Noi siamo carne da canone (e loro mangiano!)
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Scandalo compensi Rai: la tassa TV in bolletta serve all'incasso dei grassi stipendi dei raccomandati, talvolta nullafacenti, e alla propaganda dei partiti (Parola di CiNico Venti)

Ribadendo quanto già espresso in precedenza (nell'articolo di cui qui di seguito si riproduce il testo), si sottolinea che lo scandalo degli "abnormi compensi elargiti dalla rete di Stato ai propri dipendenti", in particolare dirigenti e giornalisti (alcuni con stipendi annui tra i 200 e 300mila euro, anche chi è "a disposizione" e non fa una beata mazza, per non parlare degli emolumenti faraonici generosamente elargiti ai fedeli vertici aziendali!), scottante caso sollevato dal Codacons di fronte alla Corte dei Conti e ripreso da alcuni media, è il classico segreto di pulcinella o del reuccio denudato, che non fa che accentuare la giustificata esasperazione dei cittadini-utenti di fronte a tale spreco di risorse pubbliche (cioè di tutti noi Italiani, così cornuti e mazziati o - meglio - cucinati e serviti) e alla insopportabile inequità rispetto a chi la pagnotta, o le famose "quattro paghe per il lesso" di carducciana memoria, se la guadagna sempre onestamente col quotidiano sudore della fronte, magari impegnandosi contemporaneamente in svariati lavori, spesso assai faticosi, per ricavarne un salario dignitoso, misero e appena sufficiente al sostentamento della famiglia, ossia a "mettere insieme il pranzo con la cena", rimanendo nella poetica metafora culinaria. E non è retorica!

 

Fine degli ingegnosissimi spot in cui s'intimava, con sottile ironia mista a minaccia, di pagare il canone TV (che è una tassa!) anche su un vecchio apparecchio a tubo catodico, trasformato in scarpiera, acquario o lettiera per il gatto (adattamento quest'ultimo molto indicato, del resto, a metafora dei programmi normalmente trasmessi nell'etere).

Da oggi, saldare l'obnubilante obolo obbligatorio con l'ex EIAR - per mantenere il servizio pubblico clientelare di disinformazione e propaganda politico-partitica, principalmente filogovernativa, propalata dalla nutrita e ben pasciuta schiera di raccomandati lottizzati - diventa semplicissimo, immediato, automatico, quanto accendere la luce col clic dell'interruttore, ormai lo sappiam tutti: il relativo importo di 100 euro verrà "trattenuto" direttamente dalla bolletta dell'energia elettrica, tamite le Compagnie (o compari?), costrette appunto al ruolo di compilci della "rapina" ai danni del consumatore-contribuente, a cui sarà addebitato in sei "comode rate" (dieci dal 2017), a partire dalla presente scadenza dei balzelli di luglio (con un primo esborso di 70 euro, poiché vanno calcolati gli arretrati da gennaio ad agosto), in genere con fatturazione bimestrale.

Ovviamente un po' incasinato risulta districarsi tra esenzioni ed eccezioni (*), per chi si trova intestazioni contrattuali diverse tra i membri della famiglia e/o differenti abitazioni di residenza e seconda casa e avrebbe dovuto inoltrare a maggio - sotto personale responsabilità penale - l'inerente dichiarazione all'Agenzia delle Entrate.

Niente di più facile. Che capiti che a qualcuno sia estorto due o tre volte il saldo del medesimo abbonamento.

RipagheRai.


Parol(acci)a di

CiNico Venti

(civettuolo barbagianni non allocco

latore di pessime nuove)


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(*) link all'articolo redazionale 10 cose da sapere sul canone in bolletta

pubblicato su Civico20News del 14 luglio 2016 : 

www.bdtorino.eu/sito/articolo.10cosedasaperesulcanone

 

 

link all'articolo EUropa o non Europa (Parola di CiNico Venti)

pubblicato su Civico20News del 23 giugno 2016 : 

www.bdtorino.eu/sito/articolo.europaononeuropa?

 

 


 

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Articolo pubblicato il 31/07/2016