Un corale abbraccio tra Rocciamelone e West Bengala

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Serata SOS-India a Pianezza (To), con l'eccezionale esibizione dei maestri cantori "Alpi Cozie" e l'intervento di Ermis Segatti, nel nome della Madonna delle Nevi, dei 'rok' e di don Piero

un'immagine di don Piero Laterza, cappellano militare alpino, foto � aut. A quasi un triennio dalla scomparsa, don Piero (nomen omen!), indimenticato prete della Diocesi di Susa e cappellano alpino della Regione Militare Nord-Ovest, è più presente e vivo che mai, grazie al suo lascito morale e alle opere che restano e continuano a portar frutti in sua memoria.

Due, in particolare: dal 1975 al 1983 e al 1993, con l'idea dei ROK (Ragazzi O-Kay), ispirata riedizione dell'originaria formula ottocentesca dei “Bambini d'Italia a Maria”, egli concepì, promosse e condusse a termine, insieme a tanti volenterosi, l'autentica impresa di restauro del santuario più alto d'Europa, in cima al Rocciamelone, ai piedi della grande Madonna bronzea (finanziata con le umili donazioni dei 130.000 fanciulli e che proprio gli Alpini nel 1899 caricarono a dorso di mulo e poi a spalle per farla arrivare sino ai 3.538 metri della vetta), oltre alla ricostruzione di Ca' d'Asti (rifugio realizzato in seguito alla prima ascensione al Monte, quella votiva del crociato Rotario, nel 1358), e – in tempi meno remoti, dal 2004 ad oggi – si dedicò alla missione nei villaggi più poveri del Bengala Occidentale. Laggiù, giusto lo scorso 26 aprile, è stata inaugurata, con la benedizione del vescovo, la sala chirurgica a completamento del lebbrosario "St. Damien of Molokai" dell'Ospedale “Jesu Ashram” di Matigara; ma mancano ancora indispensabili strutture e forniture medico-sanitarie e servizi essenziali di assistenza alla popolazione, per i quali insomma bisogna reperire le risorse, il cui impiego, accuratamente pianificato, sarà dunque controllato rigorosamente, durante le diverse fasi di sviluppo, dal Comitato SOS-India, scelto dal sacerdote – con reciproca stima ed affetto – per l'assoluta affidabilità e abnegazione, la coinvolgente professionalità e sensibilità sempre dimostrata nell'attuazione concreta degli intenti caritatevoli.

L'Ospedale-lebbrosario 'St. Damien of Molokai' di Matigara (West Bengala) costruito grazie alle donazioni raccolte dal Comitato SOS-India, foto � aut./SOSIndia

“Sui suoi passi” procederà la serata celebrativa – aperta a tutti – prevista questo sabato 7 maggio presso il Salone delle Feste di Pianezza (To), con il patrocinio del Comune e il prezioso contributo del Gruppo A.N.A., della Pro-Loco, di UNECON e dell'Associazione CarpeDiem: il Coro Alpi Cozie, che già in precedenza ha ripetutamente offerto la prestazione artistica dei suoi talentuosi cantori in appoggio alla raccolta fondi per i citati lavori al Racciamelone e a sostegno appunto dei vari progetti dell'Iniziativa Umanitaria S.O.S.India Onlus. (www.sosindiaonlus.org), terrà un suggestivo concerto, inframmezzato da letture di testi e proiezioni di immagini, che illustrano e narrano la storia della montagna valsusina, ricordando il prelato, ricalcandone il cammino e rievocandone il messaggio (sul tema, è stata altresì allestita in situ una piccola esposizione fotografico-documentaria); interverrà in merito pure il noto teologo Ermis Segatti.