Questo sport, che si pratica con i «bob kart», go-kart privi di motore spinti dalla forza di gravità giù per le discese, è molto caro ai viucesi
Sabato 10 novembre, al Teatro della Frazione Bertesseno di Viù (Torino), si è proiettato in anteprima il documentario dedicato allo “speed down”.
Si parla di “bob kart” per indicare i go-kart privi di motore, spinti dalla forza di gravità giù per le discese e di “speed-down” per designare lo sport che si pratica con i “bob kart”, disciplinato dalla Federazione Italiana Cart’s (FIC’S).
Lo “speed-down” è uno sport molto caro agli abitanti e ai villeggianti di Viù, dove è nato nel 1959, quando cinque ragazzi ebbero l’idea di organizzare una corsa con approssimativi carrettini, lanciati in caduta libera lungo i 2 km della strada che collega le località di Pianlento e Pavaglione.
La corsa, allestita per puro divertimento, si rivelò una idea felice e fortunata, visto che per decenni la “Gara dei Bob” divertì residenti e villeggianti. Dalla metà degli anni ‘90 la manifestazione iniziò un declino che pareva irreversibile e per alcuni anni non venne più organizzata. Nell’estate del 2004, alcuni giovani di Viù decise di far rivivere la competizione e le gare sono ricominciate nel 2005, grazie alla FIC’S.
Questa lunga storia è stata ripercorsa attraverso riprese video delle recenti edizioni, filmati d’epoca e interviste a corridori di varie epoche e periodi.
Ragazzi, è proprio il caso di dirlo, sempre giovani dai 16 agli 80 anni.
Tra gli ospiti vi era il campione svizzero Jan Schmid e diversi atleti da tutta Europa.
Il sindaco, Daniela Majrano, ha preso la parola per ringraziare il regista videomaker spagnolo Jacob Bastos giunto appositamente a Viù con la sua famiglia e la compagna.
Una vera standing ovation ha investito il giovane e applauditissimo regista che, molto commosso, ha ringraziato tutti i viucesi per l’amicizia e l’aiuto offerto ed in particolare l’assessore Alberto Guerci.
Un’atmosfera di gioia, fratellanza e sano spirito sportivo ha animato il pomeriggio nel salone pienissimo con un pubblico appassionato e felice. Davvero un pomeriggio straordinario che, partendo da un gioco di tanti anni fa, ha portato Viù, attraverso lo sport, al centro dell’Europa e del suo spirito unitario. Anche attraverso i kart viucesi, lo si sente, si può contribuire a costruire pace e fratellanza tra i popoli.
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Articolo pubblicato il 15/11/2018