Juventus, ultima chiamata

Con i nuovi acquisti e l’arrivo di Sarri, la Vecchia Signora ci riprova

La Juventus di quest’anno ha come sempre l’obiettivo della tanto agognata Champions League, trofeo che manca da più di vent’anni, da quando Vialli e compagni riuscirono nell’impresa di battere ai rigori l’allora fortissimo Ajax di Litmanen.

La scorsa stagione sembrava quella buona per agguantare la coppa, con Ronaldo in più in attacco, e invece i bianconeri hanno vinto ancora meno, dal momento che normalmente si erano abituati a fare il bis Scudetto e Coppa Italia, mentre con CR7 è arrivato solo l’ennesimo scudetto consecutivo.

Cosa potrà mai cambiare per questa stagione con un Ronaldo più vecchio di un anno?

Innanzi tutto, c’è l’arrivo del nuovo allenatore, un Sarri che è vero che non ha mai vinto in Italia, ma quest’anno ha alzato la coppa della Europa League. Ricordiamoci anche che a suo tempo Conte e Lippi non erano nessuno come allenatori eppure hanno fatto raggiungere alla Juventus grandi traguardi.

Il cambio di allenatore può essere uno stimolo nuovo, vista anche la pochezza del gioco degli ultimi mesi della scorsa stagione; Sarri che ha un gioco decisamente offensivo, atteggiamento indispensabile in Europa.

Passando poi ai giocatori, la difesa finalmente viene svecchiata, vista la presenza di Rugani, Demiral, Romero e (molto probabilmente) de Ligt.

A centrocampo, l’arrivo di Ramsey e Rabiot sicuramente porta qualità e freschezza, dal momento che Matuidì e Khedira hanno superato i trent’anni.

In attacco, oltre a Ronaldo, ci dovrebbe essere più spazio per Kean e Douglas Costa, sottoutilizzati da Allegri, e l’arrivo di un altro attaccante (si fanno i nomi di Chiesa e Icardi).

La Juventus di quest’anno ci riproverà, ricordando che ogni anno può essere quello buono: d’altra parte chi si aspettava che uno sconosciuto Lippi e un giovanissimo Del Piero potessero portare la Juventus sul tetto d’Europa?

 

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Articolo pubblicato il 06/07/2019