Torino e il Salone delle idee

Torna il Salone del libro, tra polemiche e tradizione

Sta per aprire nel capoluogo piemontese il consueto Salone Internazionale del Libro, evento giunto ormai alla sua trentaduesima edizione.

Se durante gli ultimi anni il pepe era dato dalle frizioni con la fiera milanese tacciata di aver “rubato” l’idea a Torino, quest’anno la polemica è nata sulla ammissione della casa editrice AltaForte, per la sua vicinanza a Casa Pound, e di conseguenza su chi, tra coloro che la avversano, parteciperà o meno alla kermesse torinese.

Non starò qui a dilungarmi su chi abbia torto o ragione, seppur il vecchio monito “non sono d’accordo con le tue idee ma mi batterò sino alla morte affinché tu possa esprimerle” ci dovrebbe far riflettere che forse non ha avuto tutti i torti Chiara Appendino a sostenere che “le idee si combattono con idee più forti”, ma certo è che questo piccolo dibattito pre-Salone ci fa già capire l’importanza della lettura.

Leggere significa confronto, comprensione dei fatti, opinione, punto di vista, barriera contro l’ignoranza, capacità di analisi, argine al sopruso e all’appiattimento culturale.

Qualunque volontà di far tacere l’altro senza “combatterlo” con la forza delle idee, rischia di essere quanto di più lontano e anacronistico dalla nostra cultura democratica e aperta al confronto.

Torino è sempre stata una città con una forte vocazione al confronto intellettuale: il salone del Libro, gli incontri al Circolo dei Lettori, i dibattiti a Biennale Democrazia, gli appuntamenti annuali di Torino Spiritualità, le lezioni di Giovedì Scienza, sono solo alcuni degli eventi culturali della nostra città.

A differenza degli altri mezzi di comunicazione e riflessione, quali televisione, radio, cinema, ciò che è scritto ci forza a operare un ragionamento più complesso, più profondo, più personale, stimolando la nostra fantasia ma anche la capacità di affrontare tematiche astratte, cosa che le immagini non riescono sempre a fare.

Se con il nuovo secolo, dopo l’avvento dei mezzi visivi come cinema e televisione, oggi il Web ci porta a utilizzare ancora e di nuovo la scrittura (blog, riviste on line come Civico20News, ebook, social come twitter …) è perché molto probabilmente è insita in noi la necessità di esprimerci attraverso la scrittura e la lettura, strumenti indispensabili per comprendere il mondo che ci circonda.

 

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Articolo pubblicato il 09/05/2019