Torino - Chiudono le storiche bancarelle dei libri

Soffocate da costi divenuti insostenibili

Mentre a Torino si parla del successo del Salone del Libro, nonostante gli scandali da poco emersi, in corso Siccardi chiuderanno, dopo 55 anni di attività, le librerie storiche sulle bancarelle per causa delle troppe spese e tasse! 

 

Da una parte si porta avanti un grande Salone del Libro, mentre da un'altra parte si chiudono le bancarelle dei libri! 

 

Ma in mezzo a tutto questo si cerca di aprire il Barattolo, e incrementare i mercati del libero scambio dove si possono trovare oggetti di dubbia provenienza! 

 

Ma è normale tutto questo?  Anche se a Torino ciò che è assurdo può diventare normale?

 

 

Mariberto

 

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Carissimo lettore, la chiusura cui Lei fa cenno non può che destare disappunto per ciò che le bancarelle hanno rappresentato, e rappresentato tuttora, nella diffusione della lettura e della cultura anche come atto del quotidiano vivere.

 

Purtroppo i costi in continua lievitazione, e dico solo in alcuni settori meno fortunati, stanno cancellando un altro tassello del mosaico cittadino fatto di storia e tradizione.

 

Purtroppo ancora a farne le spese è la capillarità della funzione pubblica che alcune attività, come per l'appunto le bancarelle dei libri, esercitavano nella città, nei vari quartieri, nelle varie borgate.

 

Le bancarelle sono anche luogo di ritrovo e di conversazione, sicuramente di livello superiore ad altre "aggregazioni" che lasciano perplessi e che Lei ha citato con dovizia di reale descrizione.

 

Spero, tuttavia, che non diventi parte di quella "normalità" che sta danneggiando un'immagine cittadina ricostruita a gran fatica dopo gli eventi bellici che l'avevano messa in ginocchio e che oggi rischia di tornare indietro.

 

Eventi e ricorrenze non sono sufficienti per mantenere un aspetto dignitoso che deve appartenere a tutti i torinesi.

 

Mi rattrista pensare che c'è un altro settore che sta patendo il calo della sua funzione sociale: il mercato rionale che come le bancarelle dei libri è sempre più povero di presenze, ma questo è un'altra puntata della storia di una città che ha perso anche il mercato di Porta Palazzo fino a poco tempo addietro il "mercato all'aperto più grande d'Europa".

 

                    

                      Civico20News    

         Il Direttore Responsabile                                   

                  Massimo Calleri     

 

    

 

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Articolo pubblicato il 22/05/2018