Il mondo dei pesi massimi sta attraversando da troppi anni una crisi dettata dalla carenza di veri campioni che siano in grado di dettare legge nella categoria. 

Dopo il ritiro di Mike Tyson, fenomeno in grado di riportare l'attenzione dei media attorno alla Nobile Arte come ai tempi di Muhammad Alì, si è sentito in modo marcato la mancanza della presenza di un campione di spessore.

In seguito sono arrivati i fratelli Klitschko, Vitali e Vladimir, due ragazzoni ucraini in grado di dominare per oltre dieci anni nella categoria. Ma dopo il ritiro di Vitali, il quale ha appeso i guantoni al chiodo in favore di una carriera politica che lo sta vedendo protagonista nel suo Paese di origine, Vitali ha retto finchè ha potuto.

Il dominio di vittorie ultradecennali di Vladimir è terminato quando ha perso le sue cinture contro Tyson Fury, pugile non in grado di mantenere il controllo al di fuori del ring e che si è visto costretto a rinunciare ai suoi titoli mondiali dopo essere stato trovato positivo ad un controllo sulla cocaina.

Ma adesso l'ex re decaduto è pronto a reclamare il suo posto, con la ferma convinzione di tornare sul tetto del mondo a dominare la categoria dei pesi massimi. Ma ad attenderlo c'è il nuovo talento della categoria, il giovane Anthony Joshua.

Classe 1989, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra 2012, il ragazzo presenta tutte le caratteristiche per diventare il nuovo dominatore incontrastato della categoria.

Joshua si è laureato campione mondiale IBF dei massimi lo scorso aprile, affrontando e battendo l'abile teano Eric Molina senza troppa fatica.

Freschezza, potenza e talento si scontreranno quindi contro l'abilità e l'esperienza di Klitschko. Tra gli appassionati e gli addetti ai lavori della Nobile Arte ci si auspica che ben presto la categoria dei pesi massimi possa avere uno o più punti di riferimento, dopo anni di frammentazione ed incertezza che hanno accompagnato gli anni più bui di una delle categorie più affascinanti ed interessanti della boxe.