Il Patto del Comune di Torino per il sostegno all’Artigianato e alle PMI.

Il sostegno di Palazzo Civico allo sviluppo del comparto produttivo.

Siglato il 23 maggio in Sala Colonne dal sindaco Appendino con il CNA un vero e proprio patto con il mondo dell’artigianato torinese per contribuire allo sviluppo del tessuto produttivo del nostro territorio.

Cinque sono le direzioni entro le quali Palazzo Civico intende agire. Partendo in primis col mappare in modo capillare tutte le eccellenze presenti sul territorio, in secondo luogo semplificando i rapporti tra gli artigiani e la Pubblica Amministrazione e poi assicurando sostegno alle piccole e micro imprese impegnate nel sistema della micro-fornitura, incorporandole anche in Open for business, uno dei programmi pilastro dello sviluppo di Torino nei prossimi quattro lustri.

 Tra le novità, sotto il profilo delle agevolazioni, vi è quella di tentare la strada dell’abbattimento fiscale per consentire la trasmissione generazionale di competenze ai giovani. Mentre nell’ambito della promozione è intenzione della Città individuare spazi adeguati da destinare a esposizioni permanenti a rotazione delle imprese.

Sono le piccole imprese l’eccellenza italiana, un connettivo fortemente radicato nei quartieri, in grado di coniugare sapientemente tradizione e laboriosità, a rappresentare la dimensione locale sui mercati internazionali. Dalle botteghe alle piccole officine, dai laboratori agli studi più creativi. Lo abbiamo constatato nell’ultima edizione del Tief, il Turin Islamic Forum di come l’eccellenza artigiana sia l’effettivo portacolori del made in Italy nel mondo. Sono queste le ragioni che mi portano ad affermare con convinzione – sottolinea il sindaco Chiara Appendino - che per lo sviluppo economico e sociale del territorio comunale sia strategica una forte alleanza con quello che è considerato a tutti gli effetti il tessuto aggregante del sistema produttivo, la spina dorsale economica e manifatturiera del Paese, elemento di congiunzione con il mercato globale”. 

Alle piccole imprese del distretto torinese va riconosciuto il merito di aver saputo con intelligenza e sforzi, talvolta titanici, reggere alla crisi di questi anni, continuando a implementare lavoro, innovazione, sviluppo e ricchezza e a esportare know-how. E’ tuttavia necessario valorizzarne la naturale vocazione produttiva, per non lasciare nessuno indietro. 

La strada intrapresa segna una svolta nella visione strategica della città. Accogliendo l’invito formulato dai rappresentanti torinesi della Confederazione Nazionale dell’artigianato, del commercio e della piccola e media impresa (CNA) sarà steso, a partire dai prossimi giorni, un vero e proprio piano di lavoro condiviso per assicurare lo sviluppo economico di un comparto che in città raggruppa alcune decine di migliaia di piccoli imprenditori. 

Attraverso il progetto strategico Open for business, varato lo scorso autunno, l’esecutivo di Palazzo Civico ha inteso puntare nell’attrazione di investimenti finanziari e nella valorizzazione degli eventi culturali, proprio sull’area produttiva. Tra le ambizioni del piano di lavoro vi è quella – compatibilmente con le risorse di bilancio – di ipotizzare una proposta di defiscalizzazione quinquennale delle imposte locali rivolta ai giovani di talento subentrati nella conduzione di un’azienda il cui titolare in quiescenza si è reso disponibile a far da monitore e tramandare il prestigio aziendale. 

L’intesa prevede anche il coinvolgimento del sistema creditizio affinché siano varati programmi di finanziamento agevolato e la sensibilizzazione delle istituzioni e delle rappresentanze imprenditoriali a dare una mano a quanti sono disponibili a intraprendere la strada del lavoro autonomo. Un documento che sottolinea come sia importante anche la realizzazione di veri e propri “pacchetti per lo shopping” e percorsi dei sensi – dal gusto al tatto, dalla vista all’olfatto – dell’artigianato torinese, proponendoli, in un prossimo futuro, in una App per smartphone.

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Articolo pubblicato il 24/05/2017