Pino Tosca. Un uomo della tradizione

Scritti e testimonianze, raccolte dal fratello Michele, ricordano una complessa e carismatica personalità della cultura di destra

Pino Tosca è nato a Piacenza il 23 luglio 1946. La madre era di Modugno (Bari) e, alla Puglia, Pino resterà sempre molto legato. Carismatico esponente della cultura di destra, che l’amico Nino Rasor definisce «… personalità complessa in continua evoluzione … vulcano continuamente in eruzione e le iniziative politiche e culturali sgorgavano da lui come l’acqua da una fontana … poeta, scrittore, regista e cantante. Cultore della tradizione in ogni sua forma», muore prematuramente il 4 settembre 2001.

Giovanissimo, nella città di Torino, ha scelto la scomoda militanza tra le fila del MSI. Erano gli anni ‘60 e poi la contestazione giovanile vista e vissuta da “destra”, anni nei quali Pino Tosca è entrato in “Ordine Nuovo” per poi aderire ad “Europa e Civiltà”.

La musica, il canto, le espressioni artistiche teatrali e le poesie, in Pino Tosca tutto trovava completa sintesi, come quando strumenti diversi fondono i loro suoni in un “tutto” armonioso e naturale.

Dal paganesimo aristocratico di Evola, la Provvidenza ha collocato sulla via spirituale di Pino Tosca un sacerdote: don Giuseppe Pace. Da quell’incontro la vita di Pino Tosca si è trasformato. Muore a se stesso, per rinascere come soldato di Cristo. La sua ultima e più bella creatura è stata a Modugno, in Terra di Bari: l’esperienza comunitaria del “Centro Tradizione e Comunità”, riflesso esistenziale di esperienze metapolitiche come la Guardia di Ferro Romena o il Carlismo legittimista Spagnolo.

Pino Tosca ha insegnato ad un intero ambiente, quello della “destra radicale” o post-fascista le esperienze dei cosiddetti vinti della Storia: i briganti del Regno delle Due Sicilie, i Cristeros Messicani, i Vandeani francesi. Tutti accomunati da una medesima visione della vita e da un’identica ed autentica Fede in Cristo.

A 17 anni dalla sua scomparsa terrena, Pino Tosca ha lasciato un’eredità spirituale prima ancora che politica.

Il libro “Pino Tosca. Un uomo della tradizione” presenta scritti e testimonianze, raccolte dal fratello Michele, per far conoscere Pino Tosca a coloro che non lo hanno mai incontrato e per vivificarne il ricordo in quanti hanno avuto l’onore di incontrarlo sul proprio cammino. Viene sottolineando come il lascito spirituale più importante e più alto che Pino Tosca abbia donato è - senza dubbio - il senso profondo e vero dell’Amicizia che sa donarsi senza nulla sperare in cambio. Il senso della Comunità che non annulla le differenze ma che le valorizza elevandole ad unicità irripetibile.

Il libro è dedicato a Davide e Stefano, figli di Pino che firmano la Postfazione, e si apre con un suo “Corso di storia moderna” che considera le insorgenze antigiacobine, quelle della Vandea e i Cristeros, poi il suo racconto inedito “I due cavalieri”. Vari amici (Ulderico Nisticò, Angelo Ulivieri, Nino Rasor, don Olindo del Donno, Piero Vassallo) espongono i loro ricordi, Francesco Maurizio Di Giovine considera alcuni scritti politici di Pino Tosca e sono poi riportati alcuni suoi “scritti di battaglia”, compresi tra il 1982 e il 2001.

È ampiamente ricordato il contributo di Pino Tosca alla musica: Sara Carnicella considera “Pino Tosca e il canto” e Claudio Volante (Associazione Culturale Lorien) esamina “Le canzoni di Pino Tosca e la musica alternativa”. Sono anche riportati testi di sue canzoni.

Il libro è stato presentato il 21 settembre in una serata di ricordi, letture e musica sulla via della tradizione, organizzata dalla Associazione Culturale Lorien e dalla Associazione Culturale Terza Età. Dopo l’introduzione di Claudio Volante, ci sono stati vari interventi di Michele Tosca e dell’on. Mario Borghezio, europarlamentare Lega Nord, alternati a interventi musicali a cura di Fabrizio.

 

Michele Tosca, è nato a Piacenza nel 1948, abita a Torino dal 1960, dove ha studiato Teologia e si è laureato in Giurisprudenza. Appassionato di ricerca storica, ha collaborato con Giampaolo Pansa e Bruno Vespa e con numerosi giornali e riviste. Ha pubblicato: “I ribelli siamo noi” - diario di Torino nella Repubblica Sociale Italiana, - “All’armi siam fascisti!” - Le verità dimenticate e nascoste dei nomi illustri, - “Quando i cristiani perseguitarono i pagani” - La storia nascosta del Cristianesimo violento - “Dio, Patria e Libertà” - La storia del Messico e dei Cristeros, perseguitati dal Mondialismo, traditi dal Vaticano, uccisi dalla Massoneria. – “Don Bosco” - Un santo della chiesa militante - Tutto quello che vi nascondono della sua vita - “Le mani sul mondo” - Come si distruggono i Popoli - Mondialismo, Globalizzazione, Immigrazione, Gender.

Si ringrazia l’Associazione Culturale Lorien per le foto di questo articolo.

Pino Tosca. Un uomo della tradizione

Scritti e testimonianze raccolte da Michele Tosca

Eclettica Edizioni, Massa, 2018 – 234 pp. - € 16,00

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Articolo pubblicato il 04/10/2018