l'Iniziazione, la prima ed essenziale fase di un percorso spirituale.
Mitra uccide il toro – Affresco nel tempio di Mitra a Marino, 2° secolo d.C.

Cosa si nasconde dietro questa parola, di cui si è tanto abusato? Quale relazione ha con la scoperta del mondo interiore dell’anima e dei suoi simboli?

Nell’immagine, i misteri di Mitra, i quali, in sette fasi, iniziano il candidato ai misteri del cosmo. Uccidere il toro simboleggia il potere di Mitra, il fedele figlio di Ahura Mazda, il dio del sole che può spostare l’intero universo. Questo culto contrassegna l’era del Toro che conduce all’era dell’Ariete.

Mitra stesso spiega: «Il primo grado di Corax è per coloro che hanno ricevuto i miei insegnamenti dalla bocca dei miei sacerdoti e vogliono seguirmi. Il secondo grado rende un uomo un Nymphus perché ha sposato la mia religione. Miles, il soldato, è colui che combatte per me e Leo (il leone), caccia al mio fianco per espellere il male. Persis, il persiano, riduce il male in cenere con torce e illumina il cammino dei miei allievi. Il sesto grado, Heliodromus conferma che i miei allievi possono montare sul carro-sole verso Ghoan (il dominio originale degli uomini) e sedersi vicino a Pater, mio padre, al sicuro da Ahriman, quando il loro tempo sarà giunto. Io ci sarò e mi prenderò cura del suo tavolo. Ora devo andare a preparare questo tavolo per lui e per tutti coloro che osservano le leggi di Ahura Mazda (la Luce), leggi che vi ho insegnato».

Sull’iniziazione è stata scritta molta letteratura, nella quale possiamo trovare senza dubbio le cose più sorprendenti e pittoresche, insieme a quelle più misteriose e incomprensibili. Innanzitutto qualche pensiero sul significato della parola “iniziazione”. È una parola la cui radice è molto comune nella lingua corrente. Per esempio quando leggiamo “corso di iniziazione alla musica”, sappiamo che si tratta di un corso nel quale si impartiscono le prime idee di base sulla musica, le conoscenze iniziali.

Il verbo “iniziare” significa cominciare qualcosa, e la parola “iniziale” significa anche la prima lettera di una parola. Quando si parla di Scuola di Iniziazione, per molti è sinonimo di “Scuola dei Misteri”, in quanto le Scuole di Iniziazione si addentrano in genere negli aspetti misteriosi della vita.

Se ci pensate, potremmo dire però la stessa cosa di una Scuola Universitaria, per esempio di Medicina, poiché anche lì si studia il mistero della vita, un mistero finora scoperto solo in parte.

E la parola “scoprire” ha molto a che vedere con l’iniziazione e con i misteri, poiché la vera realtà è come “coperta” da un velo, velo che dovremmo scostare per contemplarla. Scoprire qualcosa significa togliere ciò che la copre, cioè tutto quello che si interpone tra la sua realtà e la nostra coscienza. Quello che scopriamo esisteva già, ma tutta la nostra vita si era costruita su un fondamento che non teneva conto di questa realtà coperta; e ora, scoprendola, la nostra vita deve essere riprogettata e riordinata secondo la nuova realtà che prima non contemplavamo.

Così questa scoperta diviene iniziazione, l’avvio di una nuova tappa esistenziale. La vera essenza del nostro essere ci è sconosciuta, per cui, quando ci domandano: «Chi sei?», non possiamo rispondere altro che «il signor o la signora tal dei tali», riferendoci al nome identificativo della nostra personalità.

Ciò non è però molto indicativo. La propria vera identità è per la maggioranza degli esseri umani un mistero coperto da molti veli. La premessa alla base della maggior parte dei sistemi d’iniziazione è che l’essere umano è composto di due nature, che hanno due origini distinte:

1. Una personalità naturale, biologica, originaria del campo di esistenza terrestre, dotata di immense possibilità e capacità, autentico gioiello dell’evoluzione naturale, programmata però per un’esistenza effimera, tormentata senza sosta dagli attacchi della malattia e sottoposta al declino fisico.

