Un appuntamento a cui non mancare: Cambiano (To) come Montmartre 2019

Anche quest’anno, domenica 15 Settembre torna “Cambiano come Montmartre, un appuntamento ormai divenuto una consuetudine che offre la possibilità di trascorrere una giornata caratterizzata da un’aura d’altri tempi, in cui verranno trattate tematiche di grande attualità. Dalle ore 10 alle ore 19 sarà possibile passeggiare nella gradevole cittadina di Cambiano, a due passi da Torino, ed assistere a performance artistiche, esposizioni di quadri, ma non solo, e partecipare a numerosi dibattiti in cui verranno affrontate tematiche relative all’ambiente ed a quali possano essere le iniziative tese a conservarlo in buona salute.

 

L'evento, in programma nel comune torinese il 15 settembre avrà l'albero come tema ispiratore di performance artistiche, esposizioni e dibattiti. Per l'occasione, verrà anche realizzata un'installazione temporanea del segno-simbolo di Pistoletto con il coordinamento degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso Alberto Guggino e Sonia Barale. La manifestazione inizierà nel pomeriggio del 14 settembre, con la giornata di apertura intitolata “Aspettando Cambiano come Montmartre”, durante la quale verranno inaugurate le seguenti mostre: Artisti dalla parte della natura e del Riciclo: l’albero come rinascita e vitalità, a cura di Silvana Nota e Valeria Torazza. Quest’ultima per l’Associazione Culturale Peppino Impastato, nel 2019 presenta l’ottava edizione di un evento che rientra in un più ampio progetto di sensibilizzazione sul tema della sostenibilità ambientale. Partendo dalla prospettiva di far crescere la consapevolezza sui problemi ambientali, in particolare connessi all’impatto dei rifiuti, l’esposizione richiama artisti che lavorano con materiali di scarto, materiali poveri e recuperati, creazioni ed oggetti del passato e abbandonati.

 

 

Le opere presentate hanno un impatto immediato sui visitatori; raccontano di sprechi e dell’incuria dell’uomo attraverso creazioni espressive dell’ingegno umano e della continua e vitale ricerca della bellezza. Il tema dell’albero si sviluppa attraverso l’utilizzo dei materiali: cortecce, tronchi levigati dall’acqua e dal sole, fibre naturali che hanno contraddistinto le culture e la vita sociale. L’albero sarà anche rappresentazione simbolica di vita e di rinascita, elemento distintivo del territorio e della sua storia che in alcuni ambiti ha ceduto il posto a nuovi elementi antropici. L’Araba Fenice, abbracciando i principi della Convenzione di Faro, traduce concretamente la partecipazione alla vita culturale per creare un senso di comunità, chiedendo ai cittadini di partecipare attivamente candidando le proprie opere, create con il riciclo e riuso, all’esposizione accanto agli artisti.

 

Saranno esposti gli esiti del workshop “Osservo, Creo e Racconto”. Dialoghi tra Arte e Architettura: dal disegno alla fotografia al video, ovvero una narrazione collettiva che utilizza i diversi linguaggi espressivi realizzata da studenti del Politecnico di Torino e del Liceo Artistico Cottini; le mostre fotografiche Fluido Urbano di Livio Ninni e Alberi: Le radici della vita del Circolo Fotografico Autofocus. Alla sera si concluderà la giornata presso il Teatro comunale, con l’appuntamento: “Aperitivo a Teatro: Ferruccio D’Angelo, incontro con l’arte contemporanea”.La Domenica la manifestazione inizierà con la conferenza “Clima e alberi” che vedrà come relatori Luca Mercalli, presidente della Società Metereologica italiana e giornalista della RAI e de La Stampa, con Alberto Guggino, presidente dell’Associazione “CioCheVale” e ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso. A seguire sarà proposta una serie di dibattiti aperti al pubblico, sempre sullo stesso tema: La sostenibile leggerezza dell’albero; L’albero nell’antropico; Il mondo vegetale: funzioni, complessità, interconnessione, ed intelligenza; L’esempio dei Barbisonniers e la poetica ambientale; L’albero come elemento identitario e memoria del Paesaggio; SERMIG: Ritiro e Riciclo a fini sociali.

In linea con i contenuti della rassegna, sarà creata un’installazione temporanea del Terzo Paradiso. Con il coordinamento degli ambasciatori Rebirth Alberto Guggino e Sonia Barale e con il coinvolgimento dei presenti, verrà realizzata un’opera dedicata al segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto, per rappresentare metaforicamente la terza fase dell’umanità che si origina dalla riconnessione equilibrata tra artificio e natura. “Il Terzo Paradiso estemporaneo che realizzeremo – spiega Alberto Guggino – vedrà nel primo cerchio un insieme di rami, in quello opposto tavole e semilavorati in legno, in quello centrale oggetti di falegnameria e sculture (come giochi per bambini in legno). Tutto sarà quindi coerente con i temi di questa edizione: l’albero, il riciclo e il riuso artistico”.

