Sotto il velo dell'acquarello

� Eredi G. Bertello / Palazzo Lomellini

La tecnica pittorica "liquida" e rapida appare in mostra a Palazzo Lomellini, Carmagnola (To), con vernice inaugurale oggi, 1� settembre, alle 18,30, e apertura al pubblico fino al 29 ottobre

Scorrendo fluente e rapido, in punta di pennello, dalla tavolozza alla carta, su cui subito s'asciuga, tra contrasti, sfumature e velature, il liquido pigmento del colore sgorga invero dalla limpida fonte d'ispirazione poetica della mente - e del cuore - dell'artista. E proprio all'acquerello, tecnica pittorica fra le più difficili ed efficaci, benché talvolta non adeguatamente valutata, spesso eseguita nell'immediatezza di un contesto en-plein-air, ma solo apparentemente "spontanea", è dedicata la mostra curata da Elio Rabbione - e con contributi critici di Marilina di Cataldo - presso le sale della prestigiosa, suggestiva sede dell'antico Palazzo Lomellini in Carmagnola (To), sotto l'egida dell'Assessorato alla Cultura della Città (già promotore anche di Maraviglioso Seicento, da maggio a luglio appena passato): l'esposizione, che s'inaugura oggi, venerdì 1° settembre, alle 18,30, con vernice e rinfresco, e resterà aperta al pubblico sino al 29 ottobre prossimo, si compone di una sezione storica, organizzata con la collaborazione della Galleria Celeghini e di alcuni collezionisti privati, una retrospettiva in omaggio al maestro Guido Bertello (scomparso nel 1993), con opere provenienti in prestito dalla famiglia (la moglie Alba Ferrero e le figlie), e un'ampia collettiva di affermati autori contemporanei, quali Roberto Andreoli, Ines Daniela Bertolino, Paolo Brencella, Lia Laterza, Anna Lequio, Adelma Mapelli, Maurizio Rossi e Luciano Spessot. Variegate interpretazioni e sensibilità, ossia differenti rivoli d'una fiumana creativa che va a riversarsi nel grande Lago della Bellezza. (e.s.l.)