La pietra dei saggi, trattato sull'alchimia interiore – la pietra bianca (seconda parte)
Abraham Lambsprinck – La pietra bianca, dal trattato La Pietra Dei Saggi,

1a parte:  http://www.bdtorino.eu/sito/articolo.php?id=34242

Gli alchimisti iniziarono a illustrare i loro trattati alla fine del Medioevo, e in modo più sistematico nel Rinascimento. Nel XVI e XVII secolo, troviamo sugli scaffali delle librerie alchemiche autentiche perle, tra le quali il Trattato del filosofo tedesco Abraham Lambsprinck, un’opera del diciassettesimo secolo sull’Alchimia interiore.

La Prima Materia è descritta come qualcosa di poco valore, qualcosa di semplice che si trova anche nella polvere della strada. Eppure è la cosa più preziosa che ci sia. All’inizio c’è un caos. Bisogna discendere nelle viscere della terra per trovarla. È qualcosa su cui lo sguardo sorvola, è nascosta profondamente nel caos del cuore e il poeta lo esprime così:

«Sono un granello di sabbia su una spiaggia infinita».

La coscienza si trova alla frontiera della sensibilità e dell’essere. Là dove la “vita” si trasforma in “Materia”. Là dove la coscienza e l’essere, dunque lo spirituale o il lato interiore della vita, va verso la materia, verso l’esteriore. Si tratta di un nucleo istintivo profondo che può essere descritto come la prima impressione che il mondo provoca dentro ognuno, quando è visibile il giorno. Questo nucleo istintivo profondo è come un mare in cui la coscienza ordinaria sta annegando dopo aver afferrato l’ultimo barlume di consapevolezza piena.

Questa spiaggia, questa riva eterna con questo grano di coscienza di sabbia è da qualche parte sepolta nel ventre come una scintilla di vita, una vitalità profonda e indistruttibile. È il culmine del metabolismo, in cui la materia è trasformata in vita, in corpo. Come esperienza è una forma d’intensità, di sensibilità, di vitalità e anche d’inquietudine.

Per la coscienza è la perplessità. È il punto più profondo dell’incarnazione in un corpo.

Lambsprinck gli dà il nome di un mare con due pesci. I pesci sono i due nuclei di coscienza nell’oceano dell’inconscio, spirito e anima in uno stadio elementare.

Nel momento della nascita tutto è: il mondo, il cosmo. Lo si percepisce nella sua interezza e senza alcuna restrizione.

Tutte le influenze, vicine o lontane, raggiungono simultaneamente la coscienza assolutamente aperta. Ma non è possibile contenerle perché non esiste ancora nulla per contenerle. Può reagire soltanto il sistema nervoso simpatico già completamente sviluppato, che regola le funzioni di base del corpo. Questo cambierà rapidamente con l’azione del cibo e dell’educazione. Saranno così create e distribuite delle brocche e delle giare per contenere tutto ciò che si percepisce.

Con queste limitazioni si è in grado di contenere e di ordinare delle impressioni, soprattutto di ciò che circonda l’essere umano. Ma la prima impressione complessiva e integrale è perduta. Quindi, con l’educazione da un lato, ma anche a poco a poco con la frustrazione. La vita inganna. La fiducia è tradita, l’amore ferito, l’equilibrio naturale annullato.

Il potere di cogliere “le prime impressioni” è incapsulato. Queste impressioni sono divorate da un rospo o da un drago di stress latente che si annida nei corpi e nelle viscere. Quello che era una fonte d’ispirazione e di creatività è diventato intimidazione che ostacola l’iniziativa e consegna ognuno come uno schiavo alle influenze esteriori.

Ci sono come delle cicatrici incise nei centri di sensibilità, dei sigilli che non si possono praticamente rompere. Questa prima volta, questa prima impressione è di “esserci”, di essere, nella sua totalità, una monade che si specchia nell’universo. Si tratta di un’esperienza del più profondo livello. Questo è il motivo per cui la trasformazione spirituale deve iniziare con questa esperienza vitale primaria. È radicata come una prima esperienza, sigillata e chiusa dall’educazione, dai condizionamenti e dalle esperienze traumatiche.

