Torino FC vs FC Crotone 4-1

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: il "Gallo" canta tre volte e con Iago stende il Crotone

La partita che si gioca oggi in pre-serale contro il Crotone, rimandata a suo tempo per la tragica scomparsa di Davide Astori, doveva essere, sempre a suo tempo, caratterizzata dalla “contestazione”, che si è poi “materializzata” nella successiva gara casalinga: qualcosa, qualcosina, si è visto e sentito durante la partita contro i viola, ma, mi permetto di dire, si è trattato di ben poca cosa.

Sono curioso di vedere e sentire, dal vivo, cosa succederà a breve: se basterà la vittoria di Cagliari a far dimenticare tutto, oppure se c’è sempre e ancora qualcuno che abbia da ridire sulla squadra più forte da tempo immemore e sul suo campionato né carne né pesce. Auspico.

Sono curioso di vedere se l’allenatore confermerà il modulo 3-4-1-2 e di conseguenza Ljajic titolare dal primo minuto: un modulo che, dopo mesi di nulla, ci ha fatto intravedere per una mezz’ora un’idea di calcio. Auspico alla seconda.

C’è da sottolineare infine che la vittoria alla Sardegna Arena (dopo quattro sconfitte consecutive), ha dato nuova linfa alla solita testata dedicata, che continua imperterrita a delirare sulla qualificazione europea. Repetita iuvant?

Walter “Oggi è una verifica, i giocatori lo sanno” Mazzarri, manda in campo (3-4-1-2): Sirigu; Bonifazi; Burdisso; Moretti; De Silvestri; Baselli; Rincon; Ansaldi; Ljajic; Belotti, Iago Falque.

L’allenatore toscano rinuncia al “leone indomabile”, causa inforunio,  come consuetudine, a Barreca. Fortunatamente comincia la partita con l’unico modulo proponibile in questo momento, modulo che, qualche anno fa, fece la fortuna di Giancarlo Camolese. Un’altra vita, un vero Toro.

Prima del match, commosso ricordo di Emiliano Mondonico: fotografie, sedie che si alzano sulle note di “Io vagabondo”.  La voce di Augusto Daolio riesce a commuovere anche i tifosi più irriducibili, quelli che, come me, hanno vissuto quel periodo, e quelli che ne hanno solo sentito parlare.

Pochissimo pubblico, non solo per il turno infrasettimanale, e settore centrale della Maratona occupato da seggiolini vuoti, causa "contestazione".

La parità nel punteggio dura esattamente sedici minuti: corner di Ljajic, Cordaz respinge la prima conclusione di Belotti, ma nulla può sul tap-in del centravanti.

Raddoppio dopo quattro minuti: Iago riceve da Baselli, si fa largo al limite dell’area e con un preciso rasoterra fulmina nuovamente il portiere calabrese.

Al ’36 punizione di Ljajic dalla trequarti, palla sul piede del “Gallo” che insacca al volo da pochi passi.

C’è tempo per una traversa “di confusione” da parte dei rossoblu, a tempo scaduto e terminano i primi quarantacinque minuti.

I granata giocano bene, realizzano, grazie anche e soprattutto alla pochezza tecnico-tattica degli avversari.

La ripresa, per almeno venti minuti, è pura accademia: la squadra di Mazzarri tiene il possesso palla, anche per lunghi tratti, senza che gli avversari affondino i tackles o impostino un minimo di pressing.

Al ventitreesimo il quarto goal: lancio millimetrico di Iago per Belotti, che in velocità infila Ajeti e in diagonale buca ancora l’incolpevole Cordaz.

C’è ancora tempo per registrare l'ingresso di Obi e Barreca, e lo sfortunato esordio in serie A del giovane Alessandro Buongiorno: giusto il tempo di entrare incampo, toccare un paio di palloni, per poi uscire causa infortunio.

Da registrare uno sciagurato cartellino giallo per Rincon: diffidato, salterà la sfida di domenica con l’Inter.

Goal della bandiera allo scadere da parte del Crotone: granata in dieci, solita distrazione difensiva, e Faraoni fissa il punteggio sul 4-1.

Ripeto: il Crotone è ben poca cosa, una delle squadre più scarse scese in campo allo stadio Grande Torino, negli ultimi anni, quindi è vietato entusiasmarsi troppo, e continuare a pensare all’Europa League. Non è proprio il caso.

Tuttavia stasera si è vista una squadra motivata, in cerca comunque di rilancio: a lunghi tratti i ragazzi di Mazzarri hanno dato idea di cercarsi, di provare a proporre un proprio gioco.

E il risultato è sotto gli occhi di tutti.

E poi, con Ljajic in campo, sicuramente Belotti trova giovamento: buona prova di entrambi, con Iago sempre pronto ad approfittare degli spazi.

Certo, la sfida di domenica sarà sicuramente diversa, ma è una partita che, se ben interpretata, magari con un risultato positivo, può forse servire a ridare fiducia anche alla tifoseria e riportarla allo stadio.

Gli spalti vuoti di stasera non si possono proprio vedere, vero Presidente?

 

 

 

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Articolo pubblicato il 04/04/2018