Dalla linea 2 del Metrò, agli scioperi GTT, sino al caos di Piazza Baldissera: i trasporti al centro del dibattito
Mercoledì scorso, mi trovavo su un bus della linea 72 nel tardo pomeriggio e arrivati al Rondò della Forca il disagio di trovarsi di fronte a un ingorgo senza precedenti fa subito presagire che si sia verificato qualche incidente.
Si viene poi a sapere che è solo l’effetto domino di quanto sta accadendo in Piazza Baldissera, dove, qualche ora più tardi, si verrà a conoscenza di tempi medi di 50 minuti necessari per attraversare la rotonda gigante nella quale da qualche settimana, ai consueti 5 ingressi, si è aggiunto quello di Corso Venezia.
Il traffico eccessivo, denunciato già nelle scorse settimane, con l’apertura del tratto di Corso Venezia e l’arrivo delle prime nebbie, si tramuta così in caos totale, tanto da portare alcuni conducenti di bus a dover gettare la spugna consigliando i passeggeri di scendere poiché ad andare a piedi si fa prima.
Per questo sabato è stato indetto uno sciopero dei mezzi GTT, cui molto probabilmente ne seguirà un altro venerdì 7 dicembre, perché il disaccordo tra l’azienda, il Comune e le sigle sindacali prosegue, tra bus vecchi che tardano ad essere sostituiti (vita media di 13 anni contro quasi la metà del resto d’Europa), bus nuovi che sarebbero dovuti arrivare a fine anno e che invece potrebbero iniziare a circolare non prima della prossima primavera, e penalizzazione delle periferie (quelle cui aveva fatto ponti d’oro l’attuale sindaco Appendino durante la campagna elettorale) con riduzione di passaggi dei mezzi.
C’è poi il discorso del prolungamento della linea 1 del Metrò, che continua a slittare, e così pure del progetto definitivo della linea 2.
Torino, nel bene e nel male, è rimasta per decenni ostaggio dell’auto, essendo la città della Fiat, e così pur essendo una metropoli di quasi un milione di abitanti, resta, per le sue dimensioni, agli ultimi posti in Europa per la presenza di linee metropolitane, visto che se non fosse stato per le Olimpiadi Invernali del 2006 probabilmente non avremmo neanche l’unica linea presente in città.
Negli ultimi tempi, vuoi anche per la questione TAV, il tema dei trasporti sta diventando fondamentale per una città che ambisce ad attirare turisti e capitali, ragion per cui sarebbe ora che su questo settore si investisse di più e meglio.
L’idea dell’Assessore ai trasporti La Pietra, di qualche mese fa, di varare una nuova linea di bus che effettui grosso modo lo stesso percorso della tanto attesa linea 2 della metropolitana potrebbe essere una buona idea qualora anticipasse la realizzazione della linea nuova del metrò, sperando che non diventi, ahinoi, l’ennesima soluzione tampone che dura per anni, così come accadde per le linee 3 e 9 celebrate eufemisticamente “metropolitane leggere” per il solo fatto di avere corsie preferenziali, salvo poi fermarsi a tutti i semafori.
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Articolo pubblicato il 17/11/2018