Il senso del benessere
Alba sul blu

L'alba

Entità impalpabili. Con un po' di fantasia, l'essere umano ha voluto attribuire nomi propri ai fenomeni naturali relativi, quelli che non sono uguali in ogni momento ed in ogni luogo del pianeta. L'inizio del giorno, per esempio, che già di per sé è un evento inesistente, è percepito come momento di luce solo da chi si trova nella posizione idonea a vedere il sole che emerge dall'orizzonte, mentre chi si trova un po' più ad est - o più in quota - l'ha già visto passare e chiunque stia più ad ovest - o più in basso - lo sta ancora aspettando.

E' curioso considerare come il giorno o la notte, i punti cardinali, l'alba o il tramonto, tutti gli altri momenti che viviamo durante la giornata - entità che indica il tempo trascorso da svegli a svolgere le nostre attività quotidiane - non abbiano nulla di concreto se non quanto gliene attribuiamo noi. E' così dunque per tutte le altre cose che ci siamo inventati per dare una cadenza al susseguirsi degli avvenimenti.

Molto spesso mi piace perdermi in questi viaggi mentali, dove le mete toccate sul percorso riguardano questioni vissute giornalmente; per abitudine, queste scivolano via senza pensieri. In realtà non hanno nulla di materiale, ma non possiamo fare a meno di averle sempre ben presenti, per organizzare ogni punto del nostro programma quotidiano. La questione fondamentale da prendere in considerazione è che ogni giorno lo stato di salute ha necessità di essere curato, attraverso una serie di passaggi dedicati. Tutto questo contribuisce a creare uno stato di equilibrio fisico-mentale-spirituale. La stabilità non è un fenomeno automatico, è necessario prestare attenzione a quali fattori comportamentali possono aiutarci nel costruire il momento cruciale: ecco, i piatti della bilancia si allineano, oscillando il minimo indispensabile, ci siamo.

Iniziando dal mattino, quando apriamo gli occhi e torniamo nella realtà, dobbiamo gestire il momento d'impatto che ci estrae dal sogno e ci proietta di nuovo nel concreto. E' dura, ma l'osservazione di un momento di luce è il primo fattore, l'impronta tipo di tutto ciò che farò nella giornata. A volte ricco di colori, altre invece mitigato da una coltre di nubi, il primo sguardo verso il cielo ha in sé il potere d'influenzare lo stato di benessere: se apro la finestra e vedo un'alba colorata e ricca di contrasto sono incline al buon umore, penso ad una giornata ricca di nuove opportunità, curiosità, eventi importanti ed altro che contribuisca a mantenere uno stato di benessere; se invece il paesaggio è grigio e spento lo stato d'animo ha la tendenza ad ingrigire anche lui, è necessario applicarsi per "tirarsi su" e procedere con ritrovata energia.

La rotta è tracciata, alla via così!

Un monaco incontrò un giorno un maestro zen e, volendo metterlo in difficoltà, gli domandò: "Senza parole e senza silenzio, sai dirmi che cos'è la realtà?" Il mestro gli diede un pugno in faccia.


Lettura suggerita: Claudio Lamparelli, Le Piccole Illuminazioni, Oscar Mondadori

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Articolo pubblicato il 11/07/2019