Dialoghi sul senso della vita – 3.2 di n.

Il culto dei morti.

Prosegue dal precedente articolo dal titolo: si può programmare il futuro?

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Anche oggi si usano poteri particolari per gestire cose e persone nei raduni di massa!

 

Ma a noi tutto questo sembra strano e non vero! Pensate a noi stessi, come pur non credendo a ciò che ci stanno dicendo i politici, andremo lo stesso a votarli!

Vi sono tecniche, conosciute da sempre, per catalizzare l’attenzione e la coscienza delle persone e indurle a fare ciò che si vuole! Oppure si possono adottare quelle tecniche per canalizzare su di sé l’energia altrui e fare in modo di diventare l’idolo di qualcuno che da quel momento non potrà far altro che imitarlo e seguirlo ovunque!

 

Strano?

No, vero! Ma talmente normale da essere tranquillamente accettato come se lo avessimo scelto coscientemente e non fossimo stati forzati a farlo.

 

IDP… come quando … forse sono fuori tema…

 

…cosa ci può essere fuori tema nel senso della vita?

 

IDP… avevo già detto … quando sembra di fare una cosa o di sentire o vivere un episodio che abbiamo già vissuto … a me capita sovente … e dico boh! Sarà vero o me lo sono sognato? … perché sogno spesso e mi ricordo ciò che ho sognato … per questo non vado al cinema … basta e avanza … quando non sono incubi! Però … le sedute spiritiche!?

 

Questo si lega un po’ all’argomento che abbiamo appena trattato e a quello che introduco ora; quanta importanza è stata data al culto dei morti!

 

IDP… al di là del fatto che uno ci creda oppure no! Io non l’ho mai fatto e mi terrorizza e quindi …

 

In alcune sacre scritture è indicato chiaramente “vivi ai vivi, morti ai morti” e c’è una ragione per questo!

 

Noi veniamo da una cultura, egemone in questa parte del mondo, e in questo paese in modo particolare, che ha un caposaldo nel culto dei morti! Un luogo in cui la religione dominante professa la resurrezione della carne! Molti di voi condividono tale credo!

 

IDP… è proprio scritto così all’ingresso del cimitero: “io credo risorgerò questo mio corpo vedrà il salvatore”.

 

Quindi stiamo parlando di un argomento non così strano o sconosciuto! La   chiesa che professa tale credo, fino al 300 e qualche cosa d.C, aveva tra i suoi punti forti la reincarnazione! Poi, per ragioni di gestione del potere e delle masse, tale informazione fu trasformata, durante un concilio, in un dogma: quello della resurrezione dei morti.

 

In ogni biblioteca, e in alcune in particolare, troverete materiale al riguardo. Gli stessi teologi, come avviene peraltro in ogni ambito religioso, non concordano in egual maniera su questo punto, come su altri! 

 

IDP… nel concilio di Costantinopoli … mi sembra … quindi sono state delle persone che hanno preso delle decisioni di cambiare qualcosa che era così dall’inizio …

 

Sì, ma prima ancora nel concilio di Nicea (325 d.C.) e definitivamente nel   Sinodo di Costantinopoli (553 d.C.)

 

IDP… comunque decisioni prese da persone … persone riunite in un concilio ad aver deciso che …

 

Sì! Sono informazioni storiche note! Però preferisco di più sentirlo dire che dirlo perché vuol dire che l’informazione è già presente in loco! Anche se nella massa si è generalmente persa o a perso il suo significato!

 

IDP… ma abbiamo detto l’altra volta … che il nostro corpo non c’è più … e allora?…

 

Stavo semplicemente ricordando che l’informazione presente ora in un certo ambito è diversa da ciò che in esso vi era sin dall’origine; ovvero gli iniziati a tale fede credevano nella reincarnazione; successivamente coloro che seguirono ripiegarono su un’altra versione più “gestibile” dal potere nei confronti della massa dei fedeli. E quindi non sto parlando solo di un credo personale ma di quanto professato dai credenti dalle loro origini fino al 553 d.C. e oltre prima di accettarne una nuova versione conciliare.

 

Comunque sia anche il concetto di reincarnazione normalmente accettato non è corretto! La reincarnazione nella sua corretta accezione non è riferita all’essere umano biologico ma al sistema dell’essere umano originale; l’essere di carne muore e finisce per sempre! È anche l’equivoco dei tibetani! Avendo avuto, cristiani, tibetani, ed altri ancora, accesso alla medesima informazione ne hanno successivamente modificato il contenuto secondo esigenze proprie! Però l’informazione originale non si è persa del tutto! Basti pensare al ritrovamento dei papiri di Nag Hammadi!

 

IDP… forse perché bisogna far capire le cose al popolo mediante messaggi semplici!

 

Questo è in parte corretto, però semplificare non vuol dire stravolgerne il senso!

 

Infatti, partendo dal principio che l’essere umano originale non era costituito come ora, ma era completamente diverso sia come forma che funzione, e soprattutto proveniva da uno stato in cui conosceva ancora la verità, anzi proveniva dalla verità, e quindi sapeva e aveva chiaro quale compito doveva svolgere, non era necessario rivolgersi ad esso come a qualcuno che non conosce o ha dimenticato.

 

Il messaggio originale è degenerato di pari passo con la coscienza di chi lo ha trasmesso per un uso improprio.

 

Comunque anche gli iniziati, prima di poter assimilare la forza contenuta nell’informazione originale, hanno dovuto riconvertire le funzioni del proprio essere biologico alla scuola di un processo specifico che li rendesse perfettamente adatti a tale scopo. Ciò significa che se lo strumento biologico non è nobilitato alla sua funzione superiore, anche se incontra la giusta informazione, non può che reagirvi in modo inadeguato anche se lo fa con la migliore delle intenzioni.

 

Solo chi è nobilitato può accedere alla conoscenza celata nei simboli!

 

È una sorta di autoprotezione a fin di bene, per evitare danni irreversibili dovuti ad un uso improprio.

 

Continua nel prossimo articolo 3.3 di n dal titolo:

aprirsi a ciò che è scritto nel cuore.

 

Foto e testo

Pietro Cartella

 

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Articolo pubblicato il 03/09/2019