La prostata, il tumore che da questa origina e la saliva: un nuovo test potrà svelare in modo rapido e sicuro un insidioso tumore.

La prostata è una piccola ghiandola prettamente maschile a forma di noce, localizzata appena sotto la vescica, anteriormente al retto, riveste un ruolo determinante nella costituzione del liquido seminale la cui funzione è quella di nutrire e trasportare lo sperma. Tale ghiandola, specie con l’aumentare dell’età, può aumentare di volume, causando disturbi all'apparato urinario ed  è possibile sede di pericolose neoplasie.

Di solito il cancro alla prostata è inizialmente confinato nella ghiandola; tuttavia, mentre alcuni tipi di tumore possono presentare un accrescimento lento e possono essere agevolmente trattati, altri tipi sono più aggressivi e presentano la caratteristica di diffondersi assai rapidamente. Il cancro alla prostata, se viene diagnosticato precocemente - quando è ancora confinato nella ghiandola - ha maggiori possibilità di essere neutralizzato.

Al suo esordio la neoplasia prostatica può essere silente, presentando una assai modesta sintomatologia che può essere assimilata ad un'altra malattia prostatica, come l'iperplasia prostatica benigna. Dapprima si ha difficoltà nell'urinare, specie ad iniziare la minzione o a trattenere l'urina. E' presente nella maggior parte dei casi la necessità di urinare frequentemente (soprattutto di notte), talvolta con  bruciore o dolore durante la minzione.

Con l'avanzare della malattia può comparire sangue nelle urine o nello sperma e si ha la comparsa di dolori frequenti o rigidità nella parte bassa della schiena, nei fianchi o nella parte superiore delle cosce e sono anche tipici   cambiamenti delle proprie abitudini che vengono alterate da un desiderio impellente di urinare. La minzione comincia ad essere più difficoltosa ed è necessario  una certa spinta decisa per svuotare adeguatamente la vescica e, nonostante questo si hanno  facilmente  la ritenzione di urina in vescica e bruciori fastidiosi  durante la minzione. Di pari passo compaiono la difficoltà nell'ottenere un'erezione efficace ed  eiaculazioni dolorose.  Va notato che alcuni uomini "a rischio" non si ammalano mai di cancro alla prostata. Sono allo studio diversi fattori di rischio.

Il tumore prostatico colpisce soprattutto gli uomini di età superiore ai 60 anni. L'età media alla diagnosi è di 70 anni e 80 anni alla morte. In età più giovane, solo lo 0,5% dei tumori alla prostata compaiono prima dei 50 anni, e il 22% tra i 55 e i 64 anni. Le cause specifiche della neoplasia sono ancora oggi  sconosciute; il rischio che un uomo sviluppi il tumore dipende all'età, dalla razza,  dal suo corredo genetico, dal suo stile di vita, in particolare dalle sue abitudini alimentari Il pericolo principale di sviluppare la malattia è sostanzialmente rappresentato dall'età. E' difficile che la neoplasia si sviluppi negli uomini al di sotto dei 45 anni, ma diventa più comune con il passare degli anni e la diagnosi della malattia viene, sovente, effettuata intorno ai settant'anni.

Fra i fattori di rischio gli alimenti ricchi di grassi (carni lavorate e carni rosse). giocano un ruolo importante;  è noto da diversi anni che una dieta contenente un'elevata quantità di cibi ricchi di grassi è associata ad un aumento del rischio di cancro alla prostata. Per quanto riguarda il fumo, non vi sono dati sufficientemente attendibili circa la sua incidenza del cancro alla prostata, mentre studi recenti hanno dimostrato che i fumatori con cancro alla prostata hanno un tasso di mortalità più elevato.

Si è scoperto che gli uomini che sono stati esposti ai pesticidi, hanno un rischio leggermente più elevato di cancro alla prostata, soprattutto se hanno una storia familiare di cancro alla prostata. L'esposizione al cadmio o ai derivati della gomma sul posto di lavoro aumenta anche il rischio di cancro alla prostata. E' da tenere presente, ai fini della prevenzione,  che l'infiammazione della prostata aumenta il rischio di cancro alla prostata, quando non viene curata adeguatamente ed è di lunga durata.

Una considerazione interessante riguardo questa malattia è che  molti uomini colpiti non manifestano in vita segni di malattia; molti reperti positivi vengono riconosciuti in autopsie, effettuate per decessi dovuti ad altre cause.  Come in tutte le malattie di tipo ripetitivo per vincere la partita contro un nemico subdolo e assai pericoloso dai ricercatori americani arriva un nuovo test per rilevare il cancro, la cui esecuzione  richiede solo dieci minuti ed è di facile esecuzione perché per la sua esecuzione si utilizza solo una goccia di saliva. I ricercatori affermano che il test è accurato al 100% e si può effettuare  comodamente a casa propria.

Il nuovo test della saliva ha un tempo di esecuzione assai rapido, di circa 10 minuti ed utilizza una tecnica conosciuta come "biopsia liquida". La sua modalità d'azione consiste nel  rilevare il DNA del tumore, quando è presente e circolante nei fluidi corporei. Secondo i ricercatori con una sola goccia di saliva, in presenza della neoplasia, viene fornita una diagnosi sufficientemente attendibile. Il test è un modo estremamente innovativo per individuare il tumore ed è molto economico.

La metodica presenta il significativo vantaggio di non richiedere manovre invasivi. Se questo  test di screening di individuazione precoce diverrà ampiamente e facilmente reperibile potrà essere salvato un gran numero di persone, grazie la possibilità di trattare correttamente la malattia fin dalle prime fasi in cui questa si manifesta.

 

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Articolo pubblicato il 12/02/2019