A capo chino, mano e sguardo sullo smartphone.

Codice di accesso autorizzato al programma di manipolazione della coscienza.

È di questi giorni la notizia di un inasprimento dei controlli e delle sanzioni comminate dalle competenti autorità a chi viene trovato ad usare alcuni dispositivi elettronici di comunicazione in condizioni che costituiscono evidente pericolo.

Sempre più spesso avvengono incidenti che coinvolgono pedoni distratti mentre attraversano la strada incuranti delle segnalazioni semaforiche, o automobilisti che guidano senza guardare la strada.

 

Dato per scontato che, come avvenuto per i limiti di velocità, a forza di sanzioni più o meno salate, prima o poi qualche effetto positivo si vedrà, e gli incidenti caleranno, ciò su cui, invece, risulterà molto più difficile intervenire favorevolmente saranno i danni irreversibili prodotti alla coscienza individuale conseguenti all’uso prolungato di tali dispositivi.

 

Niente terrorismo psicologico o complottismo a buon mercato!

Semplice informazione non convenzionale di come funzionano alcune cose!

 

Si tratta infatti del modo in cui si autorizza, coscientemente o meno, l’accesso diretto alla sala operativa della coscienza individuale a un operatore esterno in grado di intervenire sul software di gestione della stessa.

 

Sentite questa !?!?

 

Come noto da millenni, esseri umani mistici ed occultisti (e da qualche decennio anche alcuni neuroscienziati non allineati, contaminati da tali correnti comportamentali) funzionano prevalentemente sulla base dell’energia e delle informazioni che ricevono dall’esterno attraverso la ghiandola endocrina pineale situata nella parte anteriore del cervello. Anche la restante parte degli esseri umani funziona allo stesso modo, ma ne risente in modo più marginale.

 

Energia e informazioni, dopo una prima elaborazione all’interno del cervello, vengono messe in movimento attraverso gli occhi, smartphone, mani e corpo, in modo che il circuito si chiuda nuovamente nel cervello per continuare le operazioni di upgrade. Se tutto funziona correttamente il circuito si chiude e non vi è pericolo di effrazione del sistema da parte di “agenti esterni”.

 

Senonché ……………………………..

 

Mentre si guarda lo smartphone, la posizione inclinata della testa, segno evidente di sottomissione allo strumento, costringe a piegare il collo aprendo la porta d’accesso dall’esterno alla colonna vertebrale.

Da tale accesso il circuito di gestione della coscienza viene intercettato e deviato nel “cloud del pianeta”, nella banca dati generale dell’inconscio collettivo, dove subisce manipolazioni di ogni genere, prima di essere nuovamente riconnesso al legittimo proprietario.

 

Un’altra delle solite fantastiche ridicole fake news?

Può darsi!

 

Ma solo ieri sarebbe stata classificata allo stesso modo la notizia di oggi relativa ad alcune multinazionali che, dopo aver attentamente valutato il proprio tornaconto, hanno sottoscritto un documento di comportamento etico verso tutti gli esseri viventi e l’ambiente, che sarà adottato prioritariamente rispetto a tutte le altre esigenze aziendali.

 

Possiamo quindi essere fiduciosi che, decennio più, decennio meno, esse arriveranno a comprendere anche quanto sia sicuramente più vantaggioso evitare di lobotomizzare completamente l’individuo, nonostante il suo consenso.

 

Per esigenze di business, naturalmente!

Ma tant’è!

 

Nel frattempo, chi non vuole perdersi l’occasione che gli verrà messa a disposizione a tempo debito, potrà evitare di farsi spiaccicare come un molesto tafano sulle strisce pedonali, a torto o ragione, per disattenzione. Oppure di concorrere a deformare irreversibilmente la propria colonna vertebrale!

 

Incredibilmente, a dispetto di chi si indigna a prescindere, senza comprendere che bene e male sono solo le due parti della stessa medaglia, saranno aiutati a non peggiorare la situazione proprio dai loro presunti nemici. Che probabilmente al primo segno di contrazione del mercato (come sta già avvenendo) troveranno un modo di sostituire lo smartphone con un nuovo dispositivo ecoeticamente compatibile.

 

Per esigenze di business, naturalmente!

 

Grafica e testo

Pietro Cartella

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 27/08/2019