Maledetta coppa!

Allegri (triste) senza storia? Iella? Malocchio?

No.

Pochi l'avevano capito (tra cui lo scrivente, modestamente), ma la squadretta degli zebrati bianconeri, di proprietà dell'olandese eludente Exor (holding posseduta in maggioranza dalla famiglia Elkann-Agnelli-Caracciolo, che ha abbandonato Torino per traslocare chiappe, sede e imposte nei fiscalmente paradisiaci Paesi dai Bassi Balzelli (*)) puntava in effetti - con successo! - a conseguire il record di sconfitte in finali di Champions League, essendo quello delle vittorie - pragmaticamente ragionando - un tantino più difficile da ottenere ed appannaggio di grandi club, quali il Real Madrid, raramente in scacco-matto, o il tetragono Bayern Monaco.

(tra parentesi: ultime, in ordine di tempo, di un'interminabile serie di aziende nazionali cedute o cadute in mani straniere, tacendo della pietosa compagnia aerea "di bandiera", ammainata, abbattuta, in questi giorni TIM/Telecom è passata sotto il controllo della francese Vivendi, mentre l'arruginito scheletrico spettro residuo della gloriosa quanto inquinante siderurgia italica, l'Ilva, verrà fagocitata e probabilmente dissolta dagli indiani di ArcelorMittal...).

Per giunta, nei minuti in cui Cristiano Ronaldo col suo piede destro calciava di nuovo agilmente in rete il pallone dorato che ha giusto regalato alla "vecchia signora" Juventus (si noti l'ossimoro fra soprannome e nome) l'agognato primato perdente summenzionato, coll'unanime, unisono coro di giubilo dell'intero stragufante, arcirosicone ed ipercampanilistico Stivale antigobbo (granata in testa, ovviamente), i tifosi affollati follemente a migliaia davanti al maxischermo in piazza San Carlo si son resi protagonisti e vittime d'un'impressionante scena da panico, generata da un esplosivo mix di fortuità e/o stupidità (fors'anche un autentico idiota finto kamikaze, o due, secondo recenti indiscrezioni!?!), con devastazione del "salotto buono" della città sabauda, cosparso - ahi! - di montaliani "cocci aguzzi di bottiglia", e con svariate centinaia di feriti, alcuni gravi; un miracolo se si è evitata la strage da incubo - tipo Heysel - e se non saranno annoverati morti (speriamo bene!).

Lo stesso Isis, che di norma rivendica pure gli scoppi dei petardini di Carnevale, stavolta invece avrebbe dichiarato, tamite certe autoritarie fonti califfe, che qui nella Penisola gli attentati terroristici - oltre che inopportuni per il rischio di rivelare le vere basi operative islamiste, nonché avversati dalle supermafie locali che governano militarmente all the ground e gestiscono in esclusiva l'impiego dei materiali detonanti, non gradendo troppo casino in disturbo dei loro fruttuosi traffici imprenditoriali - risulterebbero inutili, giacché le paure e i danni, ce li procuriamo noi da soli.

La prossima diretta-video pubblica all'aperto della partita di assegnazione dell'orecchiuto trofeo continentale, ove mai l'ardita truppa tacchettata di Buffon tornasse a giocarsela - e a ri-mancare l'obiettivo - in futuro, sarà magari allestita ad Amsterdam. Meglio.

Europa, oddio!

Parol(acci)a di

CiNico Venti

(gufante civettuolo barbagianni non allocco

latore di pessime nuove)