Una nuova sfida di Don Ciotti: l'Enciclica papale e la scuola di formazione per promuovere i valori dell'Ecologia e della Giustizia

Una delle ultime iniziative di don Luigi Ciotti che rappresenta  una interessante novità sottolinea una volta di più, se mai ve ne fosse bisogno, il suo grande impegno a trecentosessanta gradi  nel sociale: si tratta del progetto denominato “Casacomune.  Laudato si’, laudato qui”.  E' una nuova scuola di formazione che nasce con il patrocinio del Dicastero vaticano per il Servizio dello sviluppo umano integrale.

“Una scuola di formazione – spiega don Luigi Ciotti, che è tra i fondatori – di dialogo culturale e incontro sociale, per promuovere i valori e le azioni dell’ecologia integrale e della giustizia. Un canto d’amore per la terra, ma anche un monito all’uomo affinché ne abbia cura, nel segno di quella ecologia integrale che vede nella responsabilità verso il creato la necessaria premessa al benessere delle creature".

L’apertura di Casacomune è coincisa  con l’avvio del primo corso “Il grido della Terra, il grido dei poveri” tenutosi dal 15  al 17 febbraio presso la Certosa 1515, un convento del Cinquecento sulla montagna che porta alla Sacra di San Michele ad Avigliana in Val di Susa, dove si tengono gran parte dei corsi e degli incontri di carattere residenziale e con un numero variabile di giorni e di impegno della Scuola.

“Come ci ricorda Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’- spiega don Ciotti – oggi l’analisi dei problemi ambientali è inseparabile dall’analisi dei contesti umani, familiari, lavorativi, urbani, e dalla relazione di ciascuna persona con sé stessa, che genera un determinato modo di relazionarsi con gli altri e con l’ambiente. Oggi viviamo in una realtà complessa e straordinariamente connessa nella quale ogni scelta, professionale o privata, di consumo o stile di vita, ha un impatto che supera di molto i confini dell’esperienza personale. Ma questo impatto facciamo fatica a misurarlo. Abbiamo spesso una visione frammentata che da un lato ci rende meno responsabili, dall’altro ci fa sentire impotenti di fronte alle grandi sfide del presente”. In questo contesto, “Casacomune vuole essere un luogo di sosta e di pensiero, un percorso continuativo per imparare ad agire insieme a favore di quel cambiamento che non può attendere oltre”.

"La Laudato si’, è un canto d'amore per la Terra, ma anche un’esortazione agli uomini affinché ne abbiano cura. Nell’enciclica leggiamo: “Un’ecologia che inizi dentro di noi e si riverberi in tutta la sua potenza fuori con azioni concrete che portino alla pace e a un benessere pieno e condiviso da tutti e tutto, ci fa guardare senza filtri al depauperamento che abbiamo causato alle risorse naturali, alle possibilità future che ci neghiamo, allo svilimento del nostro esistere”.

"Per accendere questa “ecologia dentro di noi” abbiamo bisogno di un percorso di riflessione e conoscenza che non si fermi alla superficie delle cose ma che ci consenta di “guardare senza filtri” ai grandi problemi e alle possibili azioni da intraprendere, insieme. Abbiamo spesso una visione frammentata che da un lato ci rende meno responsabili, dall'altro ci fa sentire impotenti di fronte alle sfide del presente".

"Casacomune. Laudato si’ Laudato qui. Scuola e Azioni  offre gli strumenti di analisi adeguati al nostro presente, saldando il sapere col fare, trasformando il Laudato si' in un Laudato qui.  La contemplazione in un'azione coraggiosa di custodia dell'armonia nel rapporto fra l'uomo e la natura, fra gli uomini stessi e fra le società umane. Per questo motivo è possibile  prendere parte a questo nuovo cammino di impegno e cambiamento, partecipando ai corsi della Scuola di Casacomune di giugno e luglio, al fine di fare dialogare il linguaggio tecnico-scientifico e quello sociale e antropologico,  per un ripensamento della relazione tra l’uomo e l’ambiente"  

"Si tratta di  un invito pressante, decisivo per la persona e il territorio. Non è possibile aspettare  oltre. Oggi, qui, non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico è sempre un approccio sociale. Oggi, qui, non possiamo fare a meno di riconoscere che il grido della terra è il nostro grido, che la cura della terra è la cura della vita. Si tratta di riconoscere le relazioni tra sistemi naturali e sistemi sociali. Ristabilire il rapporto di equilibrio tra l’uomo e la terra, tra l’uomo e le sue società; ristabilire il rapporto di equità tra l’ecologia, l’economia e il suo sviluppo; ristabilire il rapporto di giustizia per il conseguimento della pace, il rispetto della legalità e la fruizione della bellezza. Richiamando alle proprie responsabilità le persone e le istituzioni che le rappresentano. Per questo vogliamo dare vita a una scuola di dialogo senza frontiere, di incontri tra discipline, tra persone, per conoscere, contemplare, discernere, valutare, nella prospettiva di produrre azioni concrete. Non possiamo aspettare oltre".

Il prossimo corso base organizzato nella Certosa, si terrà ad Avigliana nei giorni  10-11-12 giugno, sarà dedicato all'importanza che riveste nella nostra vita il liquido da cui siamo in gran parte composti. Il corso  ha infatti per titolo : "IL GRIDO DELLA TERRA, IL GRIDO DEI POVERI , PIANETA ACQUA", vi saranno relatori prestigiosi fra gli altri (impossibiile citarli tutti) Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e giornalista scientifico RAI e La Stampa, che affronterà il tema della crisi climatica e ambientale: enorme, inedita, epocale, e sottovalutata, Filippo Solibello, conduttore radiofonico di Caterpillar AM Radio 2 e, ovviamente, don Ciotti presidente di Casacomune, del gruppo Abele e di Libera che, a conclusione dei lavori, guiderà un momento di condivisione spirituale: L'ecologia integrale come percorso di impegno comune per credenti di differenti religioni e non credenti.

Il corso successivo si terrà invece dal 29 luglio al 2 agosto sempre nella Certosa 1515 e sarà dedicato al pianeta su cui viviamo ed avrà titolo: "Abitiamo la Terra. E' la nostra casa comune". Si dibatteranno tematiche relative alla crisi climatica ed ambientale, senza dimenticare la valutazione delle nostre risorse, sempre più limitate, di fronte alla cultura dello scarto e al riciclo dei rifiuti.   Si tratterà di giornate dedicate non solo al benessere del pianeta, ma anche al benessere spirituale dei partecipanti che, in un percorso di accrescimento spirituale, avranno modo di meditare sulla precarietà del nostro (apparente) benessere, e maturare una nuova coscienza  da condividere con la società che dovrà imparare ad essere sempre meno egoista, al fine di migliorare l'ambiente, la nostre condizione di vita e quella delle prossime generazioni.

 

 

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Foto don Ciotti Di Jaqen (Niccolò Caranti) - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=14824728

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Articolo pubblicato il 08/06/2019