La festa di San Giovanni - patrono di Torino - con i droni al posto dei fuochi d' artificio

La nuova moda di utilizzare droni

 

Torino dice addio ai tradizionali fuochi d’artificio per la festa patronale di San Giovanni e li sostituisce con uno spettacolo di 200 droni luminosi. La novità è stata approvata in settimana dalla giunta comunale con una delibera che definisce le linee guida per lo spettacolo conclusivo del 24 giugno, che per la prima volta sarà un evento a basso impatto acustico e ambientale.

 

Uno dei principali spettacoli luminosi - e sonori – cittadini di questa ricorrenza viene così sostituito per la prima volta da effetti luminosi che, fino al momento in cui non verranno effettuati nel cielo, non si sa se saranno graditi o no dalla cittadinanza e dai turisti.

 

Per quanto riguarda la sonorità, come ad esempio i famosi tre colpi che si sentono alla fine delle sessioni dei fuochi, si pensa che sia di un livello molto inferiore ai fuochi a favore dei droni ( e forse questo è uno dei motivi che ha spinto la giunta comunale a decidere per i droni, anche se il principale problema è la pericolosità dei fuochi artificiali). Da non dimenticare che il termine drone è l' inglese di fuco, il maschio dell' ape, il quale emette un tipico ronzio quando vola, e quindi  è molto discreto come livello di rumore.

 

L’amministrazione cittadina ha dato anche il via libera alle procedure amministrative per la pubblicazione di un bando per la ricerca di sponsor per contribuire all’organizzazione della manifestazione.

 

«Sarà un evento esclusivo, innovativo e sperimentato ancora pochissime volte nel mondo e mai in Italia - spiegano gli assessori all’Innovazione, Paola Pisano, e allo Sport e Tempo Libero, Roberto Finardi - una novità che ci consentirà di celebrare la ricorrenza del santo patrono proseguendo la lunga tradizione dell’atto finale con spettacolo di luci e musica la sera del 24 giugno e, al tempo stesso, rispettando l’ambiente e senza il fragore non sempre gradito dai cittadini».

 

Fonte: Il Corriere della sera

 

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Articolo pubblicato il 23/03/2018