Juve, addio Champions League
Il capitano, Alessandro Del Piero

Con la rimonta concessa al Chievo finiscono le speranze di raggiungere la Chiampions

Ancora una volta si è ripetuto il copione: una Juve che con le grandi va a gonfie vele (nel penultimo turno ha vinto a Roma con la Lazio) e poi in casa si fa raggiungere da una squadra alla sua portata come era già accaduto col Catania.
Dopo l'uno due di Del Piero e Matri, la squadra prende sottogamba un Chievo che in pochi minuti pareggia i conti.

E' veramente difficile capire fino in fondo questa squadra, una squadra piena di nazionali, che con le gradi ha perso solo una partita (col Milan) e che, tuttavia, ha buttato alle ortiche un sacco di punti qua e là.

Molti pensano le colpe maggiori siano di Delneri, ma siccome la squadra ha cambiato molti allenatori in pochi anni (Dechamps, Ranieri, Zaccheroni, Ferrara, Delneri) viene da domandarsi, allora, se i problemi non siano altri, come ad esempio il fatto che alcuni giocatori non siano proprio da Juve o che i vertici della nuova società non abbiano le capacità e il polso di certi personaggi del passato (Capello, Lippi, Giraudo, Moggi, ...).

Per il prossimo anno sarà difficile pensare ad una Juventus molto diversa da quella attuale. Infatti, un po' perché ci saranno già diversi giocatori da dover riscattare (a partire da Aquilani per il quale il Liverpool parrebbe richiedere 15 milioni di euro) e un po' perché senza Champions non arriveranno certe somme di denaro, ecco che gli spiccioli che avrà a disposizione la società difficilmente consentiranno di affrontare una campagna acquisti rivoluzionaria, a meno che, come si è detto di recente, John Elkann non decida di mettere seriamente mano al portafogli.


Marco Pinzuti

 

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Articolo pubblicato il 10/05/2011