Papà come è nato il mondo? – parte 3 di 3

Tutto perfettamente confuso in un ordine perfetto.

….. e fu così che il mondo divenne quello che è.

 

Per ragioni che non sono ancora chiare a nessuno (a conferma di ciò, una delle possibili varie ragioni dice che l’uomo si innamorò di se stesso e volle fare di testa sua - ammesso che ne avesse già una -; un’altra dice che si fosse resa necessaria quale condizione per lasciare un certo margine di libertà operativa a ciò che era nato) il ponte comunicativo tra l’Origine e la Matrice si interruppe.

 

Da allora un ordine perfetto regna sotto la legge delle polarità: perché possa nascere qualcosa occorre comunque la partecipazione polare tra positivo e negativo, condizione necessaria per generare tensione creativa ed energia sufficiente a realizzare tale nascita, ma ……

 

… essendo venuta a mancare la connessione diretta con l’Origine, e di conseguenza con l’Idea Originale, essa è stata surrogata con il ricordo di tale Idea, che nel tempo si è sempre più affievolito fino a ridursi ad una semplice necessità di sopravvivenza biologica del contenitore dell’Idea. Come conseguenza la creazione proseguirà comunque fino a quando disporrà di energia sufficiente, e probabilmente fino a quando sarà necessario alla nascita di una coscienza sufficientemente dotata di comprensione e forza per riallacciare il legame spezzato.

 

Un ordine perfetto applicato ad una apparente mancanza di scopo coerente.

 

Un ordine perfetto da cui discende una perfetta confusione razionale ed emotiva tra tutto ciò che vive, un’entropia sistemica in grado di accumulare nuovamente sufficiente energia per il prossimo salto quantico.

 

E se è vero che solo l’esperienza insegna ….

… se son Rose fioriranno!

 

Schema e testo

Pietro Cartella

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Articolo pubblicato il 13/01/2019