2. Contemporaneamente, e nello stesso spazio, esiste un Essere di natura spirituale, di origine divina, che si incarna nella personalità naturale per disporre di un veicolo di manifestazione e di espressione, attraverso il quale potersi ritrovare e nel quale potersi riconoscere.

Tutti questi sistemi iniziatici si sforzano di conseguenza di preparare la personalità naturale per questo incontro, di renderla atta a permettere la rivelazione dell’Essere divino interiore. Possiamo affermare che questi sistemi di iniziazione possono essere raggruppati in tre gruppi:

1) Sistemi che, mediante esercizi e invocazioni, separano la coscienza della personalità dal corpo fisico (più o meno quello che accade quando dormiamo) per poi elevarla verso le sfere del mondo dei pensieri, nella speranza di ottenere una conoscenza di prima mano.

2) Sistemi che cercano di condurre la personalità a uno stato di purezza e sottigliezza estremi, di modo che in essa si possa riflettere e manifestare la Luce del Pensiero Divino.

3) Sistemi che si sforzano di attuare la trasmutazione alchemica della struttura molecolare della personalità naturale, in modo che il risultato sia di fatto una nuova personalità. Questa personalità, in apparenza simile alla precedente, viene però edificata a partire da un insieme di informazioni diverse da quelle che condizionano la formazione del corpo biologico, e con atomi e sostanze di una natura molto superiore a quelli che normalmente si trovano nel campo di vita planetario.

La Rosacroce moderna applica questo terzo sistema di iniziazione. Esso possiede molti vantaggi, poiché, oltre a conseguire gli stessi risultati pratici degli altri due sistemi iniziatici, pone il candidato in una situazione molto più favorevole per quanto riguarda la liberazione. Inoltre, questo terzo metodo evita tutti gli inconvenienti e pericoli connessi con la divisione della personalità o con la sua cultura.

Nell’essere umano, in uno stato di maggiore o minor latenza, si trova l’Essere divino. Questo Essere divino è una scintilla del Grande Fuoco divino universale e tutta la saggezza della Divinità vi è come riflessa allo stato potenziale. Per poter decifrare e decodificare questa saggezza, il candidato all’iniziazione deve aprire la sua coscienza al vocabolario dei Misteri e imparare a coniugare i suoi verbi.

Questo linguaggio però non è insegnato come si fa in un’accademia. Se fosse così, potrebbe bastare un veloce corso e non sarebbe più necessaria una Scuola Interiore, con tutto lo sforzo che comporta il crearla e il mantenerla pura.

Il linguaggio dei Misteri non è irrazionale, ma è fondato su una logica molto diversa da quella che utilizziamo abitualmente. Data la sua complessità, questo linguaggio è stato trasmesso sotto forma di miti, simboli, immagini, allegorie, allusioni; talvolta anche tramite paradossi.

Durante il processo d’iniziazione, il candidato è condotto progressivamente in un tirocinio che a poco a poco apre le prospettive della sua visione riguardo alla triade “Dio, cosmo ed essere umano”. Una gran quantità d’insegnamenti devono essergli forniti per permettergli una visione adeguata delle interrelazioni tra i diverse aspetti che configurano la realtà della nostra vita e per aiutarlo a comprendere esattamente la sua posizione in mezzo ad essi.

Tutto ciò gli permette di avanzare, a poco a poco, nella comprensione delle sottili suggestioni che provengono, come un lontano appello, dal suo Essere divino centrale. Tuttavia, mentre questo flusso potente e luminoso è assorbito dalla sua coscienza purificata, il suo intelletto lavora affannosamente per riedificare tutto nel suo abituale schema binario.

