Torino non è soltanto la Fiat

La proposta obsoleta vissuta da un turista inglese

Giorni fa ho visto, sulla TV di stato, il programma che parlava di un signore inglese che, con un volume turistico del 1913, gira il mondo in treno; tra le tante puntate è andata in onda anche quella che riguardava Torino! 

Ebbene, quasi tutto il tempo della puntata era dedicato alla Fiat e all'automobile, ormai quasi sparita dalla produzione torinese! 

E il Museo Egizio? Nulla!  E il Museo del Cinema? Nulla! Per non parlare di Superga e della Dentera, oppure, del castello del Valentino o della bella via Roma!

Di tutto questo nulla!  Forse perchè Torino, a livello internazionale, è rimasta quella del passato con fabbriche, pendolari, turni di lavoro, ecc.  ecc. 

A questo punto non vorrei vedere, magari su un altro programma Rai, gli abusivi dell'ex Moi, campi nomadi, prostitute e spacciatori al Valentino, movida pericolosa lungo il Po, Barattolo con refurtiva e morti ammazzati, rapine e scippi in strada, risse e botte durante gli eventi sportivi e nelle scuole, imprese e negozi chiusi, ospedali strapieni nel caos.

Come pure sequestri di prodotti cinesi, piscine e parchi devastati, e il solito minestrone di politici che cercano una poltrona il Regione per poi NON fare nulla di concreto per i piemontesi!

Torino, e il Piemonte, meritano di più, e forse anche di meglio!

 

Marino Domenico

 

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Carissimo lettore,  

la FCA,  che di fatto ha sostituito la storica "Fabbrica Italiana Automobili Torino", è il simbolo storico della città e della sua vocazione industriale che nel tempo si è trasformata assumendo sempre più l'immagine culturale che compete ad essa.

Tutto ciò fa parte della naturale evoluzione determinata, per la maggior parte, dal ricambio generazionale che vuole, accanto al passato, un presente che proietti Torino nel futuro senza tuttavia stravolgere la storia e la tradizione di un popolo che ha saputo costruire la Nazione Italia. 

A questo punto, non penso che giovi a chicchessia illustrare ciò che purtroppo accade quotidianamente riportato con dovizia di particolari dalla cronaca meno qualificante.

Sono d'accordo con Lei sul fatto che Torino ed il Piemonte meritino di più, ma questo spetta ai torinesi ed ai piemontesi che conservano un'identità ben precisa e sanno trasmetterne i valori senza pressioni o, peggio ancora, gratuite limitazioni esterne.

 

      

       Civico20News

     Massimo Calleri

Direttore Responsabile 

   


 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 07/05/2018