Un solo sesso, meno problemi?

Cosa succede quando le relazioni polari si trasferiscono preferenzialmente all’interno di un solo genere

Una soluzione auspicabile oppure una ennesima complicazione?

 

 

Proviamo a dare un’occhiata e poi vedremo cosa si rivela.

 

È possibile che il completamento degli aspetti caratteristici di una singola persona trovino corrispondenza in quelli di un’altra persona dello stesso sesso a causa della loro modulazione, oppure che non trovino nessun tipo di corrispondenza in alcuno dei sessi, ma solo con se stesso, oppure non abbiano alcun bisogno di completarsi per mancanza di tensione sufficiente tra i poli opposti.

 

Anche questi casi rientrano nella normalità delle espressioni sessuali.

 

Una maggiore attenzione si deve porre solo nel caso in cui l’apparente identificazione biologica con un sesso sembra non essere coerente con il sentire sessuale personale, costituendo un fattore di disagio così profondo da impedire un qualsiasi tipo di relazione con persone o cose.

 

In questi casi la coscienza personale può non riuscire a trovare in sé risorse sufficienti a gestire equilibratamente la situazione ed abbisogna di aiuti specifici.

 

Aiuti che comunque non devono mai essere imposti dall’esterno, né per morale né per convenienza, né per adeguamento al comportamento comune.

 

Un esempio di adeguamento al comportamento comune da parte di un singolo può configurarsi nel tentativo di assomigliare al proprio idolo, oppure di entrare in movimenti specifici per assecondare uno spirito di gruppo o di appartenenza ideologica di qualunque indirizzo.

 

In tutti i casi in cui si ignorino, oppure non si vogliano considerare volutamente, le leggi che governano gli aspetti caratteristici delle relazioni sessuali, si sviluppano rapporti forzati e distorti che si risolvono sempre e solo in episodi di violenza fisica o psicologica, verso se stessi o gli altri, episodi di cui sono piene le cronache.

 

Il senso generale degli aspetti caratteristici delle relazioni sessuali, soprattutto, ma non solo, nel caso di relazioni fisse o stabili, è permettere a ciascuna delle parti di condurre le proprie esperienze in modo sufficientemente protetto dal partner, al quale si può chiedere aiuto temporaneo in caso di bisogno, superato il quale, ognuno può continuare a proseguire le proprie esperienze.

 

Significa che nel partner si può riscontrare, in modo più semplicemente disponibile ed accettabile, ciò che è riscontrabile in tutti gli altri esseri umani in tempi e modi non immediatamente accessibili.

 

Si può essere in relazione con un altro essere umano solo se si può essere in relazione allo stesso tempo con se stessi e con tutti gli altri e viceversa.

 

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Tutte le sfumature possibili delle relazioni tra esseri viventi dipendono evidentemente dalla combinazione di poche “note di base” allo stesso modo in cui, a partire dalla combinazione di sole sette note musicali, si possono comporre tutte le opere musicali di qualsiasi genere, grandezza e lunghezza.

 

Ma come esse sono composte per uno scopo, perché possano produrre un appagante ed elevante coinvolgimento dei sensi, anche il “concerto” prodotto dalle varie “composizioni sessuali” serve ad uno scopo che non si ferma solo ad un “semplice soddisfacimento di bisogni naturali” che finirebbe prima o poi per venire a noia.

 

Esse servono principalmente per rendere adatto e accordare lo strumento per poter suonare in una orchestra sotto la guida di un direttore.

 

Strumenti diversi, suoni diversi che devono accordarsi in vista di una grande composizione. Un lavoro compreso, preparato e condiviso da cui dipende la buona riuscita dell’opera da cui ognuno può trarre ciò che gli spetta in ogni istante, secondo le proprie caratteristiche e disponibilità, mai facendo quello che gli pare, ma seguendo le indicazioni del direttore dell’orchestra alla quale appartiene.

 

Dietro ogni strumento c’è un suonatore diverso.

 

Uno strumento può essere uguale ad un altro ma suona in modo diverso a seconda del suonatore che lo suona.

 

Lo stesso suonatore suona strumenti uguali in modo diverso secondo le circostanze.

 

Lo stesso suonatore può suonare contemporaneamente più strumenti diversi.

 

Strumenti uguali producono suoni simili che vengono percepiti diversamente da ascoltatori posti in luoghi differenti.

 

Un solo strumento non copre tutte le necessità di un’orchestra.

 

Tutti i suonatori possono essere anche direttori d’orchestra, ma quando suonano insieme in un’orchestra devono seguire un solo direttore.

 

Un “assolo” dura per un breve tempo.

 

Strumenti uguali possono suonare parti diverse della stessa partitura.

 

Strumenti diversi possono suonare le stesse parti di una partitura ma produrranno suoni di timbro diverso.

 

Ci sono strumenti a corda, a fiato, a percussione, con o senza cassa armonica.

Ci sono strumenti simili costruiti con materiali diversi.

Altri piccoli e leggeri, altri grandi ed ingombranti.

Alcuni che vibrano in modo grave ed altri in modo acuto.

 

È un elenco di caratteristiche e differenze che potrebbe non finire mai

 

Non c’è che l’imbarazzo della scelta!

 

Ma la scelta degli strumenti, il loro numero e disposizione in quell’orchestra per suonare quella composizione spetta al direttore.

 

schema e testo

pietro cartella

 

 

 

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Articolo pubblicato il 30/11/2018