Pianeta Juve - Milano indigesta ai bianconeri

L'anailsi di Marco Rabellino

Altra giornata storta a Milano, stavolta contro il Milan, primo inseguitore dei bianconeri in classifica. Partita anomala con alcuni tratti dove il Milan sembra avere un uomo in più, o addirittura di più, se consideriamo il gol valido segnato da Pjanic e dopo i “piagnistei” rossoneri annullato e conseguente giallo a Pjanic per proteste. Vedi il giallo per gomitata a Bonucci e poi su stesso fallo, stavolta inverso, solo richiamo a Bacca, i vari falli con provvedimenti di diverso peso e la voglia, forse, di tenere il campionato più aperto possibile per non avere una juventus omicida della Serie A.

Al terzo minuto la juve ci prova subito con un tiro fuori di Alex Sandro. Replica il Milan al nono con Suso con Buffon che mette a lato. Al 21' Alex Sandro mette in area trovando Dybala che prova il tiro a rete parato da Donnarumma. Al 24' Paletta prova il tiro dopo alcuni rimpalli, tiro che finisce alto. Al 35' punizione di Pjanic che termina in rete. Nell'azione Bonucci, partito in posizione regolare, prova a deviare ma non riesce e Donnarumma è superato. I milanisti protestano e dopo aver dato il gol, Rizzoli ci ripensa e annulla. Pjanic protesta e si vede sventolare il giallo.

Al primo del secondo tempo Higuain prova la girata in area ma il pallone termina fuori. Ci tenta anche Khedira al 63' ma spara alto. Un minuto dopo Locatelli trova un tiro irripetibile che batte Buffon insaccandosi  sotto l'incrocio dove il portiere non può arrivare. Al 95' Khedira ci riprova da fuori e trova l'ultima risposta di Donnarumma che salva la vittoria rossonera.

Come detto da Allegri nel post partita è un'incidente di percorso, può accadere di perdere delle partite. Ma se consideriamo che la partita dopo il gol annullato sarebbe stata diversa e che se non ci fossero state tante differenze tra le decisioni arbitrali i giocatori avrebbero giocato più tranquillamente, la partita sarebbe potuta essere diversa. Non per forza con una vittoria bianconera.

Includiamo anche che pochi giocatori hanno mostrato il vero valore. Barzagli si conferma leader in difesa, sempre attento e presente e alle volte si fa notare anche in avanti. Hernanes continua a cercare la sua stella, e magari la sua nuova squadra; Pjanic si dimostra affaticato e a tratti si accende e illumina il gioco bianconero. Bonucci trova la sua giornata storta, non è sempre attento e sbaglia passaggi anche semplici. Dani Alves gioca da solo perdendo tanti palloni; Higuain viene chiuso nella morsa dei difensori avversari e non riesce a farsi notare. Alex Sandro è dà l'anima sulla fascia crossando e mettendo in mezzo palloni a ripetizione.

Ci può stare che la mezz'ora in dieci a Lione abbia stroncato le energie ai giocatori e che la prossima partita sarà contro il Napoli, ma allo stesso tempo mi fa sorridere l'esultanza di Galliani in tribuna dopo l'annullamento del gol bianconero. Una scena pessima per un dirigente che sembrava avesse visto il Milan segnare nella finale di Champions League. Se pensiamo che l'unica gioia che può avere è battere la Juventus almeno una volta quest'anno lo si comprende.

Ultima considerazione sugli arbitri. Negli anni si è sempre parlato di cospirazione, di campionati falsati. Non mi sembra che i dirigenti bianconeri abbiano tirato su un caso nazionale come fatto da altre squadre. La grande squadra vince anche contro le avversità. Se si vuol passare da vittime per un'errore arbitrale significa che quella squadra non è ancora da considerarsi grande...

 

                                                                                        Marco Rabellino

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 25/10/2016