Parigi Meravigliosa

Andrea Biscŕro ci invita a visitare Parigi con una guida d’eccezione

Madame Barbara Rismky-Korsakov mi ha permesso di conoscere una Parigi che non esiste più. Per meglio dire, i palazzi e i boulevards sono gli stessi, ma tutto è naturalmente cambiato e la biografia appena pubblicata, «L’amante di se stessa» (Graphe.it Edizioni), presenta al lettore un mondo, quello del Secondo Impero, che ancor oggi non smette di affascinarci.

La bellezza dello scrivere un libro sta anche negli incontri che il libro stesso ci “impone”, in una sorta di percorso non sempre logico, talvolta imprevedibile. Se poi ci si imbatte in Alice, la magia è fatta

Poche settimane prima dell’uscita della biografia, del tutto casualmente (il caso…) mi sono letteralmente imbattuto in una Parigi a portata di clic. Un blog. I blog abbondano, ce ne sono di ogni genere e chi li cura è definito o si autocelebra come blogger.

Sgombriamo il campo da ogni equivoco: il blog in questione non intende fare tendenza, chi lo cura non appartiene alla progenie dei blogger e, fattore basilare, chi lo cura si chiama Alice, di nome e di fatto

Il blog in questione (attivo anche su Facebook, Instagram e Twitter) si chiama «Parigi Meravigliosa – Lungo i sentieri delle meraviglie con Alice».

Presenta una grafica sobria che consente al lettore una rilassante presa di visione dell’insieme e una gradevole lettura di ogni articolo, sempre corredato da affascinanti immagini. In una parola, il blog è charmant. A renderlo tale, una giovane donna italiana innamorata della Conoscenza del visibile e dell’invisibile che ci circonda, scrittrice naturale: Alice Rocchi.

Alice nasce a Bologna, dove decide di diventare guida turistica per coltivare e condividere il suo amore per le tracce del passato. Il suo primo mentore, sua madre, inizia fin da bambina a trasmetterle la passione per Parigi e le sue tante storie, passione che le era stata trasmessa a sua volta da sua madre. Una tradizione familiare tutta al femminile l’ha spinta quindi a trasferirsi nella Ville Lumière per scoprirne i segreti e dedicarsi a un blog che li raccoglie uno ad uno, nello spirito di un’Alice che si sente profondamente Carrolliana, sempre a caccia di Meraviglie.

Meglio di chiunque altro, è lei stessa a spiegarci il “percorso di visita” del suo blog che ogni amante di Parigi dovrebbe conoscere per poi decidere le “cose da vedere”. Facciamoci quindi condurre dai suggerimenti di Alice Rocchi e ascoltiamo le sue motivazioni interiori:

«Questo non è un blog di storia e io non sono una storica. Il mio lavoro è far amare la storia. Sembra incredibile che stia parlando della stessa materia che a scuola non ho mai digerito, ma eccomi qua. Chiariamoci, la “Storia” si impara sempre nella stessa maniera, col sudore della fronte e perdendo diottrie. Ciò che però deve essere a disposizione di tutti sono le lezioni di vita che la Storia insegna. Il passato è più umano di quel che crediamo; non è fatto solo di trattati e politica, ma soprattutto di vita vissuta. Le storie sono un diritto di tutti perché insegnano gli errori del passato. Innamorata di Parigi da sempre, ho voluto raccontarla così come la vedo, scegliendo accuratamente tra le ombre del passato che la rendono ciò che è, quelle che ne fanno il mio personale Paese delle Meraviglie. La storia non è il mio mestiere, è il mio specchio».

Uno specchio che ci ricorda lo psiche che Madame Rimsky-Korsakov tanto amava, ossia quel grande specchio ovale con cornice e montanti in legno ai quali è imperniato per potersi inclinare. Uno specchio a figura intera… un po’ come l’approccio nei confronti del suo blog, per meglio dire nei confronti di Parigi grazie a una miscellanea di articoli e immagini che ci propone con una precisione leggera e magnetica, accattivante.

Grazie a lei parteciperemo alle serate della principessa Matilde nel Secondo Impero; scopriremo dei musei piccoli e preziosi, soprattutto poco conosciuti; passeggeremo per le vie di Parigi incontrando dei modernissimi «mosaici di tessere di ceramica che compaiono al mattino senza che nessuno abbia assistito alla loro creazione»; incontreremo le femme fatale della Belle Époque; ci faremo guidare dal Cappellaio Matto visitando la Categoria (preferisco chiamarla “rubrica”) «Il tè col Cappellaio Matto»; entreremo al Musée d’Orsay come ci sono entrato io per incontrare la “mia” amata Madame Rimsky-Korsakov e, grazie ad Alice Rocchi, lo conosceremo attraverso mille dettagli…

Non proseguo, per una semplice ragione: «Parigi Meravigliosa» non si descrive, non più di tanto. Si visita, si consulta, si spulcia così da avere un prezioso strumento culturale che renderà il nostro soggiorno parigino più ricco ed emozionante.


Andrea Biscàro


Il Blog di Alice Rocchi:

http://parigimeravigliosa.it/

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Articolo pubblicato il 09/04/2018