marco – Si…adesso ho capito…quella cosa lì…

MauroSai, a prescindere che lui lavorava da una parte e io dall’altra, quindi non eravamo insieme, ci trovavamo soltanto alla macchinetta del caffè. Molto attenti al fatto di non farci beccare dai capi…ma neanche poi più di tanto…stavamo delle mezz’ore alla macchinetta a dire tavanate…

Marco – …allora si poteva fare…parliamo di trent’anni fa. Adesso è molto più difficile.

MauroCosì abbiamo mollato l’azienda e siamo diventati semi-professionisti. Lui lavora ancora, io lavoro ancora, e in più facciamo queste cose qua…

MarcoUna passione che purtroppo non ci fa vivere. Potessimo lo faremmo eccome…

Mi permetto di dire…,mal comune mezzo gaudio…comunque, forse non è il momento adatto dell’intervista, ma ve lo chiedo già: progetti per il dopo “Soma si”…

MauroC’è già in cantiere un nuovo spettacolo! Noi ogni anno soprattutto qui al Teatro Erba ci chiedono uno spettacolo nuovo. C’è già l’idea, per lo meno quella…

…puoi dare qualche anticipazione…?

MauroSe paghi si, chiaramente…

MarcoGuarda non possiamo esporci, perché  se poi cambiamo idea…perché al di la dell’idea, cominciamo a metterci dentro i pezzi giusti…poi magari cambiamo idea…in effetti questo spettacolo non doveva essere così. Doveva essere un altro. Dato che questo qua potrebbe essere questo, ma in effetti è un altro che poi cambia , e cambiando questo con l’altro, si cambia poi…

Mauro - …si adesso stiamo qui due ore a specificare…

Marco - …e poi non è detto che cambiando…

Mauro – Stà citu !!! L’unica cosa è venire a vederci il prossimo anno!!!

Però almeno questo me lo potete anticipare: lo spettacolo nuovo piacerà anche a piemmunteiz di Muncallè…zioffà…???

MauroBeh…devo dirti che anche i piemmunteiz di Muncallè vengono listess a vederci e a cappissu ‘l diallet…

MarcoPossiamo noi pensare che in mezzo a questo pubblico qua non ci fosse una percentuale…di terr…che non era piemontese???

M & MAssolutamente no!!!

MarcoE se vengono o lo fanno perché sono masochisti oppure perché in effetti piacciamo lo stesso. Hai visto che ormai i "napuli" sono integrati…noi siamo già passati al rumeno!

Proprio lì volevo arrivare…

Mauro – Infatti ci sono i napuli che a disu:"…gioudbastard a lè pien ‘d rumeni…"

…infatti un mio amico piemmunteiz di Cerignola, mi dice sempre…e dire che una volta ce l’avevate con i terroni…

MauroTutto si evolve!!!

MarcoDai non stiamo a sottilizzare…

Scherziamo naturalmente…ma adesso non scherziamo più…parliamo del Toro…???

Marco – Guarda forse noi facciamo ridere proprio perché siamo del Toro…

MauroSiamo nati del Toro e moriremo del Toro!

Marco – Io penso che si possa cambiare la moglie, un amico, un sacco di cose, la macchina, l’amante…ma la squadra di calcio…

M & MMAI !!!

MarcoSi è del Toro e si soffre, ma quando godiamo…anche per poco…

Mauro - …ma sai che sudisfasiun!!! Troppo facile far quelli della Juve…

Anche se oggi allo spettacolo c’era una folta, purtroppo, rappresentanza della squadra di Venaria…

MauroSiii…ci applaudono anche quando li prendiamo in giro…la nostra presa in giro è bonaria! Tutti sanno ormai, dopo trent’anni che noi siamo del Toro e che prendiamo in giro gli juventini. Ma è un gioco. Va bene così.

Però una seduta davanti a me, a un certo punto ha detto...Rubentus…io mi fermo…

Marco - …andiamo avanti per favore…anche se so per certo che Rizzoli ha rinnovato  fino al 2020…

Mauro - …e con un contratto da top-player…ma non tocchiamo questo tasto…’nduma avanti…

Una domanda magari banale….qual è il segreto della vostra longevità? e come avete fatto a trasformare una cosa nata per caso davanti ad una macchinetta del caffè, da goliardica, tra amici, ad una professione?

