Torino - Aggressioni ai medici del Pronto Soccorso

Questione di organizzazione?

Se negli Ospedali di Torino vengono aggrediti e insultati medici e paramedici nel Pronto Soccorso significa che qualcosa funziona male, o non funziona bene!

 

E che la gente non sopporta di aspettare per troppo tempo! Ma il Tribunale del Malato dov'è?  E i Sindacati cosa fanno?

 

Visto che la situazione è degenerata, anche l'Assessorato Regionale alla Sanità dovrebbe intervenire con necessari provvedimenti a favore delle persone che attendono il loro turno senza aggredire (o insultare) nessuno!

 

Se invece è una questione di organizzazione spetta ai Direttori Sanitari uscire dai loro uffici, e andare a vedere cosa succede nel loro ospedale, per evitare l'inferno riportato sui giornali!

 

Mariberto

 

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Carissimo lettore,

 

premesso che ogni atto di violenza va condannato e non ammette attenuanti, tuttavia mi è doloroso constatare la triste realtà di ciò che Lei asserisce.

 

Il tutto scaturisce, a mio parere, dall'ineducazione di chi si rivolge all'ospedale per essere curato e non per trasformarlo in un luogo di violenza del tutto gratuita.

 

C'è da dire che spesso le attese sono estenuanti e provocano le reazioni incontrollabili suddette e ciò dipende dalla mancanza di personale come pure dalla chiusura di alcune strutture il che superaffolla quelle rimanenti.

 

Questione di costi, di tagli alle spese che da parecchio tempo colpiscono in primis la Sanità e la Pubblica Istruzione il che impoverisce il Paese nelle espressioni più qualificanti.

 

Per quanto riguarda i Direttori Sanitari, essi conoscono benissimo la situazione e cercano di non "buttare benzina sul fuoco" esponendosi ad un contradditorio cui non sanno dare certezze di risoluzione.

 

Sicuramente l'Assessorato deve evitare che ciò avvenga, ma finora si è preoccupato di "ridurre le spese" impoverendo un servizio che un diritto sacrosanto per ogni cittadino.

 

Senza attribuire colpe specifiche, il che è sempre più difficile nel dedalo della burocrazia che condiziona ogni attività istituzionale, chiudo spezzando una lancia per dottori ed infermieri che ogni giorno scendono "in prima linea" per combattere i mali altrui e le problematiche di un sistema che deve essere prontamente rivisto e modificato.

   

 

       Civico20 News     

Il Direttore responsabile                                    

      Massimo Calleri       

 

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Articolo pubblicato il 16/12/2018