Roma - Lo stadio intrappola il M5S
Foto di repertorio (Il Tempo)

Le impressioni di un affezionato lettore

Egregio direttore,

dopo la vicenda del nuovo Stadio di Roma mi chiedo se il nostro Paese ha bisogno di stadi, dove girano tanti milioni e giocatori superpagati, oppure, servono ospedali e strutture sanitarie dove i cittadini vengono visitati e curati. 

Purtroppo, anche il M5S è caduto nella trappola del calcio milionario proprio a Roma dove le periferie sono abbandonate al loro destino.

Risultato? Da una parte cittadini esasperati e umiliati e dall'altra società che girano tanti soldi e calciatori milionari, insieme a quartieri degradati e ridotti in pessime condizioni!

Come nei Paesi sudamericani: gli Stadi sono strapieni e gli ospedali, anch'essi strapieni, non riescono a dare un buon servizio ai cittadini! 

Pochi ospedali, ma tanti stadi dove la gente va a sfogarsi come una cura medica. 

Peggio di così non si poteva fare!

 

Mariberto

 

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Carissimo lettore ,

 

la "questione Stadio" pone il fianco alle più disparate considerazioni e opinioni personali.

Sta di fatto che la delibera per la sua realizzazione risale alla giunta Marino e che l'attuale Amministrazione comunale ha posto nuovi vincoli, peraltro accettati dalla Società calcistica Roma, che escludono gli "oggetti celebri" della contestazione, e cioè le torri, e impongono l'impiego di materiali ecologici e l'uso dell'energia fotovoltaica.

Con ciò, sono da rispettare profondamente le Sue considerazioni in merito ad un diverso impiego dei capitali, ma questi sono privati e non gravano sul bilancio dell'Urbe anzi producono benefici economici ed occupazionali.

Ed ancor più, non si può obbligare il privato ad investire gli stessi capitali in maniera diversa dalle sue intenzioni sicuramente imprenditoriali piuttosto che socioassistenziali.

Tutt'al più si può obiettare sulla scelta, ma niente più.

Una cosa è il codice etico, tutt'altro quello finanziario.

L'importante, mi creda, è che il nuovo stadio dell'as Roma non diventi un novello sfogatoio di sentimenti repressi, quelli stessi che sfociano immancabilmente nella violenza.

  

       Civico20 News      

Il Direttore responsabile                                     

       Massimo Calleri                                               

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 27/02/2017