Torino - Anche i fiori pagano le tasse!

Permessi comunali per abbellire l'attività commerciale

A proposito di Commercio, e di negozi sotto casa , se un titolare vuole vedere un po' di verde vicino al proprio negozio deve acquistare vaso, terra e pianta, e poi annaffiarla per non farla seccare! 

 

Ma non basta!

 

Deve anche chiedere il permesso al Comune, e pagare l'occupazione di suolo pubblico (TOSAP) . 

Anche se la pianta può morire, e il vaso diventare pieno di cicche di sigarette, o usato come urinatoio dai passanti. 

 

Risultato? Meglio non mettere il vaso con la pianta, ma aspettare che il "verde" lo metta il Comune molto impegnato con migranti, nomadi, Rom, e balordi di ogni genere! E la pianta?  Alla fine non la mette nessuno!

 

Marino Bertolino

 

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Carissimo Sig Bertolino, ornare con i fiori la soglia del proprio esercizio commerciale serve sicuramente per abbellire la città e, nello stesso tempo, richiamare l'attenzione dei passanti.

 

L'importante è seguire le normative dettate dal buon senso, il che vuol dire non invadere i marciapiedi con improvvisati "giardini" che creano difficoltà al passaggio, ma nello stesso tempo mi pare inopportuno criminalizzare l'operato di chi desidera semplicemente arricchire i colori di una città sempre più spenta, specie nelle attività commerciali che si stanno esaurendo giorno dopo giorno.

 

Porre fioriere o vasi, di giorno o negli orari di apertura, vuole anche dire controllo del territorio, prevenzione verso coloro che li usano come orinatoi o quant'altro.

 

Certo le regole ci sono, ma si risolvono nell'ennesima tassazione che scoraggia i commercianti, già alle prese con il precario bilancio quotidiano.

 

Se aspettiamo il Verde pubblico, l'impresa è disperata viste le condizioni in cui si trova la città in balìa atmosferica fin dal primo acquazzone stagionale: le priorità ci sono, come quella di affidare un consapevole abbellimento che ogni esercente è pronto a sostenere a proprie spese senza l'ennesima gabella comunale.

 

Il controllo non deve essere penalizzante, bensì partecipativo: i tributi, comunque, colpiscono e colpiranno sempre ogni nuova iniziativa che non si assoggetti in maniera preventiva al volere di chi amministra la Città. 

      

 

     

        Civico20 News     

 Il Direttore responsabile                                    

        Massimo Calleri       

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 29/07/2018