AS Roma vs Torino FC 3-2

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: il Torino regala il primo tempo alla Roma, perde la partita e l'imbattibilità in trasferta

Prima giornata del girone di ritorno: tre punti in classifica separano i granata dai giallorossi.

La Roma è sesta, parziale delusione fino a questo momento, il Torino è nono, in perfetta linea con le aspirazioni della società.

La partita odierna potrebbe significare molto, per entrambe le squadre, in caso di vittoria; mentre una sconfitta potrebbe chiudere definitivamente già da adesso, le velleità europee, sempre che, in particolare in casa granata, certe aspirazioni siano davvero tali. Dubito.

Insomma, in caso di sconfitta all’Olimpico, il Torino terminerebbe virtualmente la stagione già da fine Gennaio: anche qui, in perfetta linea con i campionati precedenti, anzi, stavolta addirittura in ritardo di qualche settimana. Vedere le stagioni precedenti.

Walter “a Roma mi aspetto una prestazione importante anche se ci mancherà qualcuno” Mazzarri, oggi manda in campo (3-4-3): Sirigu; Lyanco, Nkoulou, Djidji; De Silvestri, Ansaldi, Rincon, Aina; Iago Falqué, Belotti, Parigini. 

Il tecnico di San Vincenzo, viste le indisponibilità di Izzo, Moretti, Meitè e Baselli, El Shaarawy, senza dimenticare Lukic, out per infortuni e squalifiche, opta per un modulo sulla carta più offensivo rispetto al solito e noioso 3-5-2.

C’è da dire, comunque, che la coperta è corta, nonostante quanto affermato nel pre-partita da Petrachi (“rosa ben fornita, più di quanto si pensi”), quindi la scelta odierna dell’allenatore è praticamente obbligata.

Solito quarto d’ora soporifero e proprio allo scadere del quindicesimo minuto, la Roma passa in vantaggio: punizione dal limite di Kolarov, cross dal fondo di Fazio, dimenticato dai difensori granata, e rete di Zaniolo che tira una prima volta e trova Sirigu sulla traettoria; sulla respinta del portiere, il giocatore romanista, lasciato colpevolmente libero di girarsi e calciare, sfonda la rete. Lo schema difensivo probabilmente è stato preparato nelle sessioni di allenamento a porte chuse. Ridicoli.

La partita sonnecchia per altri quindi minuti e, anche in questo caso, subito dopo, la Roma raddoppia su calcio di rigore: lancio in profondità per El Shaarawy che viene atterrato da Sirigu. Penalty ineccepibile, realizzato da Kolarov che di sinistro spiazza il portiere del Torino.

Palo esterno di Iago in pieno recupero.

Primo tempo allucinante per il Torino Fc: nessuna occasione da rete costruita (il palo in pieno recupero è frutto di un contropiede), centrocampo inesistente (un solo giocatore di ruolo), difesa che traballa vistosamente (N’Koulou un monumento). Il Torino ha usato, in questo primo tempo, un solo schema, si fa per dire: palla avanti e pedalare. Risultato: Belotti, guai a chi lo critica, perennemente in off-side. Vergognoso.

Partono bene entrambe le squadre nella ripresa.

Occasionissima per la Roma dopo un solo minuto, ma Dzeko, a tu per tu con Sirigu, non realizza. Grande azione di Ola Aina (troppo forte per essere riscattato), che crossa, ma De Silvestri di testa non ci arriva.

Pareggio dei granata: azione insistita di Belotti e Ansaldi, palla che finisce a Rincon che batte Olsen con un destro a giro dal limite dell’area.

Entra Zaza al posto di Iago, oggi non pervenuto.

Pareggio dei granata al ventesimo della ripresa: cross di De Silvestri dalla destra, respinta della difesa romanista e rete di Ansaldi che fulmina Olsen con un gran tiro al volo dal limite dell’area. Buon Torino fino a questo momento.

Ritorna in vantaggio la Roma al 72’: assist di Pellegrini per El Shaarawy, che fulmina Sirigu con un destro in corsa.

Entra Edera al posto di Parigini, oggi evanescente.

Azione sospetta di Olsen su Belotti, ma il/la VAR dice che è tutto regolare. Dubbio.

Ultimo cambio per Mazzarri: Berenguer al posto di Lyanco, col Torino che passa al 4-4-2.

Gran palla goal per Belotti, assist proprio di Berenguer, ma il tiro in controbalzo del “Gallo” sfiora l’incrocio dei pali.

Per la serie #mainagioia, il Torino perde una partita che poteva tranquillamente pareggiare: purtroppo i granata hanno regalato agli avversari il primo tempo, e questo ha compromesso gravemente l’esito finale del match. Cambi cervellotici da parte del mister, Zaza non pervenuto.

Il Torino perde anche l’imbattibilità in traferta, e questo almeno fermerà certe penne tendenti ai più imbarazzanti voli pindarici. Chi vuol capire, capisca.

Il rigore non concesso a Belotti, non deve essere l’ennesimo alibi: la squadra ha mostrato tutti i limiti di una rosa non all’altezza, nonostante qualcuno in società si ostini a ripetere che #siamoapostocosì: Ansaldi, oggi MVP del match, schierato a centrocampo per necessità, dovrebbe far riflettere chi ha rilasciato certe dichiarazioni, per conto di chi sappiamo. Senza contare la “voglia di sfoltire” che accompagna l’allenatore e che probabilmente procurerà qualche ulteriore disastro.

Per il momento il Torino mantiene il mediocre nono posto in classifica, in attesa delle partite che vedono impegnate Fiorentina, Sassuolo e Parma: la parte destra della classifica è dietro l’angolo.

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Articolo pubblicato il 19/01/2019