Da questo deriva il fatto che, insieme al sorgere di una nuova animazione spirituale, si produca anche un rafforzamento delle strutture illusorie della personalità, sia intellettuali sia emozionali.

In altre parole, insieme alla nascita di un’Anima Spirituale, frutto dell’unione di ciò che sta sopra con ciò che sta sotto, dello spirituale con il materiale, si produce anche un rafforzamento sul piano mentale e astrale, come sottoprodotto – o precipitazione – del processo alchemico di separazione della Luce dalle tenebre.

Questo rafforzamento dell’illusione è in un certo senso come l’ombra derivante dalla nascita dell’Anima-Spirito, dall’unione dello spirituale con il materiale. Questa illusione avviene sia nella sfera astrale sia nella sfera delle esperienze ed emozioni, e anche nella sfera mentale, l’area dei pensieri. È a causa di questo che alla fine il candidato ai Misteri dovrà confrontarsi con un avversario interiore. Un nemico che può bloccare il sistema nervoso cerebro-spinale, e impedire al candidato di contemplare, cioè di pervenire a una visione interiore serena.

L’iniziazione non è pertanto un semplice processo di apprendimento, ma implica un intenso combattimento interiore, una lotta tra l’Uomo Nuovo che sta nascendo – e si sta formando sotto la radiosa Luce della Gnosi, la Conoscenza Divina – e il vecchio manto astrale e mentale, il quale non può permettere che il centro di gravità vitale sia spostato all’esterno del suo campo di controllo.

È per questa ragione che lo sforzo fondamentale in tutto il processo iniziatico si concentra nell’ottenimento di una lucida coscienza riguardo all’autentica natura umana e ai suoi due campi di manifestazione, che normalmente definiamo come “il bene e il male”.

Al centro di questo processo non vi è un’impostazione morale, basata su un decalogo di buoni costumi, ma la ricerca della conoscenza interiore delle cause profonde di ognuna di queste proiezioni morali. Il gioco abituale del bene e del male è così pienamente smascherato e la sua ipocrisia è messa a nudo davanti all’intelligente osservazione del candidato. Se questa preparazione è andata a buon fine, in lui non sorgerà alcuna emozione, né di accettazione né di rifiuto. Egli sa che il Bene unico è solo in Dio, e che solo vivendo in lui e per lui l’uomo può vivere nel vero Bene.

Pertanto, nonostante le battute d’arresto e le resistenze, egli è riuscito ad applicare nella sua vita gli impulsi divino-spirituali. Ogni pensiero, ogni sentimento, ogni attività della volontà, ogni atto compiuto su questa base penetra nella statura naturale e diventa una pietra di costruzione per la statura della nuova anima, di natura nuova e molto sottile. 

In sintesi, possiamo dire che l’iniziazione consiste nella progressiva apertura della coscienza del candidato alla corrente di Luce della Gnosi e nella comprensione relativa, grazie alla scoperta del linguaggio dei Misteri.

L’iniziazione non è un susseguirsi di cerimonie esteriori, officiate da un potente ierofante, ma un insieme di impressioni che aprono progressivamente la comprensione del candidato rispetto alla realtà dell’Anima-Spirito da un lato e a quella della sua vecchia natura che si oppone dall’altro. È quindi una lotta interiore, una crescita spirituale e la comprensione della Parola Vivente.

Questo processo culmina nella scoperta della vera identità. Ragione per cui si dice degli iniziati che hanno ricevuto un nome nuovo! È vero anche che molti iniziati adottano un nome nuovo, giunti al culmine di questo processo. Tuttavia, chi percorre il cammino d’iniziazione non è ancora un illuminato.

L’illuminazione è il frutto, il premio che corona tutto lo sforzo vissuto.

 

Articolo tratto dalla rivista Pentagramma - Edizioni Lectorium Rosicrucianum

Scuola Internazionale della Rosacroce d'Oro

https://www.lectoriumrosicrucianum.it/

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Articolo pubblicato il 03/01/2019