Torino - L’Osteria Rabezzana.

Covi di eccellenza gastronomica e culturale da scoprire tra le vie della città, tra storia di una Torino remota e la dinamica attualità.

In questo periodo di repentini cambiamenti che mutano il volto agli angoli della nostra città, è bello constatare che qualche storica insegna resiste alle pretese dei tempi. In genere sono piccoli locali che ancora profumano di legno e di cuoio, di vino e di caffè, nomi sovente custodi di una tradizione che vuole rimanere fedele a se stessa, testimonianza di un’era da salvaguardare.

Sono nicchie di buon gusto, souvenir di una Torino di remoti folclori; città dalla vocazione dolciaria, gastronomica e culturale che si riaffaccia da romantici locali che ne ravvivano l’antica atmosfera in moderna “belle epoque”. L’Osteria Rabezzana è una di queste icone, fortemente voluta come continuazione di una dinastia familiare intrisa di storia.

 Granelli di storia

Era il 1911, anno dell’Esposizione Internazionale dell'Industria del Lavoro, Expo organizzata a Torino in quei tempi remoti, terreno di pionieri, di sogni e intraprendenza. La Grande Guerra doveva ancora venire a guastare un clima di europea serenità e in quell’epoca, narrano le voci di quartiere, in via San Francesco D'Assisi 23 vi era un sontuoso Grand Hotel con una rinomata sala da ballo ricavata nel “sotto” del cortile.

In quello stesso anno, Luigi Rabezzana, proprietario di vigneti e di cantine a San Desiderio d’Asti, inaugurava in via San Massimo la prima enoteca con l’insegna di famiglia. Da quel 1911, lo stemma Rabezzana si è spostato tra le vie del centro di Torino, tramandato di padre in figlio, sopravvivendo a guerre e brutti momenti, continuando a riproporsi, dapprima in piazza Carignano nel 1930, con una rinomata osteria e poi, da un erede all’altro, fino al 1961, quando Renato, penultimo discendente della vinicola saga di famiglia, trasferiva l’enoteca proprio in via San Francesco d’Assisi 23. In fondo a una scalinata, la storica sala da ballo, dimenticata dai tempi, fungeva da comodo magazzino, ma certe cose forse non accadono mai per caso. Dopo aver continuato a onorare il ruolo di eccellente enoteca per mano del primogenito Carlo, nel 2012 il locale è passato nelle mani del fratello Franco, attuale e dinamico discendente dai molteplici interessi e attento alle cose del mondo. Ed è così, per un circolo casuale o forse prestabilito da un giocoso destino, che l’occhio dell’ultimo, poliedrico rampollo, ha iniziato a guardare l’ampio e luminoso locale da un’altra angolazione, cogliendo quelle caratteristiche architettoniche così rare e particolari che per un magazzino parevano sprecate, ancor più in quel luogo così appartato, quasi accucciato nel cuore di Torino.

Dopo aver preso la decisione “storica”, di restituire al salone gli antichi fasti, avvalendosi di fidati collaboratori infatti, è Franco che decide di riconvertire l’ampio magazzino del piano interrato e trasformarlo nell’accogliente “taverna”, valore aggiunto all’enoteca e ritrovo dall’antico fascino “di maniera”, a cui si accede intrufolandosi tra pareti decorate da pregiate bottiglie.

 

 

Nasce così nel 2016 l’Osteria Rabezzana, intrigante locale rintanato nel centro della grande città, un covo di seducenti sapori dove, all'istante, ci si trova a proprio agio, accolti con entusiasmo da Franco Rabezzana e pilotati in un originale ambiente luminoso da cui si scorgono all’opera gli artisti della cucina. Un luogo perfetto per offrire eccellenza enogastronomica coniugata con il piacere di raffinati incontri culturali ed eventi artistici.

L’osteria fa onore a se stessa con una variegata offerta culinaria, sia per un lesto pasto di mezzogiorno, sia per un rendez-vous per l’aperitivo, sia per cene più compiute. Il comune denominatore è sempre lo stesso: un mix di garbo e qualità che si miscela con un’atmosfera disinvolta e ricercata.

Conforme alla tradizione, l’Osteria è specializzata in una ricca varietà di piatti piemontesi confezionati con originalità, senza estromettere altre eccellenze a tema e ghiottonerie forestiere capaci di stupire anche il più viziato intenditore.

L’offerta spazia dai tradizionali taglieri di salumi e formaggi, ai Plin, al tapulone con fonduta di Raschera, dalla classica insalata di carne cruda tagliata a mano intrisa in bagna cauda, al guanciotto di vitello rosolato nel ruchè Rabezzana, imperversando tra giochi di verdure, pesce, dolci, gelati e quant’altro dedicato al piacere del palato. La lista è lunga, creata dalla mano dello chef Piero Pulli, artista di coltello & fornelli di fama internazionale. Il menu varia a seconda delle stagioni e l’enoteca annessa è una garanzia storica per la scelta dei vini appropriati.

Il costo è accessibile per tutti, così come il locale, dotato di ogni attenzione per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Particolare di non poco conto che consente l’accesso in un luogo d’altri tempi, attenzione all’appartenenza molto apprezzata da chi scrive, che altrimenti non si sarebbe potuto inoltrare nell’originale locale e apprezzarne il resto.

Franco Rabezzana, principale artefice della metamorfosi, è un appassionato di ogni forma d’arte, sempre invitata a far da eco a gusti e profumi, prima tra tutte la musica e in particolare il jazz che è ospite abituale di fine serata in una allegorica rassegna: "Rab Mataz" che settimanalmente, porta in Osteria selezionate esibizioni in canto e musica per un locale dalla plurima vocazione sensoriale, attenta a soddisfare i cinque sensi.

L’ultimo peccato di umana vanità: "Rab Mataz" accosta, nel nome, Rabezzana (Rab) all'album di Paolo Conte (Razmataz), sottolineando le comuni origini nel Monferrato, terra del cantautore e dei vigneti Rabezzana.

 Rabezzana nel cuore di Londra


Il dinamismo di Franco Rabezzana, ha trasportato la gastronomia torinese oltremanica già nel 2014, anno in cui è stato aperto un wine bar con il nome storico dell'Enoteca Rabezzana/ER a Smithfield, una zona strategica e in forte espansione della City di Londra.

Anche questa è una piccola reminiscenza dell’istintiva tradizione imprenditoriale della gente piemontese. Gente che ama far le cose da sé e farle per bene, senza mai rinnegare le proprie radici e la propria storia.  

Vi sono molti motivi per scovare l’osteria Rabezzana, meglio in concomitanza di qualche evento che, a più di un secolo dalle sue origini, restituisce al locale il suo antico ruolo di ritrovo e divertimento. Anche in questo caso il menu artistico offre un’ampia scelta, organizzando serate a tema in grado di soddisfare ogni preferenza stilistica e intellettuale.


Per abbinare l’ampia scelta di cibo con l’evento della sera è sufficiente andare a consultare menù e calendario sugli appositi riferimenti del Web.

Osteria Rabezzana

Via San Francesco d'Assisi 23/c, Torino

011.543070 - www.osteriarabezzana.it - info@osteriarabezzana.it

Ufficio stampa Simona Savoldi

339.6598721 - press@osteriarabezzana.it

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Articolo pubblicato il 10/12/2017