Boxe, Manny Pacquiao ci ripensa

L'ex pugile filippino, che aveva appeso i guantoni al chiodo cinque mesi fa per dedicarsi alla sua carriera politica, tornerà a solcare il ring

Abbandonare o non abbandonare, questo è il dilemma. Manny Pacquiao, uno dei pugili più talentuosi e vincenti della boxe moderna aveva spiazzato tutti quando, circa cinque mesi fa, aveva annunciao il suo ritiro dal mondo della Nobile Arte per dedicarsi anima e corpo alla sua nuova carriera politica che lo ha visto arrivare ad ottenere un posto come Senatore nelle Filippine.

Per Pacquiao la Boxe è stata una vera manna dal cielo, un modo per riscattarsi a livello sociale che gli ha permesso di conquistare dieci corone mondiali in otto categorie di peso differenti per mezzo del suo stile molto preciso e fulmineo che non ha dato scampo ai suoi avversari neanche durante il meglio delle loro cariere.

In seguito al successo che il pugilato ha dato a Manny Pacquiao, facendolo diventare un vero e proprio idolo nel suo Paese natio e un divo in giro per il mondo, la sua carriera si è estesa anche in altri ambiti.

Come nella pallacanestro, riuscendo a diventare membro onorario della squadra NBA dei Boston Celtics e riuscendo a sua volta a diventare proprietario di una squadra che milita nella serie A di basket filippina.

Si cimenta anche in alcune apparizioni cinematografiche e televisive, arrivando perfino ad incidere un disco diventato di platino nelle Filippine.

E dopo essere entrato di diritto nell'Olimpo della boxe mondiale, riuscendo con la sua prestigiosa carriera a scrivere uno dei capitoli più interessanti e corposi della boxe moderna, sente che è arrivato il momento di restituire al suo paese natale un pò del successo che negli anni gli ha attribuito, annunciando così la sua discesa in politica.

Il Manny Pacquiao politico è agguerrito, profondo conoscitore delle zone meno abbienti delle Filippine nelle quali è cresciuto e dalle quali proviene.

La gente ama il nuovo ruolo del loro idolo sportivo e lo sostiene in tutto. Vedendo il successo ottenuto in campo politico, Pacquiao decide di continuare ad andare a fondo in questa sua nuova avventura arrivando ad essere eletto al Senato Filippino.

Da questo momento in poi la stampa internazionale gli attribuisce più volte il desiderio di voler indossare nuovamente i guantoni, anche soltanto per un incontro ed accendendo le speranze di appassionati e addetti ai lavori per una possibile rivincita contro il suo "eterno" rivale Floyd Mayweather Jr. che ha affrontato nel controverso Match del secolo (e che, di fatto, verrà ricordato solamente per le cifre astronomiche entrate nelle tasche di entrambi i pugili).

Pacquiao ha quasi sempre schivato i rumors che volevano un suo ritorno sul ring esattamente come faceva con i colpi che gli sferravano i suoi compagni, ma qualche giorno fa in una conferenza stampa decide di fare marcia indietro.

Manny Pacquiao dichiara pubblicamente che non riesce a stare lontano dalla Boxe, mondo che gli ha dato tutto e che gli ha permesso di diventare chi è oggi.

Quindi annuncia che a novembre incrocierà i guantoni con lo statunitense Jessie Vargas valido per la corona WBO dei pesi welter. Si è notato anche qualche accenno di commozione nella voce del campione filippino, il quale ha ammesso che gli mancava quello che faceva in palestra e sul ring.

"La preparazione dell'incontro, ha precisato Pacquiao, avrà luogo nelle Filippine per potermi continuare a dedicare con serietà al mio lavoro politico".

Le Filippine quindi hanno il loro primo Senatore pugile. Ma tanti sono i dubbi che aleggiano su questo incontro: sarà l'ennesimo match- show per cercare di ripristinare l'immagine sportiva di un campione che ha cercato recentemente di riciclarsi nella politica per dare adito ad una delle sue numerose passioni?

Riuscirà Pacman, per mezzo della sua esperienza, ad arginare il suo avversario più giovane di lui di dieci anni? E se Pacquiao dovesse vincere, continuerà a combattere o annuncierà il suo ritiro per poi ritornare in seguito su suoi passi previa visione degli zeri che accompagnano la borsa in palio alla fine dell'incontro?

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Articolo pubblicato il 05/09/2016