Torino FC vs Juventus Fc 1-3

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: i bianconeri si aggiudicano il derby #192

Tanto tuonò che piovve.

Dopo settimane di attesa, il giorno è finalmente arrivato: da anni il derby non era così sentito e non si respirava in città una certa atmosfera.

Ma come da migliore tradizione granata, soprattutto quando c’è la consapevolezza di essere il Toro, la stracittadina provoca più dolori che gioie: come spesso succede, il Toro perde la partita precedente, perde il derby e quasi sicuramente perde la partita seguente (Napoli al San Paolo, quest’anno).

Un’occasione mancata questo 192° derby.

Mancata grazie a due episodi.

Il primo all’undicesimo del primo tempo, e poteva essere decisivo: Belotti lanciato in velocità viene steso da Rugani, ultimo uomo.

L’arbitro lascia correre.

Il secondo a dieci minuti dal termine: inspiegabilmente il mister sostituisce Benassi e Iago Falque con Martinez e Boyè (dopo aver sostituito Baselli con Acquah), stravolge l’equilibrio della squadra e per il Toro è notte fonda.

Due goal in pochi minuti e addio sogni di gloria.

Nell’intervallo fra questi due episodi, si è visto un buon Toro, passato meritatamente in vantaggio grazie a una spettacolare incornata di Belotti, e punito solo da un controllo sbagliato di Mandzukic che involontariamente smarca Higuain, che in corsa buca Hart.

Toro che soprattutto nella metà del secondo tempo mette sotto gli avversari e dà l’impressione di poter nuovamente passare in vantaggio, crea almeno un paio di occasioni e concede ben poco agli avversari.

Poi l’inspiegabile decisione del mister che, come in altre occasioni, stravolge la mediana, col risultato di perdere una partita nella quale il pareggio stava addirittura stretto.

Ancora una volta la voglia di vincere a tutti i costi si è rivelata un boomerang.

Forse azzardata la scelta che il tecnico serbo tenta da qualche partita: meglio perfezionare in allenamento e non fare tentativi in incontri decisivi.

Per ottanta minuti il Toro ha giocato a viso aperto, cattivo, determinato, compatto, nonostante Ljajic in ombra per tutto il match (un solo squillo in tutti i 90' minuti), e Iago Falque, inguardabile nel primo tempo, più pungente nella ripresa.

Toro che non si è scansato, mettendo in crisi una squadra abituata, almeno nel nostro campionato, ad avversari molto più condiscendenti.

Un plauso particolare a Valdifiori, uomo ovunque a centrocampo, decisivo nell'interdizione e nel rilancio e a Belotti, un gladiatore, che spesso si trova a lottare da solo contro tutta la difesa avversaria e crea non pochi grattacapi a Rugani.

Peccato, peccato davvero.

Concludendo, ciò che non hanno ancora capito tutti gli allenatori che passano da noi da anni a questa parte, è che abbiamo due partite all'anno per cui daremmo la vita, e puntualmente (fatto salvo qualche sporadico risultato) i mister fanno cappelle difficilmente perdonabili: dall'approccio al match ai cambi "cervellotici".

Speravo di poter salvare Sinisa da questo elenco, ma purtroppo non è così.

E si continua sulla fiducia.

F V <3 G

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Articolo pubblicato il 11/12/2016