Atalanta vs Torino FC 2-1

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: Sconfitta dei granata allo stadio Atleti Azzurri d'Italia e addio definitivo alle speranze europee

C’è chi aveva pronosticato dodici punti in quattro partite, contro Milan, Atalanta, Lazio e Napoli. Beato.

C’è chi continua imperterrito a parlare di ultima occasione per agganciare la zona Europa. Contento lui.

Va bene, davanti stanno tirando il fiato, o forse lo hanno finito, il Milan ha perso in casa col Benevento, ha grane belle grosse col fair-play finanziario, e la Fiorentina ha toccato con mano come il Sassuolo si scansi solo due volte a campionato, ma i punti dai rossoneri restano sempre sette e ci sono tre squadre di mezzo : Fiorentina, Sampdoria e appunto Atalanta, nell’ordine.

Anche vincendo oggi, teniamo presente che anche le squadre allenate da Gasperini, qualunque esse siano, si scansano solo due partite l’anno, non vedo come si possano raggranellare altri sei punti contro Lazio e Napoli (al San Paolo), sperando sempre in risultati negativi di chi ci precede.

 

Disfattismo il mio? Mai-contentismo?

Assolutamente no. Semplicemente pragmatismo,  e semplice presa di coscienza che, in fin dei conti, l’Europa League era un obiettivo di Mihajlovic.

Vero o no, Sig. Cairo Urbano da Masio (Al)?

 

Tra l’altro, oggi il Torino FC, affronta da Dea che corre veloce, non bendata come ha scritto qualcuno, falcidiato da squalifiche ed infortuni, naturalmente “siamo a posto così”, quindi, Walter “peccato per il rigore di Belotti, potevamo vincerla” Mazzarri, oggi schiera (3-4-1-2): Sirigu; N’Koulou Burdisso Moretti; Bonifazi Rincon Acquah Ansaldi; Lijaic; Edera Belotti.

Scelta obbligata sulla fascia destra, Bonifazi, e in attacco, Edera, che potrebbe dare velocità e fantasia.

 

Velocità e fantasia che mancano completamente nei primi quarantacinque minuti, almeno per quanto riguarda i granata, oggi in maglia bianca.

Pochissimi highlights, tutti per i bergamaschi, con Sirigu sempre pronto e reattivo.

Zero tiri nello specchio della porta per il Torino.

La squadra non affonda, il centrocampo non crea gioco e le fasce, soprattutto quella destra, non vengono sfruttate: Bonifazi non è un terzino, e si vede. Edera troppo timido.

Se davvero si vuole vincere, forse è il caso di rischiare: Berenguer al posto del difensore ex-promavera.

 

La ripresa presenta un Torino leggermente più incisivo, ma è l’Atalanta a passare in vantaggio: dopo otto minuti Freuler, completamente libero in area, insacca di testa un preciso cross da destra.

Due minuti e i granata pareggiano: assist di Edera per Ljajic che fulmina Berisha, con un preciso rasoterra alla destra del portiere.

La partita si ravviva, i granata si affacciano con più insistenza nell’area avversaria, ma è nuovamente l’Atalanta a passare in vantaggio: azione fotocopia dell’uno a zero, con Gosens, che solo soletto in area, insacca, stavolta di piede.

Tutto da rifare, e Mazzarri sostituisce Bonifazi con Molinaro, spostando Ansaldi a destra. Mah.

Entrano anche Berenguer al posto di Acquah e Niang per  Edera, ma il risultato non cambia.

 

Partita che si doveva vincere, che la squadra ha giocato per pareggiare, e che si è finito per perdere, giustamente.


Si chiudono così definitivamente le velleità europee, semmai ci sono state, e parlo della squadra e soprattutto della società

Non correremo più il rischio di leggere e sentire ulteriori stupidaggini sull’Europa e potremo così concentrarci al meglio, si fa per dire, sulle ultime quattro stazioni di questa via-crucis che terminerà il 20 Maggio.

Non credo ci sia altro da aggiungere. Purtroppo.

 

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Articolo pubblicato il 22/04/2018