Torino - L’Accademia dei Folli celebra la Festa della Liberazione

Il 24 e 25 aprile al Sacrario del Martinetto e al Circolo dei Lettori

In occasione della Festa della Liberazione, la compagnia di musica-teatro Accademia dei Folli propone tre appuntamenti dedicati alla Resistenza.

 

Libertà resistenti il 24 e 25 aprile al Sacrario del Martinetto

 

Alle ore 11 del 24 e 25 aprile consueto appuntamento con i Folli al Sacrario del Martinetto; quest’anno è protagonista Libertà resistenti, spettacolo che racconta la storia del partigiano Dante di Nanni e della sua resistenza al fascismo.

Carlo Roncaglia, Giovanna Rossi ed Enrico Dusio, accompagnati da Enrico De Lotto al basso, raccontano di come lo spirito di quel partigiano sia ancora vivo – così come cantano gli Stormy Six - e si aggiri per le strade, in tutte le strade dove si combatte e si resiste per la libertà. I Folli hanno fatto loro questo canto, e insieme, anche gli altri canti della Resistenza: Fischia il vento, Bella ciao, La pianura dei sette fratelli.

Un partigiano, otto proiettili tedeschi in corpo, è rimasto solo, in una casa che nemmeno conosce. Sta aspettando i soccorsi, ma non è che si faccia tante illusioni: sa che arriveranno prima i fascisti, stavolta. Del resto, era un tempo in cui i ragazzi come lui erano chiamati più a morire, che a vivere. Deve aver pensato questo, il partigiano, e come lui la pensava anche Milton, un eroe di Fenoglio, a cui appartengono queste parole.

Doveva essere un’idea piuttosto comune, tra i partigiani: è un tempo in cui siamo chiamati a morire più che a vivere. Potrebbe essere la conclusione più giusta anche per questa storia. Solo che questa non è una storia come tutte le altre. Se questa fosse una storia come le altre, il partigiano sarebbe rimasto in quella casa, lo sten ai piedi del letto, in attesa dei soccorsi, oppure dei fascisti.

Se fossero arrivati prima i fascisti, il partigiano avrebbe saputo cosa fare. Avrebbe preso lo sten, avrebbe poggiato la canna sotto il mento e avrebbe fatto fuoco. In questo modo i fascisti non lo avrebbero preso vivo e lui sarebbe morto senza soffrire. Ma questa non è una storia come le altre. Perché il partigiano, prima che i compagni se ne andassero, volle da loro anche due mitra, oltre allo sten, e il sacco degli esplosivi, e le bombe a mano. Nel caso che i fascisti facciano prima dei soccorsi, disse ai compagni. Il partigiano sapeva bene cosa fare, se fossero arrivati prima loro. Una piccola cosa fatta bene.

“Molti anni son passati da quel giorno che i fascisti / ci son messi in cento ad ammazzarlo. / E ancora non si sentono tranquilli perché sanno che / gira per la città Dante di Nanni.” (Stormy Six).

Dante di Nanni aveva solo diciotto anni, quando morì, e per la cronaca, quel giorno, i fascisti non erano davvero cento, come cantano gli Stormy Six. Erano molti di più.

 

Il 24 e 25 aprile al Sacrario del Martinetto e al Circolo dei Lettori

 

Mercoledì 25 aprile alle 17.30 al Circolo dei Lettori appuntamento con Miravo alle stelle, spettacolo che nasce da un intenso lavoro di ricerca fra le pagine scritte negli anni di guerra che ha portato alla luce scritti, ora struggenti ora colmi di coraggio, di uomini e donne che vissero la Resistenza in terra piemontese, tra Torino e le infinite valli montane e collinari delle province di questa terra.

Musiche, parole e storie che giungono da valli e uomini che, sessant'anni fa, costruirono il terreno da cui è nata la Repubblica Italiana. La drammaturgia attinge dai diari degli eroi "sconosciuti" di montagna e dalle lettere di autori di fama quali Primo Levi ed Emanuele Artom, e crea un’unica emblematica piccola grande storia.

Un uomo, isolato in una cascina, attende una telefonata. È un giovane partigiano e sta aspettando di entrare in azione. Nel breve tempo di una notte gli passa davanti tutta la sua vita: i duri giorni da partigiano, l’arresto, il suo amore lontano, i suoi dubbi, le sue paure.

È un viaggio toccante dove gli ideali e ogni tipo di retorica vengono, in qualche modo, posti in secondo piano rispetto all’Uomo, alla sua forza e alla sua fragilità. Opposti che si scontrano e si incontrano mentre, fuori, la guerra e la dittatura imperversano e si impongono delle scelte con le dolorose rinunce che esse, inevitabilmente, comportano.

 

Sul palco, Carlo Roncaglia ed Enrico Dusio, accompagnati da Enrico De Lotto al contrabbasso.

 

Miravo alle stelle 25 aprile 2018

Circolo dei Lettori

Via Bogino 9, Torino

ore 17.30

Ingresso gratuito

 

Libertà resistenti 24 e 25 aprile 2018

Sacrario del Martinetto

Corso Appio Claudio angolo Corso Svizzera

ore 11

Ingresso gratuito

 

 

 

 

 

 

 

                 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 23/04/2018