MauroNon c’è proprio un segreto. Magari lui sopporta me in certi momenti e io sopporto lui in altri. Non credere che in trentun anni non abbiamo mai avuto degli screzi. Li abbiamo avuti come tutti. Forse…

Marco - …è anche vero che non c’è niente altro in giro…hehehe…quindi o me lo tengo, o me lo tengo…

Mauro – Per il resto, è nato tutto per gioco. Proprio perché un collega dell’epoca ha deciso di farci fare un piccolo show allìex Woodstock di Corso Moncalieri. Ma non ci rendevamo conto di quello che stava succedendo. Ce ne siamo resi conto strada facendo…provando di qua e di la…

E riguardo alla vostra presenza a livello nazionale e televisivo? Perché non avete continuato su quella strada? Come dire…perché avete preferito rimanere “piemontesi” e non “nazionalizzarvi”?

MarcoGuarda, ne abbiamo parlato tante volte. C’era chi allora faceva tanti soldi e serate importanti in un momento dove il cabaret faceva numeri paurosi. Quando si è trattato di “scegliere” il Piemonte, gli altri hanno detto che ci siamo chiusi . La nostra invece, come ripeto, è stata una scelta. Sai, parlare del nostro mondo, a Rimini piuttosto che a Bari, ci portava purtroppo ad essere nessuno per tantissima gente, mentre noi abbiamo scelto di essere qualcuno a casa nostra, magari per poca gente. Noi qui sappiamo di rappresentare qualcosa. Dopo Gipo, senza volerci auto-incoronare, l’evoluzione di un certo modo di fare spettacolo non possiamo che essere noi.

Quindi una scelta “restrittiva”, ma molto “qualitativa”.

MauroGuarda, abbiamo aperto il Piemonte. Tenendo sempre presente che noi piemontesi siamo sempre un po' di serie B. lo sappiamo da anni che funziona bene il romano, il napoletano , il toscano. ma per il piemontese c’è poca roba…

Marco - …”I Legnanesi”, tanto per dirti, che sono una cosa tipo Marco & Mauro , alla fin fine, e riescono a venir via dal “settorialismo” per così dire, perché il lombardo è accettato come idioma diversamente da quello che è il piemontese.  E oltre tutto c’è il discorso che La Stampa, intesa come quotidiano torinese, purtroppo considera il piemontese una cosa su cui “non” scrivere. Ma sul napoletano sì perché è cultura…mentre il piemontese sa tanto di dialettale, capisci? Questa cosa ti settorizza a prescidere. Non c’è niente da fare.

Bruttissimo, perché fatto dal giornale della nostra città…

MarcoCerto che sì!!! guarda, oggi pomeriggio c'era Beppe Gandolfo…mi …ci ha fatto veramente piacere! Non c’è mai stato uno della stampa, stavolta intesa come “press”, a parte te e Beppe, invitato e che sia venuto. Mai! Purtroppo è così, e non è un’ accusa, ma una modalità!

MauroL’unica soddisfazione de La Stampa è che ci ha scritto un messaggio…”emme emme emme”…come si dice alla francese…da parte del grande Massimo Gramellini.

Mi pare che dimentichino un po' tutti che fare uno spettacolo di due ore, con due sedie, due microfoni e due attori, sia una cosa straordinaria…da rivalutare assolutamente!

MauroE’ tanto lavoro di preparazione .

MarcoGuarda che basta poco…se la gente viene a vederci, perché non scriverlo?

Forse dovreste diventare juventini…

M & M – Giammai!!!

Grazie di tutto ragazzi…per chiudere…volete lanciare urbi et orbi un messaggio alla gente..??? Civico20 News vi da questa occasione!

MarcoGuarda, posso dire ai nostri fans e non solo…continuate a venirci a vedere. abbiamo delle famiglie da mantenere e questa è una cosa che la gente deve sapere…le marchette…visto che ci siamo licenziati dall’Aeritalia, le dobbiamo mettere e se non le mettiamo le dobbiamo fare…quindi…

Mauro - …bravo…! Et parle prope bin!!!


Stè sempre sintunisà (stay always tuned) !!!

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Articolo pubblicato il 07/04/2016