Una delle tante presentazioni ufficiali della nuova 124 Spider. Maggio 2016, pubblico entusiasta della macchina esposta sul piazzale di La Morra, in occasione del 2° raduno "Vigne classiche" rievocazione storica organizzata a scopo benefico dal "Lions Club Torino Cittadella". Splendido panorama delle Langhe a fare da cornice per la nuova nata di casa Fiat

La nuova, seducente e acclamata 124 Spider è nata quasi per caso. Frutto di un accordo tra la Mazda e il gruppo FCA, in origine doveva indossare il leggendario, massonico scudo Alfa Romeo e raccogliere l'eredità della mitica "duetto". Le cose sono andate in altro modo perché la politica del gruppo ha indirizzato le mire Alfa verso una sfida di alta gamma, cercando di rubar clienti facoltosi alle solide, solite marche tedesche. Però, di quel buon progetto Mazda MX5 – Alfa Spider, già si erano fatti grossi passi avanti, peccato non andare a buon fine. Che farne?

Talvolta un impedimento crea un giovamento.

La nuova Fiat 124 spider è saltata fuori così: si è deciso di lavorarci su, ridisegnare la linea ispirandosi a quella indimenticabile del primo modello, quello del '66, firmato Pininfarina, ed ecco nascere una bella macchina sportiva che rischiavamo di non vedere mai più.

Se è vero che: "c'è sempre una seconda volta"... perché limitarsi quando certe buone iniziative lasciano la porta spalancata ad altre?

L'esempio scelto per l'articolo non è l'unico esercizio di design dedicato alla stessa ''ipotesi'', ma probabilmente è la più lineare, pulita e accattivante proposta per una nuova 124 coupé

Il designer Theophilus Chin ha messo mano alla tavoletta grafica e ha dato forma ad una interessantissima 124 coupè. E' un rendering da osservare con cura, perché la macchina ha un bel fascino da vera GT, le linee riprendono quelle della 124 Spider e, se non si trattasse solo di un esercizio "poetico", ma di una vettura destinata a un prossimo futuro "concreto", la gamma Fiat delle sportive intermedie sarebbe finalmente completa e accessibile, come storicamente è sempre stata.

La 124 coupè ''prospetto laterale''

Restando con i piedi per terra, quasi certamente la  nuova Fiat 124 coupé firmata da Theopilus Chin è una macchina che difficilmente si farà, triste destino dei prototipi, così come è toccato a tanti bei progetti rimasti nel dimenticatoio

Più rappresentativo e recente esempio di un sogno intravisto e poi mai realizzato è quella elegante Fulvia coupé presentata dalla Lancia nel 2004; sembrava cosa fatta, ma così non fu. Un prodotto che manca ed oggi, col senno di poi, qualcuno in azienda se ne pente.

La nuova Fulvia coupè, bel progetto del 2004 tristemente accantonato

Il designer, che splendido lavoro! Tante volte però, i progetti nati da brillanti pensieri, rimangono incompresi prospetti destinati a giacere nei cassetti, ma in questo caso, sperare è lecito?

Così come per il modello a cielo aperto, questa è una 124 che potrebbe piacere molto. Chissà che, così come la Spider fu figlia di un matrimonio combinato e d'interesse italo nipponico quasi casuale, questa elegante GT coupè dalle forme classiche e armoniche non possa prender vita per altra relazione, foss’anche extraconiugale.

La primogenita c'è già ed ha una meccanica adeguata: il Multiair turbo da 140-160 cavalli, la piattaforma Mazda è supercollaudata ed esteticamente è una macchina che conquista. La coupé completerebbe l'offerta e di certo la famiglia Fiat potrebbe vantarsi di aver partorito un altro bel frutto di un azzeccato incrocio, e appendere al cancello di un marchio che fu vanto e lavoro torinese, e che ora... non si sa più bene dove stia di casa, un nuovo fiocchetto.

Fosse per me sarebbe azzurro, sono persuaso che le coupé siano macchine dalle forme più "maschili", più forti, prepotenti, forse perché vedo le Spider, spogliate e provocanti, maliziose, romantiche, capelli al vento...

Ultimo pensiero vagante e ben poco pertinente di un vecchio maestro di matita che chiede venia per questa, forse, non troppo attinente, ma spontanea sortita… 

La Fiat 124 coupè "Theopilus Chin", un'elegante GT che merita di vivere

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