TANDEM - TRA FINZIONE E REALTA': Animali resi assassini dall'uomo

Film con animali di ogni specie e ogni taglia che diventano inarrestabili "macchine della morte" a causa ed opera dei megalomani esperimenti umani

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Leggende metropolitane: le vipere volanti

Oggi parliamo di animali assassini, scrivendo sulla scia dell'articolo scritto dal mio collega Milo Julini, il quale tratta la "leggenda urbana" delle "vipere volanti" e di come il proliferare di questi serpenti velenosi sia colpa di qualche non meglio precisato gruppo "ecologico" che per difendere questa specie metterebbe in pericolo l'ecosistema e le stesse vite umane dei nostri villaggi montani più remoti.

Più precisamente, per andare a tono con l'articolo "in tandem", parleremo di film dedicati si ad animali assassini, ma resi tali dall'incauto e inopportuno intervento dell'uomo.

Ovviamente il mio primo pensiero leggendo di "vipere volanti" è corso immediatamente al rocambolesco "Snakes on a plane", non proprio riuscitissimo thriller/horror nel quale uno spietato gangster riempie di velenosissime specie di serpenti un aereo sul quale viaggia un super-testimone che dovrebbe stroncarlo in un processo.


Sembrerebbe una promessa ganza per un dignitoso film trash/action con la giusta dose di punte horror per il pubblico teeneger, ma così non fu purtroppo... oltre che allo spasso di contare quante volte Samuel L. Jackson riesca a dire "fuck" e "motherfuckin", rimane davvero poco altro da raccontare.

Molto più riuscito, sia come film che come incassi al botteghino, fu la versione Asylum dello stesso film: "Snakes on a train", il quale come potete immaginare copia il plot sopracitato spostando l'azione su di un treno, ma già più dignitoso e meglio realizzato esempio di cinema a basso costo che sfruttò genialmente l'onda pubblicitaria di "Snakes on a plane", battendolo addirittura in velocità sulla data d'uscita.


Viaggiando indietro nel tempo di 60 anni, troviamo un altro bel film di animali resi pericolosi dagli irresponsabili test e ricerche dell'uomo: "Tarantola".

Ovviamente il film tratta di un normale ragno reso pericolosamente enorme da un siero sperimentale, il quale seminerà una scia di morte dal laboratorio segreto dov'è stato mutato fino alla vicina cittadina di Desert Rock, ovviamente salvata all'ultimo minuto da un micidiale attacco al napalm guidato, piccola chicca, da un allora esordiente Clint Eastwood nel ruolo di un pilota militare.


Il film, che ricalcava furbescamente il successo del precedente King Kong degli anni '30, è un altro ottimo esempio di film a basso costo ma estremamente divertente e spettacolare per il grande pubblico, tanto che il grande Robert Zemeckis ha voluto omaggiarlo inserendone la copertina nel suo "Ritorno al futuro III", all'interno del drive-in dal quale il protagonista sta per "ritornare" al far-west, dove si spaccierà appunto come pistolero sotto il falso nome di Clint Eastwood.

Altro film che parla di animali mutati, ma con una premessa più "filantropica", è poi "Mimic" del 1997.

Il film segna l'esordio hollywoodiano per Guillermo del Toro, fino ad allora regista di nicchia grazie all'interessante horror/fantascientifico "Cronos", parlando appunto di una malattia che sta falcidiando bambini per New York e che due scienziati riescono a contrastare creando appunto una razza di scarafaggi "mutati" in grado di spazzare via i loro colleghi portatori dell'infezione.


Ovviamente col passare del tempo la cura si rivela più pericolosa della malattia stessa, in quanto i super-scarafaggi diventano dei pericolosi predatori che mietono vittime nascondendosi nel dedalo labirintico della metropolitana di New York.

Parlando invece di animali mutati con il vero e proprio intento di essere usati come arma biologica, menzione merita "Piranha" del 1978, primo vero successo cinematografico del grande regista americano Joe Dante.

Nel film un vascone pieno degli affamatissimi pesci carnivori viene per errore rilasciato nel fiume che si snoda lungo il bosco adiacente, rendendo il tutto una corsa contro il tempo dei protagonisti a voler fermare la risalita dei piranha in cerca della libertà nelle acque dell'oceano.


Memorabile esempio di "horror subacqueo" realizzato sulla scia dello spielberghiano "Lo squalo", con delle sequenze di paura "da paura" e un'impronta ambientalista e anti-militarista all'arricchire il tutto; esattamente come "Lo squalo" poi, anche questo film ha avuto una notevole quantità di imitazioni negli anni a venire, in primis proprio il suo seguito "Piranha Paura", altro divertente horror che segna l'esordio alla regia del grande James Cameron, il quale pochi anni dopo sarebbe stato consacrato con il suo cult "Terminator".

Tornando di nuovo indietro nel tempo al 1942, molto interessante poi è il film "Il bacio della pantera".

