Prison Break, l'elogio dell'astuzia umana

L'adrenalinica serie tv statunitense, terminata sette anni fa, si appresta a tornare sui teleschermi con una nuova miniserie

Ci sono delle serie tv in grado di rivoluzionare il genere nel quale, per comodità o convenzione, vengono catalogate. E' il caso di Prison Break, serie tv che mescola una fantapolitica che non si discosta troppo dalla realtà e azione adrenalinica.

La prima stagione è stata in grado di redifinire i canoni delle serie tv di azione, andando a portare una ventata di aria fresca ad un genere che gli amanti dei telefilm hanno visto nel tempo declinato in tutte le sue possibili varianti e rimane quella ad aver fatto più breccia tra gli appassionati di Prison Break.

Gli ingredienti del successo di questo serial tv sono molteplici. Prima di tutto l'amore fraterno che lega i due protagonisti, i fratelli Michael Scoffield (il quale ha mantenuto il cognome da nubile della madre) e Lincoln Burrows, ovvero i due veri protagonisti del telefilm.

Lincoln viene accusato ingiustamente dell'omicidio di Terence Steadman, fratello del vicepresidente degli Stati Uniti.

Inevitabilmente viene ritenuto colpevole e condannato a scontare la pena di morte presso il carcere di massima sicurezza di Fox River.

Si scoprirà che il padre dei due fratelli, Aldo Burrows, era un ex impiegato che minaccia di rivelare tutti i sporchi segreti della Compagnia, organizzazione governativa segreta in grado di arrivare dovunque e a chiunque.

Per farlo uscire allo scoperto ed evitare la divulgazione di questi dati La Compagnia decide di fare leva sul figlio Lincoln.

Ben presto i fratelli Michael e Lincoln scopriranno di dover lottare contro i giochi di potere della Compagnia.

Si scoprirà che il padre dei due fratelli, Aldo Burrows, era un ex impiegato che minaccia di rivelare tutti i sporchi segreti della Compagnia la quale per farlo uscire allo scoperto decide di fare leva sul figlio Lincoln.

Suo fratello Michael è un brillante ingegnere edile che, pur di aiutare il fratello innocente e scoprire la verità riguardo questa vicenda, rapina una banca con il preciso intento di farsi arrestare nella stessa prigione nella quale è recluso il fratello e potergli così restare vicino.

In seguito si scoprirà che Scoffield  è stato tra coloro che hanno realizzato il carcere nel quale sia lui che il fratello sono detenuti.

Ancora più brillante è l'idea avuta da Scoffield di tatuarsi su tutto il corpo la piantina dell'intero istituto di correzione per poter preparare un astuto piano di fuga e potersi così muovere in maniera più agevole all'interno del penitenziario di Fox River.

Molto interessanti sono i vari personaggi che affiancheranno i protagonisti nel corso delle quattro stagioni che caratterizzano la serie, ognuno con un preciso contorno psicologico e importante a suo modo per l'andamento della trama.

Degna di nota è l'interpretazione dei poliedrici attori Robert Knepper e William Fitchtner, rispettivamente interpreti del criminale Theodore "T- Bag" Bagwell e dell'agente dell'FBI Alexander Mahone.

Sia Knepper che Fitchtner sono stati in grado di dare vita a due personaggi dalla morale assai discutibile, dove il bene e il male ha lasciato il posto a decisioni prese per puro rendiconto personale.

Il successo del telefilm è talmente ancora vivo e presente che la Fox, il network americano che ha prodotto e trasmesso la serie, ha deciso di creare una miniserie prequel di nove episodi che narra degli eventi immediatamente successivi all'ultimo episodio della quarta stagione.


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Articolo pubblicato il 15/06/2016