Taranto - “Anche senza di te”: fiaba contemporanea di Francesco Bonelli
Nell'immagine di Vincenzo Colella (5a A Audio) Mellone, Poiani, Russo

La Sun Film per la cultura cinematografica a sostegno delle professioni

Nicola Torricella è Alessio Trisolini della 4°A e Sara Cordelli è Grazia Vitale della 3°B. Improvvisando, leggono e recitano la scena n.29 del film “Anche senza di te”, la fiaba contemporanea di Francesco Bonelli, girato a Taranto di recente, distribuito dalla Sun Film Group .

Nel film, al cinema il prossimo gennaio, Nicola Torricella è l’attore Nicolas Vaporidis, protagonista per eccellenza di numerose teen comedy all’italiana. Celebre il suo personaggio dello studente Molinari in “Notte prima degli esami”. Sara Cordelli, è l’attrice Myriam Catania, figlia d’arte, con un background da doppiatrice di tutto rispetto. Sara Cordelli è una giovane insegnante precaria, stanca di soprusi e di instabilità in attesa di una cattedra.  Nella scuola in cui lavora, il professore Nicola Torricella, tra una lezione e l'altra, non perde occasione per provocarla, come nella scena 29.

Il vicesindaco di Taranto, Rocco De Franchi, soddisfatto aveva elogiato la produzione del film: “E’ rimasta a Taranto per cinque settimane e ha fatto un grandissimo regalo alla città, perché l’ha mostrata nei suoi tramonti più struggenti, coinvolgendo come piccoli attori anche i bambini delle scuole elementari”.

Mentre i due studenti improvvisano la breve recita, siamo con loro, nell’Aula Magna “Gianni Russo” dell’Istituto Professionale F.S. Cabrini con le classi di indirizzo Audiovisivo (Cine Tv) sotto l’occhio attento di Roberta Poiani editor e Serena Mellone della Sun Film Group, e della professoressa Maria Giovanna Russo organizzatrice dell’evento.

Bella iniziativa questa, che ha voluto portare nella scuola, l’esperienza della Sun Film Group di Taranto, società di produzione e distribuzione cinematografica con una forte identità pugliese.

Nella lezione “Dal libro alla pellicola”, titolo dell’incontro, è stato riferito del recente libro “La stella che Vuoi” del tarantino Angelo Mellone, giornalista e scrittore, dirigente di Rai Uno, scritto sull’onda del successo del precedente romanzo “Incantesimo d’amore”, libro che presto diventerà un film prodotto proprio dalla Sun Film Group che dovrebbe uscire nelle sale a dicembre 2018 .

Il cinema può rappresentare un valore aggiunto per il territorio, un’alternativa all’industria classica, un’occasione per valorizzare le bellezze di Taranto e della sua provincia, facendo fruttare in maniera continuativa e sistematica le potenzialità del territorio.

Se Taranto, con tutto ciò che la circonda, diventasse la sede di film di alta qualità, ci sarebbero vantaggi di vario tipo per le imprese che vorranno investire in tale direzione fino ad arrivare ad un positivo ritorno di immagine.

Se a Taranto arrivasse il cinema di un certo livello, come sta iniziando a fare la Sun Film Group, ciò può rappresentare una svolta positiva per il territorio e comportare dei benefici anche occupazionali, ed è sopratutto per questo che l’istituto Cabrini ne risulta coinvolto.

Cioè oltre che per l’obiettivo della diffusione della cultura cinematografica, sopratutto per il sostegno alla crescita professionale di tutti coloro che possono avere un ruolo lavorativo ed artistico nella filiera produttiva, come si legge nel pieghevole della Sun Film, dallo scritto delle due produttrici Patrizia Fersurella e Giulia De Rosa.

A partire da questo evento l’istituto Cabrini pensa in modo concreto ad un futuro qualificato e soddisfacente, da assicurare ai suoi diplomati.

Infatti, non è un caso che con l’istituto Cabrini si partirà prossimamente con l’alternanza scuola lavoro, ritenendo utile che si crei un polo di formazione cinematografica unico sul territorio, per rafforzare il rapporto con la città e la casa di produzione Sun Film Group.

Per rispondere meglio a questa esigenza è stata creata anche la Sun Film Academy, che ha l’obiettivo, con i suoi corsi di formazione, di far crescere e perfezionare artisti e professionisti del settore e di lanciarne di nuovi.

E gli studenti presenti all’incontro come hanno reagito a queste sollecitazioni? Bene e con coinvolgimento immediato. Proprio lo studente Trisolini, impegnato nella improvvisata e brevissima recita di cui abbiamo parlato all’inizio, ha chiesto cosa bisogna fare per diventare regista cinematografico, sua aspirazione.

E Roberta Poiani gli ha risposto, chiudendo il proficuo incontro: “In realtà la cosa che io dico sempre è di non pensare mai di fare un corso per fare il ruolo più in alto. Io ho fatto anche  l’università e leggevo moltissimo, andavo spesso a cinema,  per cui la cultura si fa in vari modi. Non si può essere un regista senza cultura, si parte sempre dal basso e si studia sempre, facendo dei piccoli passi, per gradi, facendo inizialmente mansioni che affiancano quella del regista ”.

Quindi per ora ai giovani interessati al settore, già iscritti al Cabrini, non resta che continuare a studiare con profitto e fare cultura nei vari modi, come assicura l’istituto in diversi suoi progetti e iniziative, vedi per esempio, citiamone uno fra tutti, il progetto “Cinema e Scuola”. Per i non iscritti che hanno buone intenzioni di impegno nello studio, non resta che iscriversi a questo istituto nell’indirizzo Audiovisivo, per iniziare a prepararsi con lo scopo di far parte in futuro, di un affascinante settore, come può essere quello della cinematografia. Ricordiamo a tal proposito, tra gli altri, due exallievi del Cabrini, Victor Scorrano e Mino Castellano, che hanno trovato lavoro a Cinecittà, agli Effetti Speciali.

Per aver contribuito a creare sinergia tra l’Istituto Cabrini, unico sul territorio per la specializzazione professionale nel settore Audiovisivo e la Sun Film Group, meriti vanno alla dirigente scolastica Angela Maria Santarcangelo e alla professoressa Maria Giovanna Russo (nell'immagine di Vincenzo Colella).

Tra i presenti all’incontro Rossella Nionelli collaboratrice commerciale della Sun Film Group e tra gli spettatori, lo sceneggiatore Vincenzo Colucci, l’attore Rinaldo Melucci e Alessandro Forresu dell’”Ateneo della Chitarra e delle Arti”.

 

 

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Articolo pubblicato il 06/12/2017