Torino - Corte dei Conti: all'esame il 'laboratorio politico' di Piero Fassino

Occorre riflettere sulla realtà sociale dei Torinesi, indigeni e immigrati

Gentile Direttore,

in questi giorni dopo la triste vicenda di piazza San Carlo stanno venendo al pettine altri nodi inquietanti. La Corte dei Conti, mai troppo solerte nel garantirci col proprio ruolo di vigilanti, dell'uso corretto delle risorse pubbliche, il doveroso rispetto delle regole da parte degli Amministratori (e dai Politici) ha finalmente smascherato decenni di malagestio delle sinistre Torinesi.

Se pensiamo che si vantavano di aver fatto della nostra Città un 'laboratorio politico' esemplare per l'Italia e che Piero Fassino sia stato di 'diritto' presidente dell'ANCI per tanti anni, credo che ci attendano giorni oscuri, anche in piena estate.

Riuscirà la Sindaca a farci superare questa fase critica e inquitante? Certo la notte di Piazza San Carlo dovrebbe farla riflettere sulla realtà sociale dei Torinesi, indigeni e immigrati: coi salotti, con cui ha convissuto per un anno, e la trasferta a Cardiff in buona 'compagnia' ne è stata la punta dell'iceberg, sta andando a sbattere!

Assieme a Prefetto e Questore che hanno messo in luce i propri limiti. Adesso la Sindaca vuole riprendere il dialogo con i Cittadini e medita un rimpasto della sua Giunta. Spero che faccia in fretta, prima che l'onda delle critiche, già artatamente insinuate dagli Opinionisti da salotto, la travolga. Ho creduto in lei. Non vorrei dovermi ricredere: sarebbe negativo per tutti. Grazie per l'attenzione. Cordialità.

 

GianFranco Billotti

 

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Carissimo lettore,

da quanto mi dice, anche Lei ha creduto in un possibile radicale cambiamento della gestione istituzionale cittadina votando la Sindaca Appendino.

L'espressione del Suo voto, come quello di tutti coloro che volevano "una ventata d'aria fresca", è la conferma del generale malcontento che la cittadinanza ha manifestato ufficialmente con il verdetto elettorale.

Tirando le somme, tuttavia, non si può dire che si avvertano particolari sussulti di rinascita della città, anzi alcuni problemi storici hanno subito un'evoluzione in negativo tradendo le aspettative degli elettori pentastellati o approdati in codesto "firmamento".

La verità è, mi creda, che è più facile fare opposizione che governare, soprattutto quando manca l'esperienza e si "naviga a vista".

Molti oggi si ritrovano alle prese con le stesse problematiche dell'era Fassiniana che ha perso il "trono" cittadino a causa dei troppi impegni quali, come Lei ha citato, la presidenza dell'ANCI; forse anche perchè chi governa la nave deve poter contare su un buon equipaggio e su un "alter ego" che Fassino, a mio parere, non ha mai avuto.

Fare degli esempi mi pare demagogico, per cui preferisco sorvolare; l'assenza, non solo materiale, di Chiara Appendino ai fatti di Piazza San Carlo mi ricorda, più che l'iceberg che affondò il Titanic, l'inchino schettiniano espresso, in questo caso, alla "Vecchia Signora".

Lo scarico di responsabilità è aria fritta; il tempo, comunque, cancella tutto meno il dolore di chi è stato direttamente colpito.

Purtroppo, alla prossima tornata elettorale, pochi si ricorderanno di Erika Pioletti e di chi sta ancora lottando per sopravvivere.


        Civico20 News     

Il Direttore responsabile                                    

      Massimo Calleri       

 


 

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Articolo pubblicato il 22/06/2017