Dialoghi sul senso della vita – 2.6 di n

Un’unica esperienza in circostanze diverse.

Riprendiamo dal precedente articolo: solo divagazioni?

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Diciamo che tra la nascita e la morte di una persona passino circa cento anni. In termini di tempo, e secondo il nostro metro di misura, sappiamo ormai che dopo questo periodo non finisce tutto! Continua qualcosa sulla quale possiamo nuovamente scatenare le nostre opinioni! Si dice; quella persona è morta!

 

Ora, tralasciando un gran numero di cose e stando a quello che ho letto o che mi hanno detto, perché io non ci sono stato, e se ci sono stato non me ne ricordo, dal momento in cui si muore a quando inizia una nuova esistenza passano più o meno settecento anni! Questo lasso di tempo permette che sulla terra tutto sia cambiato e la nuova esperienza di vita possa trovare condizioni totalmente nuove da cui poter trarre ciò che ancora mancava al completamento del percorso previsto per quell’essere umano. Cosicché le esperienze, non comprese in precedenza, possano essere ripetute diversamente e finalmente comprese!

 

Benissimo! Ecco che qualcuno dice: se non son riuscito a fare qualcosa questa volta, la farò alla prossima occasione!

Però, non funziona così!

Ci piacerebbe, ma non funziona così!

 

IDPsta parlando di reincarnazione?

 

Sì; anche! Ma non nel modo che siamo soliti sentirci raccontare! Perché questo corpo, l’unico che possiamo considerare, una volta morto è finito per sempre!

 

IDPquesto è sottinteso!

 

Quello che noi siamo ora non torna più! La vita è immortale! Le espressioni della vita possono essere mortali, temporali, variabili! Quindi possono avere esperienze più o meno lunghe nel tempo secondo il nostro modo di considerarlo!

 

Ho appena accennato al fatto che noi non siamo solo questo corpo; abbiamo intorno a noi un campo energetico di vario tipo. Questo campo energetico è misurabile in circa otto metri di raggio. Ad oggi sono note e misurate le dimensioni delle emanazioni di alcune sue parti particolari; quelle delle radiazioni emesse dal cervello e dal cuore, che sono cinque volte maggiori. Queste misurazioni eseguite dai nostri scienziati corrispondono e avvalorano, qualora ce ne fosse stato bisogno, ciò che è noto da qualche millennio ad alcuni esseri umani e più diffusamente ancora, da qualche centinaia di anni, ad alcuni gruppi di esseri umani: essi assorbono ed emanano costantemente energia e informazioni!

 

Allora vediamo come è composto questo qualcosa che ha queste caratteristiche e a cosa serve tutto ciò!

 

Incominciamo ad immaginare una sfera di circa sedici metri al centro della quale troviamo il nostro corpo materiale!

 

 

Ora proviamo a farne una descrizione sintetica!

Quello che siamo abituati a vedere come noi stessi è il nostro intero corpo materiale o sé inferiore o personalità; legato ad esso vi è il nostro sé superiore, la banca dati generale del sistema con i suoi aspetti positivi e negativi, o se preferite buoni e cattivi, inseriti nel nostro intero campo energetico o universo vitale.

 

Il sé inferiore è parzialmente cosciente e parzialmente dotato di volontà, il sé superiore è totalmente incosciente e privo di volontà propria, l’universo vitale è costituito da fattori sia manifesti che latenti!

 

Inoltre il nostro sé inferiore è costituito da diversi corpi aventi aspetti positivi e negativi, nel senso di caratteristiche opposte, all’interno di ogni particolare funzione.

 

 

Nell’essere umano maschile e nell’essere umano femminile tali corpi sono inversamente polarizzati e identificati come:

 

F - CORPO FISICO O CHIMICO:

Il corpo fisico è quello che normalmente intendiamo quando parliamo di “corpo” ed è usato per fare esperienze per mezzo dei sensi.

 

E - CORPO ETERICO O VITALE:

Il corpo eterico o vitale è l’altra parte del corpo fisico e ha la funzione di procurare l’energia vitale necessaria alla vita e al movimento corpo fisico.

 

A - CORPO ASTRALE O DEL DESIDERIO:

Il corpo astrale o del desiderio è quello che anima i due precedenti, cioè dà a loro una ragione per muoversi ed operare.

 

M - CORPO MENTALE O DEL PENSIERO:

Il corpo mentale o del pensiero dovrà dirigere il sistema “uomo”, ma attualmente è ancora in fase di formazione.

 

Quando vengono sollecitati questi sistemi, sé inferiore, sé superiore, campo o universo vitale, interagiscono tra di loro determinando i comportamenti umani.

 

In che modo funzionano?

 

1 – nasce un desiderio (informazione)

2 – di conseguenza si formula un pensiero (ordine)

3 – il pensiero rinforza il desiderio (fino a raggiungere la massa critica)

4 – viene richiamato quanto necessario per realizzare il desiderio (energia)

5 – l’informazione, l’ordine e l’energia vengono inviati al corpo fisico che

     provvede alla realizzazione materiale .

 

Questo processo funziona anche all’inverso.

 

Per esempio se continuo a vedere un prodotto su un cartellone pubblicitario prima o poi nascerà dentro di me qualche pensiero al riguardo e poi comincerò a desiderarlo; da questo punto in avanti si ripete il ciclo dal punto 1 al punto 5 fino ad arrivare a possedere tale prodotto.

 

Se non conosciamo questo meccanismo esso ci costringerà ad agire anche a nostra insaputa; se lo conosciamo possiamo intervenire a favore o interrompendolo!

 

Noi, esseri umani biologici, facciamo parte di questo complesso sistema che è il vero essere umano completo anche se non ancora correttamente funzionante!

 

Perché possa funzionare nuovamente occorre che vengano ripristinate alcune sue funzioni che si sono deteriorate. In questo processo di ripristino l’essere umano biologico gioca un ruolo fondamentale! Quando l’essere umano biologico viene temporaneamente adottato (il tempo di una vita) all’interno di questo universo, può permettergli di funzionare nuovamente e ritornare così alla sua origine.

 

                            

Però, più o meno come avviene in un trapianto di organi all’interno di un corpo, se l’organo trapiantato che noi siamo, non si adegua e risponde alle funzioni richieste, dopo un po’ di tempo sarà rigettato dall’organismo che lo ha temporaneamente adottato!

 

Il processo verrà quindi ritentato adottando un altro organo in una prossima esistenza!

 

Segue nell’articolo 2.6 di n dal titolo:

Una incalcolabile successione di esperienze.

 

Foto, schemi e testo

Pietro Cartella

 

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Articolo pubblicato il 15/08/2019