 

Cambiano come Montmartre” riproporrà anche il suo tradizionale concorso di pittura estemporanea, un appuntamento rituale settembrino che riunisce ogni anno migliaia di visitatori, in un evento gioioso di creatività collettiva, tra tradizione e nuovi linguaggi espressivi e partecipativi. Ampio spazio, inoltre, sarà riservato a RELAND – Parco sperimentale per la resilienza e il riuso che sta nascendo a Cambiano, in collaborazione con l’associazione OffGrid Italia e il Politecnico di Torino. L’area verde in questione è tesa alla sensibilizzazione dei temi della sostenibilità ambientale e alla realizzazione di sperimentazioni negli ambiti del riuso, riciclo creativo, design sistemico e architettura del reimpiego, nonché all’implementazione dei concetti di economia circolare e resilienza urbana.Durante la rassegna non mancheranno musica e performance di arte partecipata, con il coinvolgimento diretto dei visitatori nelle creazioni collettive ispirate ai temi della sostenibilità ambientale e sociale. Va segnalato, infine, che il Munlab, Ecomuseo dell’Argilla, in collaborazione con Servizinrete (che raggruppa 10 realtà di accoglienza per persone con disabilità), condurrà i visitatori per il centro storico alla scoperta delle creazioni artistiche di Juan Sandoval (artista e direttore Ufficio Arte di Cittadellarte) installate in diversi punti chiave del paese, secondo il progetto “Con altri occhi” per scoprire il territorio in un modo diverso.

Una sezione della manifestazione sarà interamente dedicata ai bambini, che verranno condotti, attraverso il gioco e le attività interattive, in un percorso di educazione alla riduzione degli sprechi, al riuso e alla valorizzazione dell’esistente. Grazie ad un’attività coordinata da Simona Garberi, i giovanissimi saranno inoltre coinvolti nella realizzazione di mandala creati con materiali di recupero. Verranno organizzati alcuni laboratori creativi all’aperto, come “Le superpiante, per salvare l’uomo ed il pianeta: bambù, canapa, melograno e tante altre” e “Ecosistema / ecco-il-sistema”. Cambiano come Montmartre” riproporrà anche il suo tradizionale concorso di pittura estemporanea, che riunisce ogni anno migliaia di visitatori, in un evento gioioso di creatività collettiva, tra tradizione e nuovi linguaggi espressivi e partecipativi.

 

Durante la rassegna non mancheranno musica e performance di arte partecipata, con il coinvolgimento diretto dei visitatori nelle creazioni collettive ispirate ai temi della sostenibilità ambientale e sociale. Va segnalato, infine, che il Munlab-Ecomuseo dell’Argilla, in collaborazione con Servizinrete (che raggruppa dieci realtà di accoglienza per persone con disabilità), condurrà i visitatori per il centro storico alla scoperta delle creazioni artistiche di Juan Sandoval, artista e direttore Ufficio Arte di Cittadellarte, installate in diversi punti chiave del paese, secondo il progetto “Con altri occhi per scoprire il territorio in un modo diverso”.

Cambiano come Montmartre” rimane  un evento di grande importanza per il territorio, rappresenta un notevole  impulso per l'aggregazione e una occasione per venire a conoscenza dello stato dell'Arte riguardo gli studi su quanto è possibile realizzare per consentire una vita migliore grazie all'utilizzo di materiali che, purtroppo vengono usati solo temporanemente e poi gettati via, andandosi ad accumulare con scarti che che possono essere in realtà impiegati nuovamente in un ciclo virtuoso che consente l'eliminazione degli sprechi.  Cambiano come Montmartre è dunque un’occasione per  una gita nei  dintorni di Torino che permetterà di venire a conoscenza di  una realtà capace di sorprendere potendo  visitare, per chi non vi sia mai stato,  un paese prossimo a Torino, che si rivelerà sorprendente grazie ad una manifestazione nata circa trenta anni fa, che riesce a trasformare per un giorno il centro storico cittadino in un’autentica Montmartre parigina, animata da artisti di strada, pittori e musicisti, che animeranno le vie e le piazze con la loro musica, la loro allegria contagiosa, dando prova di grande creatività,  trasmettendo conoscenza.

 

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Articolo pubblicato il 10/09/2019