I sigilli del mondo sono delle immagini pensiero nei pianeti, e quindi nei diversi metalli. Dei sigilli sono apposti, poiché si è colpiti da certi poteri e da certe forze e si perde quindi l’iniziativa: non si è più in grado di dare forma alle sensazioni. Questi sono gli ostacoli che impediscono di vedere direttamente la luce della sorgente, trovandosi sempre nella loro ombra.

La “Fonte di vita” è racchiusa dietro questi sigilli e “l’acqua della vita” è condotta da alcuni canali di restrizioni e gestita da poteri che schiavizzano la vitalità e la utilizzano per il proprio profitto. Per liberare di nuovo la fonte bisogna rompere questi Sigilli.

Solo allora si libera l’energia che chiamata prima materia, che può essere nobilitata sino allo stato di “piena comprensione”. Liberarsi così è sempre sovversivo perché contrasta la “legge del mondo” in generale, e il corso ordinario delle cose che tiene tutti prigionieri.

È fondamentale scendere in profondità, perché altrimenti ci si potrebbe liberarci di alcuni sigilli ma rimanere imprigionati da altri che continuano a sfruttare l’essere umano.

Qui si accorda la formazione e lo sviluppo dei vari corpi sottili. A questo livello è necessario un certo tipo di lavoro interiore. Inizia qui il lavoro alchemico. Nella misura in cui il lavoro procede, sorgono nuove possibilità di sensazione, di percezione e di comprensione. Un linguaggio si crea per registrare e interpretare tutto questo.

Questo dovrebbe essere l’obiettivo di una scuola dei misteri, creare le circostanze nelle quali le persone possano riunirsi e rimuovere le intimidazioni imposte loro dal mondo, in modo che possano essere se stesse e non la loro professione, la loro funzione, le loro mancanze, oppure la loro classe sociale o qualsiasi altra cosa. Allora i 12 tipi di personalità dello zodiaco astrologico potrebbero esprimersi liberamente ed essere connessi come esseri umani.

Sarebbe un inizio della vera frammassoneria. Qualcosa deve essere in grado di svilupparsi nella libertà che esiste nel gruppo, ma che anche lo trascende. Senza il desiderio di vincere, l’intelligenza e la competenza di ciascuno viene alla luce, come è scontato che sia. Questa è la base delle possibilità di un gruppo.

Quando i dodici segni astrologici si incontrano e non sono più ostacolati dalle intimidazioni delle differenti sfere planetarie, un irraggiamento può avvenire attraverso il loro cerchio. Un’atmosfera più pura nasce, e questa nuova radiazione diventa tangibile. Ciò è allo stesso tempo nuovo e familiare. Perché esiste da sempre. Tuttavia, è continuamente mescolato con le impurità della vita ordinaria, che contaminano l’energia sottile con la fantasia e la dissipazione.

Nella sua forma più pura questa energia mostra le essenze dei segni zodiacali, e con quelle il carattere e il significato del cerchio. I partecipanti possono interpretare ciò che hanno ricevuto in base alla loro essenza. Sono specchi gli uni per gli altri e si completano a vicenda. Insieme formano una immagine perfetta dei mondi superiori. Così, quando il cerchio è sufficientemente stabile, inizia un’altra attività. Un altro piano si svela, un’altra direzione, una evoluzione possibile.

Quando la prima materia è spogliata e colpita, appare il drago che la sorveglia.

È la fase di putrefactio o putrefazione.

Bisogna tagliare la testa del drago mentre dorme, ma deve essere ancora sufficientemente sveglio perché la pietra è nobile soltanto se contiene ancora un po’ dell’anima del drago, ed è “l’odio del mostro che si accorge di morire”.

Una quantità colossale e incredibile di stress e di tensione appare e sommerge la coscienza dell’adepto.

La fase nera è entrata in vigore. Il rospo che divora le “prime impressioni”, prima ancora di esserne consapevoli, sputa ora i quattro elementi con i quali l’alchimista può lavorare. Una miriade di impressioni, di immagini, di ricordi, di rapporti, di approfondimenti, si agitano nella coscienza. Il mercurio è ancora molto caotico e instabile e deve essere controllato e ordinato.

 

Articolo tratto dalle pubblicazioni di: Edizioni Lectorium Rosicrucianum

Scuola Internazionale della Rosacroce d'Oro

https://www.lectoriumrosicrucianum.it/

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Articolo pubblicato il 20/08/2019