L'inimmaginabile in immagini

� G. Meltzeid / Amici dell'Arte

Dipingendo le "Citt� invisibili" di Italo Calvino, le allieve di Guglielmo Meltzeid si superano in mostra, a Villa Casalegno in Pianezza (To), fino a domenica prossima 30 ottobre

Già... Immaginare l'inimmaginabile, ovvero vedere le invisibili, utopiche, poliedriche, toponomasticamente classicamente femminee Città di Italo Calvino, sulla falsariga della descrizione mnemonica, onirica o fantasiosa di Marco Polo al Kublai Khan, per raffigurarle pittoricamente in corpo e spirito, anima e membra, persone e mattoni, muri e pianti, pigmenti e segni, simboli astratti e pigmenti concreti, è la sfida impossibile, quindi forse paradossalmente facilissima, ma comunque assai complessa ed impegnativa sia sul piano concettuale-ideativo sia su quello tecnico-realizzativo (mediante i tre soli colori primari, blu, giallo e rosso), che hanno affrontato, con ammirevoli, sorprendenti risultati, le "fatate" allieve del maestro Guglielmo Meltzeid (Antonia Bagnato, Rossella Battisti, Barbara Bo, Federica Bogliolo, Anna Maria Calvi, Clara Dorma, Angela Lapenna, Francesca Scamorcia e Luciana Turello), superandosi in mostra, virtuosamente, in occasione appunto di questa intensa collettiva itinerante, dal sapore letterario, organizzata dagli Amici dell'Arte di Pianezza, che dalla tappa inaugurale, la settimana dal 23 al 30 ottobre, a Villa Casalegno, edificio liberty nel cuore dello storico borgo medievale del paese della Cintura Torinese, salperà poi alla volta di diversi lidi, così lontani così vicini, a imitazione del grande mercante-viaggiatore veneziano evocato dal narratore oriundo sanremese. Verso l'indefinito, oltretutto. (c.s./e.s.l.)