Grande horror a opera di Jacques Tourneur, in questo film l'animale assassino emerge da una donna a causa di una maledizione scatenata per discendenza da un antico rituale satanico, quantunque ella si lasci trasportare dalle emozioni più intense come il sesso o la rabbia.


Giocando sapientemente sul filo dell'eros e della tensione narrativa, il film ci pone in empatia con il dramma personale della protagonista, sia donna che bestia assieme, costretta a reprimere le sue passioni anche verso l'uomo di cui è innamorata per non diventare una feroce pantera assassina.

Il film ha avuto un più che dignitoso remake nel 1982, dove una bellissima Nastassja Kinski si sostituiva alla Simone Simon nel ruolo della protagonista vittima della maledizione dell'originale, remake riuscito come horror ma che soffriva innegabilmente di una potenza visiva e narrativa decisamente inferiore al film del '42.


Parlando sempre di horror, difficile menzionare il genere senza nominare uno dei padrini di riferimento dello stesso, indiscusso padre degli zombie moderni, George Romero.

Nel 1988 usciva infatti al cinema il suo "Monkey Shines - Esperimento nel terrore", una sorta di versione animal/horror del celeberrimo "La Finestra sul Cortile" del maestro Alfred Hitchcock; dove al posto dell' "ingessato" James Stewart abbiamo un tetraplegico interpretato da Jason Beghe.

Il protagonista, completamente paralizzato dal collo in giù, viene affidato alle cure e l'assistenza di una scimmietta di laboratorio sul cui un suo amico scienziato ha pasticciato modificandone notevolmente l'intelligenza e i suoi impulsi sensoriali.


Impulsi che si fondono sempre più empaticamente con il dolore e la solitudine del protagonista, trasformando l'innocuo animaletto di compagnia in un feroce serial killer alla caccia di tutti coloro che lo hanno fatto soffrire.

Notevole horror che mette in mostra ancora una volta tutto il talento narrativo di Romero, regista capace come pochi di mischiare con sapienza vari generi e saper toccare con intelligenza tante tematiche diverse nello stesso film, pur restando fedele e non perdendo il filo del canovaccio classico di omicidi che ci si aspetta da un film del genere.

Tornando ai giorni nostri per menzionare un ultimo film, potremmo citare il famosissimo "Jurassic Park" di Steven Spielberg, strepitoso campione d'incassi basato sull'omonimo romanzo di Michael Crichton.


Pur essendo indiscutibilmente una pellicola spettacolare in grado di far strabuzzare gli occhi sia ai grandi che ai più piccini, Spielberg purtroppo stravolge non poco il messaggio originale e i personaggi messi in scena da Crichton nel suo libro.

La razza estinta riportata a nuova vita dagli incauti esperimenti umani è infatti molto più difficile da controllare di quanto non avessero pensato gli scienziati e gli ingegneri del parco dei divertimenti.

Nonostante i loro controlli genetici e gli avveneristici sistemi di sicurezza a disposizione, "la vita prevale sempre" citando il personaggio del matematico "caos-ologo" intepretato da un ottimo Jeff Goldblum (personaggio a cui viene dato ahimè troppo poco spazio).


E in questo caso la vita prevale in modo micidiale specialmente negli attacchi dei vari dilofosauri, piccoli dinosauri sputa-veleno particolarmente astuti e crudeli; così come nei velocissimi Velociraptor, abili cacciatori in branco che si vendicano dei soprusi una volta saltati i sistemi di sicurezza del parco.

Infine menzione merita soprattutto il feroce Tirannosauro, imponente macchina della morte alta quanto un palazzo e protagonista dei momenti più memorabili e spettacolari del film; vedasi quando tenta di sbranare i due poveri bambini lasciati soli all'interno della jeep poco fuori della sua recinzione.


Effetti speciali da urlo, ottimi attori e la solita virtuosa e impeccabile regia di matrice Spielberghiana per questo che è il capostipite di una serie (ben poco riuscita) di seguiti che si snodano dagli anni '90 fino al recente (e dimenticabile) Jurassic World uscito al cinema l'anno scorso.


COME AL SOLITO SPERO DI AVERVI CONSIGLIATO DEI BUONI TITOLI (dei quali sicuramente alcuni eravate già a conoscenza... ma rinfrescare la memoria non fa mai male!) E SPERO ANCHE APPREZZIATE L'ESPERIMENTO "CONGIUNTO" ASSIEME AL MIO COLLEGA MILO JULINI, QUESTO "TANDEM" TRA LEGGENDE METROPOLITANE E FILM BASATE SULLE STESSE CHE PORTEREMO AVANTI PER TUTTO IL MESE DI LUGLIO. CHE ALTRO DIRVI QUINDI SE NON "DOPPIA BUONA LETTURA" A TUTTI VOI, SPECIE PER CHI MAGARI HA GIA' LA FORTUNA DI ESSERE SDRAIATO SOTTO L'OMBRELLONE...

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Articolo pubblicato il 03/07/2016